14 Maggio 2016

Superbike Malesia Gara 1 Tom Sykes e Kawasaki imprendibili

Il 30enne britannico domina la prima sfida di Sepang precedendo il compagno Jonathan Rea che allunga sulla Ducati di Chaz Davies. Fuori causa le Aprilia

Aspettavano che finisse le gomme, come un anno fa, invece stavolta Tom Sykes non ha mollato un centimetro e  li ha fregati. Il 30enne britannico ha  dominato gara 1 del sesto round del Mondiale Superbike a Sepang, in Malesia. Sykes è scattato galvanizzato dallo straordinario giro che gli aveva garantito la miglior posizione sullo schieramento, ha spento sul nascere la partenza lampo di Alex Lowes e ha salutato la compagnia.

Stavolta lo scudiero ha morso le calcagna del caposquadra Jonathan Rea che dopo avere preso paga in Superpole (terzo tempo) aveva promesso che  “la gara sarà tutta un’altra storia“. Invece no, sulla distanza la differenza tra le due Kawasaki è rimasta tale e quale con il Cannibale costretto a ingoiare cinque secondi di distacco.

Non è stato comunque un disastro per Rea, per salvare la giornata  gli è bastato controllare a distanza la Ducati di un Chaz Davies lontano parente del Barone Rosso visto in azione a Imola. “Non ho feeling” ha ripetuto fin dalla prima sessione il mastino gallese e purtroppo la gara non ha cambiato le carte in tavola. Nel Mondiale Rea guadagna quattro punti salendo a +39 punti su Davies. Sykes risale a -62, quindi movimenti abbastanza impercettibili al termine di una sfida  che prometteva fuoco e fiamme per le tante variabili e invece è stata lineare (e monotona) come poche.

Kawasaki e Ducati, non a caso le uniche marche impegnate in forma iperufficiale,  sono avanti mille miglia e gli altri si giocano le briciole. La BMW sta facendo passi avanti specie con Markus Reiterberger che si è visto scappare di mano (guasto tecnico) un quarto posto in rimonta. Sarebbe stato meritatissimo, ma è caduto nelle mani del compagno Jordi Torres. Onore comunque alla italiana  Althea Racing che sta riportando la marca dell’elica nelle posizioni di rango.

Ancora una brutta giornata per Davide Giugliano, partito in tromba ma scivolato in sesta posizione a 19 secondi da Sykes: l’azzardo della posteriore più morbida non ha pagato, ma era prevedibile. Stupisce che la stessa opzione un po’ alla “disperata” sia stata scelta anche da Nicky Hayden, il più esperto in pista, finito solo ottavo. Le qualifiche dello statunitense  promettevano assai meglio.

L’Aprilia Iodaracing ha goduto solo qualche ora per il colpaccio di Lorenzo Savadori primo del venerdi. Il debuttante è volato via, emulando Alex De Angelis caduto poco prima. La stessa RSV4 RF, un anno fa, qui era andata a podio con il vecchio Max Biaggi. Ma nella Superbike di oggi se non hai un reparto corse alle spalle vai poco lontano.

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