26 Ottobre 2017

Superbike: Luigi Dall’Igna “Con le nuove regole Ducati rivedrà la strategia”

Primo effetto del regolamento 2018: ai costruttori non converrà più impegnarsi in forma ufficiale. Sarà un Mondiale per privati.

La rivoluzione regolamentare della Superbike (qui il dettaglio) potrebbe garantire più vincitori, e magari più spettacolo.  Ma intanto l’effetto immediato è che con le nuove regole nessun Costruttore avrà più interesse ad impegnarsi in forma ufficiale. Perchè più vinci, più ti penalizzano e più sei obbligato a condividere la tecnologia con i privati. Quindi tanto varrà replicare il modello di impegno varato da BMW da alcuni anni: niente team factory ma materiale racing in vendita per chiunque ne faccia richiesta. Per i tedeschi è stato un grande affare, hanno oltre 200 clienti da corsa sparsi per il Mondo. La prospettiva per gli appassionati è che il Mondiale SBK diventerà una sfida tra formazioni satellite, più o meno organizzate.  Luigi Dall’Igna, direttore di Ducati Corse, dalla Malesia chiarisce il concetto.

“ll cambiamento è sicuramente rilevante. Ritengo importante che tutti i costruttori siano obbligati a fornire la loro tecnologia alle squadre satellite, penso che sarà un modo per alzare il livello del Mondiale” 

Ma a questo punto che interesse c’è a schierarsi in forma ufficiale?

“E’ evidente che la Superbike diventerà un Mondiale più da team che da Costruttori. E’ la realtà che sta alla base di questo cambiamento.

Quindi Ducati non correrà più in forma diretta in Superbike?

“Ducati ha investito tante risorse nel Superbike però a questo punto è chiaro che bisognerà fare dei ragionamenti sulle nostre strategie. Posso capire il motivo che ha portato Dorna a fare questa scelta regolamentare. Senza costruttori impegnati ufficialmente, è probabile che le gare diventeranno più combattute. In questo momento non è che le corse siano così emozionanti.”

Dorna ha fissato i règimi massimi di rotazione dei motori. Siete stati interpellati?

“No, è una decisione che è stata presa dall’organizzazione”. 

Il commento: Regolamentellum, non è più un Mondiale per squadre ufficiali

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