18 Giugno 2017

Superbike Misano: Marco Melandri trionfa dopo tre anni, Ducati OK

Il 34enne ducatista fulmina le Kawasaki nella seconda sfida Mondiale a Misano.

Marco Melandri torna al successo dopo tre anni dall’ultima volta e fa sorridere la Ducati nella seconda sfida del Mondiale Superbike a Misano. Per il 34enne ravennate è il primo successo con la Panigale, al rientro nelle competizioni dopo lo stop di un anno e mezzo seguito al burrascoso divorzio dall’Aprilia. Melandri non vinceva dal GP Francia a Magny Cours, nell’ottobre 2014, quando correva con la marca veneta. Per Ducati è un momento magico: è infatti la terza vittoria in tre domenica di moto e pilota italiana, dopo la doppietta di Andrea Dovizioso tra Mugello e Catalunya in top class. (Qui intervista di Melandri)

Melandri ha approfittato al meglio di una Kawasaki non al top (“Sono un pò deluso, non avevamo l’assetto ideale” ha lamentato Jonathan Rea leader del Mondiale) e dell’assenza del compagno di squadra Chaz Davies che in gara 1 era caduto e poi investito dall’incolpevole Rea con infrazione al processo trasverso della terza vertebra lombare (qui la sequenza dell’incidente). Se tutto andrà bene il gallese rientrerà il 8-9 luglio a Laguna Seca (Usa). Al momento dell’incidente, a tre curve dalla fine, Davies era al comando.

E’  la 20° vittoria in carriera nel Mondiale Superbike per l’ex vicecampione della MotoGP, sicuramente una delle più convincenti. Marco, che in gara 1 era scivolato all’ultimo giro mentre era terzo e in scia a Davies e Rea poi caduti a loro volta,  ha infatti fulminato le Kawasaki di Jonathan Rea e Tom Sykes, mai nel vivo di una gara animata nella battute iniziali dalla fuga dei privati Xavi Fores (Ducati Barni) e Jordi Torres (BMW Althea). Melandri, settimo in avvio, si è catapultato sulle Kawasaki – l’ostacolo potenzialmente più duro – poi ha regolato senza eccessive difficoltà Fores e Torres in seguito traditi da problemi tecnici. “La dedico ai ragazzi di Ducati, sia quelli del team che quelli che lavorano a Bologna nel reparto sviluppo” ha riconosciuto il vincitore, “Dopo i test di due settimane fa abbiamo fatto un grande salto di qualità. Me la sentivo, l’ho cercata a lungo, e adesso me la godo. E vi dico anche che da adesso possiamo giocarcela ogni volta.”

Il secondo posto permette a Rea di riportarsi a +50 punti sul compagno Tom Sykes,stavolta terzo dopo il rocambolesco successo di sabato.

ARRIVO GARA 2 (21 giri, km. 88,746): 1. Melandri (Ita-Ducati) in 33’40″896 media 158,091 km/h; 2. Rea (GB-Kawasaki) a 1″113; 3. Sykes (GB-Kawasaki) a 1″285; 4. van der Mark (Ola-Yamaha) a 13″364; 5. Laverty (Irl-Aprilia) a 19″817; 6. Savadori (Ita-Aprilia) a 26″219; 7. De Rosa (Ita-BMW) a 29″724; 8. Krummenacher (Svi-Kawasaki) a 30″183; 9. Mercado (Arg-Aprilia) a 37″447; 10. Bradl (Ger-Honda) a 42″851; 11. Badovini (Ita-Kawasaki) a 57″524; 12. Jezek (Cze-Kawasaki) a 1’19″654.

CLASSIFICA MONDIALE dopo 7 round su 13: 1. Rea punti 296; 2. Sykes 246; 3. Davies 185; 4. Melandri 163; 5. Lowes A. 141; 6. van der Mark 115; 7. Fores 110; 8. Camier 89; 9. Torres 85; 10. Laverty 79; 11. Ramos 65; 12. Bradl 54; 13. Mercado 50; 14. Savadori 49; 15. Krummenacher 44. COSTRUTTORI: 1. Kawasaki punti 330; 2. Ducati 268; 3. Yamaha 168; 4. BMW 108; 5. Aprilia 98; 6. MV Agusta 89; 7. Honda 71.

Foto: Marco Lanfranchi

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