16 Giugno 2017

Superbike Misano: Prove 2 Jonathan Rea allunga gli artigli, OK Marco Melandri

Il leader Mondiale chiude il venerdi davanti a tutti. Marco Melandri è terzo dietro Tom Sykes caduto nel finale. Chaz Davies quarto

Eh si, suonava  strano che al termine delle prime libere Jonathan Rea fosse “solo” secondo. Al pomeriggio il due volte campione del Mondo ha riacceso il turbo chiudendo al comando il solito venerdi da mattatore. Niente di nuovo sotto il sole Superbike, o quasi. Perchè Marco Melandri migliore ducatista e autore del terzo e abbastanza vicino, 250 millesimi dal Cannibale, è premessa di un week end più movimentato del solito. (qui i biglietti)

Rea è sceso fino a 1’34″901 lasciandosi dietro lo scudiero Tom Sykes che al mattino gli era stato davanti per un soffio. La seconda guida Kawasaki è ringalluzzito dal successo di Donington e anche a Misano aspira a fare il guastafeste. Nel finale del turno però è finito avvolto in una nuvola di polvere: è rischioso volare vicino al capobranco.. “Misano è uno dei miei circuiti preferiti, qui ho vinto la mia prima gara in Superbike (nel 2009, con la Honda, adesso sono 46, ndr) e sono in striscia positiva da tre gare: non c’è motivo per non provare ad allungare la serie” dice con il solito sorrisino da bravo ragazzo. Già, con 55 punti di vantaggio su Sykes e 75 (tre gare…) su Chaz Davies JR1 potrebbe prendersela comoda, ma non sarebbe da lui.

Marco Melandri ha aperto l’impegno casalingo con due sessioni convincenti: anche al mattino era stato più veloce di Chaz Davies che su questo tracciato non è mai salito sul podio e anno scorso cadde due volte pregiudicando il cammino Mondiale. “E’ presto per capire se abbiamo risolto i problemi di assetto che ci hanno disturbato a Donington” mette le mani avanti l’ex iridato 250GP “ma la partenza è discreta, la moto va bene e io mi sono preparato al meglio. Serve una buona qualifica per partire davanti e poi vedremo“. Appuntamento per la Superpole sabato alle 10:30, alle 13 la prima sfida che sarà condizionata dal caldo: oggi 46°C sull’asfalto.

E’ sempre la solita storia, Kawasaki e Ducati fanno un altro sport e le altre sono lontanissime. Quinta è la MV Agusta di Leon Camier, a seguire la BMW di Jordi Torres e la Ducati Barni (satellite) di Xavi Fores. La migliore Yamaha (si fa per dire…) è ancorata in ottava posizione con Michael van der Mark mentre Alex Lowes ha firmato la terza scivolata di giornata, tutte senza conseguenze fisiche ma pesantissime per il morale. Non pervenute le Aprilia: Eugene Laverty è solo nono, ad un secondo dalla Kawasaki, Lorenzo Savadori è undicesimo e quindi dovrà passare dalla Superpole 1.

I tempi (venerdi): 1.Rea (GB-Kawasaki) 1’34”901 media 160,310 km/h; 2. Sykes (GB-Kawasaki) 1’34”931; 3. Melandri (Ita-Ducati) 1’35”151; 4. Davies (GB-Ducati) 1’35”250; 5. Camier (GB-MV Agusta) 1’35”267; 6. Torres (Spa-BMW) 1’35”587; 7. Fores (Spa-Ducati) 1’35”624; 8. van der Mark (Ola-Yamaha) 1’35”718; 9. Laverty (Irl-Aprilia) 1’35”867; 10. Lowes A. (GB-Yamaha) 1’35”883; 11. Savadori (Ita-Aprilia) 1’35”923; 12. Krummenacher (Svi-Kawasaki) 1’36!153; 13. Mercado (Arg-Kawasaki) 1’36”286; 14. De Rosa (Ita-BMW) 1’36”378; 15. De Angelis (RSM-Kawasaki) 1’36”447; 16. Ramos (Spa-Kawasaki) 1’36”530; 17. Bradl (Ger-Honda) 1’36”548; 18. Russo (Ita-Yamaha) 1’37”056; 19. Jezek (Cze-Kawasaki) 1’37”896; 20. Menghi (Ita-Ducati) 1’37”978; 21. Badovini (Ita-Kawasaki) 1’38”023. 

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