22 Ottobre 2017

Superbike Jerez: Jonathan Rea fenomeno, 52 trionfi come Troy Bayliss

Doppietta e 14° vittoria 2017 per il nordirlandese neo iridato. Kawasaki terzo Mondiale Costruttori. Marco Melandri strappa il 2° posto a Chaz Davies

Dicono che il segreto sia la Kawasaki, in realtà in Superbike Jonathan Rea in questo momento è una spanna sopra agli altri. Arrivato a Jerez (dove non aveva mai vinto…) da neo campione del Mondo il 30enne nordirlandese ha fatto il pieno,  centrando una strepitosa doppietta. Sabato era stato aiutato dal ritiro di Marco Melandri fermato dal cedimento Ducati mentre era al comando, stavolta non ce n’è stata per nessuno. Con 52 successi Rea eguaglia Troy Bayliss: davanti nella classifica dei plurivittoriosi adesso c’è solo Carl Fogarty, 59 vittorie.

KAWASAKI MONDIALE – L’ennesimo trionfo del proprio pupillo ha trascinato la Kawasaki alla conquista del titolo Costruttori, per il terzo anno di fila. Rea, retrocesso d’ufficio in terza fila (nona casella) è stato autore di una partenza forsennata. Rispetto all’anticipo ha cambiato gomme, scegliendo la media davanti e la soffice dietro, come le Ducati. Anche questa volta li ha superati come birilli e in appena tre giri ha sistemato la pratica rimonta. Una volta in testa ha guadagnato tre secondi di vantaggio e da metà distanza in poi ha amministrato con disinvoltura. La Kawasaki non vince da sola: l’altra ZX-10R affidata a Tom Sykes, Mondiale 2013 e grande rivale di Max Biaggi l’anno precedente, è arrivato quinto a quasi sette secondi. Sykes è finito nel sandwich delle Yamaha di Alex Lowes e Michael van der Mark: rispetto a qualche gara fa la R1 è cresciuta ma ancora non basta per giocarsi le posizioni che contano.

CHE NUMERI – Rea aveva già battezzato il terzo titolo Mondiale consecutivo nel round precedente in Francia, con due appuntamenti di vantaggio. In questa stagione (24 gare) ha firmato 14 successi ed ha mancato il podio solo due volte. In carriera vanta 52 trionfi (37 con Kawasaki, 15 con Honda, con cui ha gareggiato fino al 2014), terminando 110 volte sul podio. In carriera ha conquistato anche 13 pole. Nel 2018 sarà ancora sulla Kawasaki, pronto a fare poker e attaccare i primati di tutti i tempi.

LOTTA IN FAMIGLIA – Marco Melandri, sfumata la grande occasione nell’anticipo, è partito dalla decima casella (quarta fila) e per parecchi giri ha dovuto sudare per sbarazzarsi dell’olandese Michael van der Mark, che domenica in Malesia debutta in MotoGP.  Una volta sistemato l’avversario si è avventato sul compagno Chaz Davies strappandogli il secondo posto nella lotta in famiglia Ducati. Chaz era caduto al primo giro toccandosi con l’Aprilia di Eugene Laverty, e la corsa è stata fermata con bandiera rossa. Alla ripartenza, quindici minuti più tardi,  non è cambiato niente. Rea vince sempre e comunque.

ARRIVO GARA 2 (19 giri, km. 84,037): 1. Rea (GB-Kawasaki) in 32’09″319 media 156,808 km/h; 2 Melandri (Ita-Ducati) a 2″732; 3. Davies (GB-Ducati) a 3″974; 4. Lowes Alex (GB-Yamaha) a 4″624; 5. Sykes (GB-Kawasaki) a 6″454; 6. van der Mark (Ola-Yamaha) a 10″120; 7. Fores (Spa-Ducati) a 15″949; 8. Guintoli (Fra-Kawasaki) a 15″902; 9. Mercado (Arg-Aprilia) a 16″302; 10. Torres (Spa-BMW) a 19″129; 11. Ramos (Spa-Kawasaki) a 19″166; 12. Camier (GB-MV Agusta) a 20″353; 13. De Rosa (Ita-BMW) a 34″169; 14. Andreozzi (Ita-Yamaha) 38″627; 15. Takahashi (Gia-Honda) a 45″421; 16. Russo (Ita-Kawasaki) a 45″169; 17. Giugliano (Ita-Honda); 18. Savadori (Ita-Aprilia).

CLASSIFICA MONDIALE (dopo 12 round su 13): 1. Rea punti 506 (Campione del Mondo); 2. Davies 363; 3. Sykes 363; 4. Melandri 301; 5. Lowes Alex 226; 6. van der Mark 210; 7. Fores 185; 8. Camier 154; 9. Torres 149; 10. Laverty 135. COSTRUTTORI: 1. Kawasaki punti 549; 2. Ducati 480; 3. Yamaha 292; 4. Aprilia 191; 5. BMW 173; 6. MV Agusta 154; 7. Honda 105.

ULTIMA PROVA: 4-5 novembre Losail (Qatar)

Superbike Jerez: cronaca e classifica di gara 1 

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