16 Settembre 2017

Superbike Portimao: Jonathan Rea di un altro pianeta, le Ducati sul podio

Nordirlandese scatenato: vince per distacco la 10° gara 2017 ed è sempre più vicino al 3° Mondiale. Davies e Melandri sul podio, ma lontani

Jonathan Rea è andato in fuga dopo appena due round e il terzo Mondiale Superbike di fila non è mai stato in discussione. Stupisce piuttosto che in vista del traguardo il Cannibale, anzichè gestire, sta spingendo sempre più. A Portimao (10° round sui 13 previsti) Rea ha spazzato via gli avversari centrando la 10° vittoria dell’anno, la 48° in carriera. La mancata partenza di Tom Sykes, infortunatosi nella terza sessione di prova (qui le foto del terribile incidente) proietta Rea a +95 punti di vantaggio: il verdetto aritmetico può arrivare già nel prossimo round in Francia (1 ottobre).

FUGA – Velocissimo in tutte le sessioni, Rea è scattato come un razzo dalla pole position (4° di quest’anno, la 12° in carriera) e non ha avuto bisogno di voltarsi mai. Dopo due giri aveva già due secondi di vantaggio sul gruppo, poi quando ne ha messi in fila sette si è calmato, arrivando in fondo in scioltezza. L’unico che poteva creargli (teoricamente…) qualche grattacapo era Chaz Davies, che però ha compromesso gara 1 scivolando in Superpole. Scattando dalla terza fila, il gallese ha impiegato quattro giri per sbarazzarsi degli altri e quando ha avuto pista libera l’avversario in verde era già invisibile.

RECORDMAN – Jonathan Rea è adesso a sole quattro vittorie dalle 52 del mitico Troy Bayliss: mancando ancora sette corse è un obiettivo ampiamente alla portata. Il plurivittioso di tutti i teampi è Carl Fogarty, con 59: è questione di tempo, visto che il 30enne nordirlandese correrà con il missile Kawasaki anche nella prossima stagione. In stagione (19 corse) Rea ha mancato il podio solo in un’occasione, per lo scoppio della gomma posteriore.

GLI ALTRI – Marco Melandri, che aveva illuso di potersela giocare almeno con il compagno Davies, ha perso subito grip salvando il terzo posto per un soffio dall’incalzare del velocissimo Leon Camier, ex campione britannico che sta letteralmente mettendo le ali alla vetusta MV Agusta F4. Se non avesse rotto il motore in Superpole Camier sarebbe partito più avanti della quarta fila e il podio sarebbe stato alla portata. Quinto (e primo Yamaha) l’olandese Michael van der Mark, che la prossima settimana potrebbe guidare la M1 di Valentino Rossi, sempre che (come possibile…) il campionissimo non recuperi a tempo di record dalla frattura della gamba destra. Mistero Aprilia: le RSV4 sono partite in prima fila a fianco di Rea ma Eugene Laverty e Lorenzo Savadori hanno ballato solo tre giri. Poi, in difficoltà con l’aderenza, sono sprofondati in settima e ottava posizione. Domenica alle 16 si replica.

FOTOGALLERY La paurosa caduta di Tom Sykes con incendio della moto

ARRIVO GARA 1 (20 giri, km. 91,840): 1. Rea (GB-Kawasaki) in 34’38″383 media 159,078 km/h; 2. Davies (GB-Ducati) a 6!189; 3. Melandri (Ita-Ducati) a 10″166; 4. Camier (GB-MV Agusta) a 10″518; 5. van der Mark (Ola-Yamaha) a 13″739; 6. Torres (Spa-BMW) a 16″816; 7. Laverty (Irl-Aprilia) a 18″876; 8. Savadori (Ita-Aprilia) a 22″090; 9. Fores (Spa-Ducati) a 28″430; 10. Ramos (Spa-Kawasaki) a 38″746; 11. De Rosa (Ita-BMW) a 43″181; 12. Badovini (Ita-Kawasaki) a 43″212; 13. West (Aus-Kawasaki) a 43″325; 14. Russo (Ita-Yamaha) a 43″412: 15. Takahashi (Gia-Honda) a 54″303; 16. Jezek (Cze-Kawasaki) a 59″980; 17. Andreucci (Ita-Yamaha) a 1’04″441; 18. Lowes Alex (GB-Yamaha) a un giro.

CLASSIFICA MONDIALE  (dopo 19 gare su 26): 1. Rea punti 406; 2. Sykes 311; 3. Davies 296; 4. Melandri 234; 5. Lowes A. 169; 6. Fores 153; 7. Van der Mark 146; 8. Camier 133; 9. Torres 119; 10. Laverty 104; 11. Savadori 89. COSTRUTTORI: 1. Kawasaki punti 440; 2. Ducati 379; 3. Yamaha 215; 4. BMW 142; 5. Aprilia 142; 6. MV Agusta 133: 7. Honda 85.

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