26 Febbraio 2016

Superbike Australia Giugliano cerca due decimi, Savadori sorprende

Gran battaglia a Phillip Island: cinque Marche nei primi cinque, undici piloti in un secondo. E gli italiani ci sono: Giugliano settimo, Savadori nono.

Cinque Costruttori nelle prime cinque posizioni, undici piloti in un secondo: non c’è male come inizio per la Superbike 2016. Per essere la giornata perfetta è mancato un lampo italiano, ma qualcosa di promettente c’è. Davide Giugliano è stato il migliore di una squadra Ducati partita col freno a mano un po’ tirato, almeno sul giro secco. Lorenzo Savadori ha proiettato l’Aprilia RSV4 RF direttamente in Superpole 2: senza test, senza conoscere gomme, team e avversari. Fantastico.

Davide Giugliano con Alidi Deganello (Getty/Lazzari)

Davide Giugliano con Alidi Deganello (Getty/Lazzari)

“Abbiamo un buon passo” confida Giugliano “ma non siamo stati iperveloci sul giro secco. E anche in ottica gara direi che ci mancano un paio di decimi per stare dove vogliamo essere. Rea, van der Mark e Guintoli vanno fortissimo anche dopo parecchi giri, non siamo ancora a posto per tenere testa. Ci stiamo lavorando.”

Che gara ti aspetti?

“Molto veloce, perchè in queste tre giornate fra test e qualifiche hanno lavorato tutti molto bene. Oggi i tempi sono crollati, vedo cronologici con parecchi passaggi sotto 1’32”. Chi riuscirà a ripetersi sui 22 giri farà la differenza. Io penso di essere abbastanza a posto con la gomma, dipenderà dalla temperatura. Ho trovato molto buona l’evoluzione Pirelli che non avevamo nei test, ma ci sono anche alternative. Sono abbastanza fiducioso.”

Dell’anticipo al sabato cosa pensi?

“Io sono contento di questo cambiamento, sarà bello. Vi divertirete a casa. E spero anche noi in pista…”

Lorenzo Savadori parla dopo una lunga seduta di massaggi defaticanti.

Lorenzo Savadori, che grinta a Phillip Island! (Getty/Lazzari)

Lorenzo Savadori, che grinta a Phillip Island! (Getty/Lazzari)

Erano cinque mesi che non andavo in moto, sono tutto indolenzito perchè i veri muscoli sono quelli che si fanno in pista” sorride il 22enne romagnolo. “Che vi devo dire di questo nono posto? Sono sorpreso come voi, e molto felice. Questo era il terzo giorno che guidavo l’Aprilia, e va sempre meglio ogni volta che andiamo in pista. Promette bene…”

Cosa ti ha colpito di più?

“Quanto si vada forte con queste moto. Avevo già girato a Phillip Island con la 125, mi ricordavo che fosse veloce, ma con la RSV4 è il massimo: si vola! Non è facile la pista, nell’ultimo settore sono il secondo più veloce, dietro Guintoli, dicono che la curva 12 sia la più difficile, a me viene bene.”

Lorenzo Savadori, 22 anni (Gettty/Lazzari)

Lorenzo Savadori, 22 anni (Gettty/Lazzari)

Cosa ti aspetti per la gara?

“Di finirla. E’ quello che mi serve, fare esperienza. Devo imparare tutto: come gestire la partenza, la lunghezza della corsa, la perdita di aderenza. Non abbiamo avuto tempo di fare simulazioni sulla distanza, sarà tutto da scoprire. E prima c’è la Superpole, avrò la gomma da qualifica e non l’ho mai provata.”

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