18 Giugno 2017

Superbike: Pugno duro Pirelli “Ora montiamo le gomme come diciamo noi”

Il fornitore unico ritira tutti i cerchi pronti per gara 2 e impone una nuova procedura di montaggio. Yamaha e Kawasaki all'indice...

La Pirelli si è stancata di vedere gomme che esplodono in diretta TV. E dopo  il secondo cedimento in tre gare sulla Yamaha R1 di Michael van der Mark (nella foto d’apertura)   ha chiesto  indietro a tutte le squadre i cerchi già pronti per gara 2 imponendo una nuova procedura di montaggio. Ecco come stanno le cose.

Durante la serata di sabato i tecnici del fornitore unico hanno indagato l’anomalia che ha pregiudicato la gara Yamaha. Sul fianco destro della posteriore di van der Mark si è creato un buco di un centimetro di diametro, ma non è stato per  “blistering”, fenomeno mai visto a Misano, bensì una lacerazione partita dall’interno della gomma. La Pirelli sospetta che il problema sia nel trattamento che le squadre hanno ordinato per evitare che le coperture girino sul cerchione, generando problemi di chattering. Kawasaki usa questa nuova soluzione dall’inizio di stagione e la Yamaha lo ha introdotto proprio qui a Misano. Sono i due team sotto la lente, dopo il repentino sgonfiaggio dello pneumatico posteriore di Jonathan Rea in gara 1 a Donington (mentre era secondo), e dello stesso  van der Mark.

C’è di più: alcuni team, compresi Kawasaki e Yamaha, hanno imposto al personale Pirelli di eseguire il montaggio delle gomme “a secco”, cioè senza l’uso dei lubrificanti che solitamente vengono usati per far scivolare lo pneumatico nel canale. Per cui sabato sera i responsabili del fornitore unico hanno obbligati le squadre a riportare le gomme già montate sui cerchioni per gara 2, per rimontarle usando la procedura abituale (con lubrificante) invece che a secco.

E’ scontato che la stessa procedura verrà seguita anche nei prossimi round. In Pirelli stanno indagando anche il capitolo pressioni. In Superbike i tecnici Pirelli al lavoro nei box non hanno facoltà di verificare la pressione di gonfiaggio prima del via. Nel paddock si mormora che qualche squadra giochi su questo fattore  per aumentare la vita dello pneumatico, o guadagnare in prestazione. Non si comprende perchè in MotoGP (e anche in F1) le pressioni siano controllate dal fornitore unico, e in Superbike sia lasciato al libero arbitrio dei team.

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