17 Settembre 2016

Superbike Lausitzring Jonathan Rea a terra “La Ducati era di un altro pianeta”

In due corse il campione del Mondo ha visto ridursi il vantaggio su Sykes da 71 a 26 punti. E adesso comincia a balenare qualche dubbio...

Con l’ottavo successo stagionale, in gara 1 a Laguna Seca, Jonathan Rea era salito +71 punti di vantaggio sul compagno rivale Tom Sykes. La strada verso il secondo Mondiale sembrava un discesa e invece il doppio zero ha più che dimezzato il tesoretto, che adesso è di appena 26 punti. Una manche secca sulle sette che restano. Significa che JR non potrà gestire la situazione, bisognerà tornare all’attacco e rimettere a cuccia l’inseguitore.

Ma più del punteggio a preoccupare Rea è la situazione tecnica in casa Kawasaki. Due stop consecutivi per problemi meccanici non sono affatto usuali in Superbike. In Usa aveva ceduto un particolare meccanico del motore, stavolta potrebbe essersi trattato di un’anomalia elettromeccanica che ha mandato in tilt la sequenza. Il condizionale è d’obbligo perchè nel box Kawasaki non vola una mosca.

cover rea crashAll’ingresso della curva dieci la moto è andata in folle e ho cercato di inserire la prima in tempo utile” ha spiegato Rea. “Ma sono andato fuori traiettoria e quando la marcia si è inserita la moto mi ha scaraventato in aria. L’unico aspetto positivo è che non mi sono fatto male: per la prima volta ho sperimentato l’air bag della mia tuta Alpinestar.”

Il ritiro è stato pesantissimo ma anche se fosse tutto filato liscio neanche il Cannibale sarebbe stato in grado di lanciarsi all’inseguimento di un Chaz Davies scatenato. “Ho capito dopo tre curve che la Ducati oggi avrebbe fatto un altro sport.”

Germania gara 1 la cronaca

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