19 Ottobre 2017

Superbike Jerez: Chaz Davies punta la doppietta, come nel 2016

Il Mondiale .è andato ma la Ducati conta di finire al top. Marco Melandri: "Jerez è sempre stata una delle mie piste preferite"

Con due round e quattro gare complessive ancora da disputare, il Campionato Mondiale Superbike 2017 si appresta a calare il sipario ed il team Aruba.it Racing – Ducati è quanto mai determinato ad affrontare le tappe rimanenti all’attacco. La prossima fermata è al circuito di Jerez, una sorta di “seconda casa” per la squadra in quanto meta fissa dei test invernali, nonché uno dei tracciati più amati dai piloti.

Chaz Davies – pienamente in lizza per il secondo posto nel mondiale, dal quale attualmente lo separano 9 punti – vi ha raccolto tre vittorie (cinque podi complessivi) con  Ducati, inclusa una spettacolare doppietta la scorsa stagione. Anche Marco Melandri – 11 podi in 22 gare fin qui con la Panigale R – ha centrato il bis, nel 2014, cogliendo anche un secondo posto l’anno precedente.

Abbiamo ottenuto buoni risultati a Jerez nelle ultime due stagioni ” confida Chaz Davies. “La Panigale R si è rivelata competitiva, specialmente per quanto riguarda il consumo delle gomme. In passato era sempre difficile preservare il posteriore ed allo stesso tempo trovare le migliori sensazioni con l’anteriore, specialmente con temperature alte. In ogni caso la pista è stata riasfaltata, quindi dovremo innanzitutto capirne le caratteristiche. Solitamente questo tipo di interventi porta a cambiamenti radicali, quindi sarà interessante perché abbiamo passato tanti anni correndo sullo stesso asfalto, sostanzialmente abituandoci ad esso. Ripartiremo dall’assetto utilizzato nelle ultime gare, e cercheremo di adattarlo in base alle novità del tracciato. Vogliamo concretizzare il nostro potenziale e portare a casa quanti più punti possibili”.

Marco Melandri ha detto: “Jerez è sempre stata una delle mie piste preferite, ed è indubbiamente quella sulla quale ho percorso più chilometri in sella alla Panigale R. Il fatto che sia stata riasfaltata per me ha rappresentato un po’ una sorpresa, perché il manto era tra i migliori in calendario. Questo sicuramente rimescolerà le carte, e non vedo l’ora di scendere in pista e scoprire cosa è cambiato. In passato le temperature influenzavano molto le prestazioni, con il caldo la pista diventava molto più lenta e dovevi privilegiare la durata della gomma a scapito dei tempi sul giro, mentre ora potremmo trovare un grip più elevato, simile alle condizioni dei test invernali. A Magny Cours abbiamo fatto altri passi avanti, pur perdendo un’occasione la domenica. Sento che è il momento propizio per raccogliere i frutti migliori del nostro lavoro”.

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