29 Aprile 2017

Superbike Assen Jonathan Rea 6° sigillo, Ducati KO tecnico

Superbike Assen Jonathan Rea 6° sigillo, Ducati KO tecnico tradisce un grande Chaz Davies Sul podio Marco Melandri

Jonathan Rea vince ad Assen per la decima volta, sesta consecutiva, battendo un indomito Chaz Davies tradito dalla Ducati ferma per un problema tecnico  in vista del traguardo. La disavventura del gallese proietta sul podio Marco Melandri, terzo dietro l’altra Kawasaki di Tom Sykes.

CHE SHOW – Il battibecco in coda alla Superpole tra Davies e Rea aveva scaldato gli animi prima del via. Era successo che il Cannibale, dopo aver stabilito il primato assoluto, meglio del giro record in gara MotoGP di Marc Marquez, si fosse fatto trovare in piena traiettoria danneggiando il tentativo di Chaz Davies. La direzione gara ha retrocesso Rea in seconda fila assegnando la pole a tavolino a Tom Sykes. La gara in effetti è stata tesissima. La Ducati ha rischiato scegliendo gomme soffici, Rea è andato sul sicuro optando per le dure, ma il temuto calo alla distanza non c’è stato, anzi Chaz ha rintuzzato colpo su colpo quattro tentativi di sorpasso di JR sempre in agguato. Finchè Rea non ha spinto ancora di più sorprendendo Davies nella parte lenta del circuito quando mancavano meno di due passaggi alla conclusione. Forse il  Cannibale avrebbe comunque vinto, ma la strada è stata spianata dal KO tecnico Ducati che ha lasciato per strada il coriaceo 30enne gallese ad un solo giro dalla fine. Un ritiro pesantissimo in ottica Mondiale, perchè Rea torna a +75 punti di vantaggio, tre manche esatte di vantaggio. Per il fantistico nordirlandese è la 44° vittoria in carriera, la numero 96 per la Kawasaki.

MELANDRI 5° PODIO – Per il ducatista italiano è il quinto podio in stagione, anche se il divario di 17 secondi è significativo, specie al cospetto della prestazione del compagno, partito con le stesse gomme. Il piazzamento proietta Melandri al terzo posto in classifica, anche se a 73 punti dalla vetta. La disavventura di Davies ha fatto avanzare al quinto posto Lorenzo Savadori, con la migliore delle Aprilia in pista, anche se a ben 30 secondi di distacco: in questo momento Kawasaki e Ducati sono di un’altra categoria.

GLI ALTRI  – Sulla pista di casa di Ten Kate, la struttura tecnica di Honda Europa, Stefan Bradl è salito in sesta posizione, sempre pochino per le ambizioni della marca più importante del Mondo, impegnata in Superbike con un piede solo. E’ sparita dai radar anche la Yamaha, che invece sta profondendo un impegno pazzesco ma non ha piloti all’altezza: doppia caduta per Michael van der Mark, attesissimo dal pubblico olandese, e del britannico Alex Lowes, al terzo volo in due giorni. Decimo posto per la MV Agusta di Leon Camier. Domenica alle 13 la rivincita, con Jonathan Rea che scatterà stavolta dalla terza fila (nona casella) in virtù della norma salva spettacolo introdotta quest’anno. Melandri sarà in settima. Il ritiro costa caricassimo anche in previsione gara 2 perchè Chaz Davies, non classificato, sarà in quarta fila (decima posizione).

ARRIVO GARA 1 (21 giri, km. 96,382): 1. Rea (GB-Kawasaki) in 33’37″082 media 170,234 km/h; 2. Sykes (GB-Kawasaki) +4.901; 3. Melandri (Ita-Ducati) +17.673; 4. Fores (Spa-Ducati) +22.568; 5. Savadori (Ita-Aprilia) +30.797; 6. Bradl (Ger-Honda) +33.530; 7. Ramos (Spa-Kawasaki) +38.176; 8. Laverty (Irl-Aprilia) +38.254; 9. Mercado (Arg-Aprilia) +39.568; 10. Camier (GB-MV Agusta) +41.453; 11. Krummenacher (Svi-Kawasaki) +43.823; 12. De Angelis (Rsm-Kawasaki) +43.833; 13. De Rosa (Ita-BMW) +49.487; 14. Hayden (Usa-Honda) +50.916; 15. Badovini (Ita-Kawasaki) +1’00.924; 16. Jezek (Cec-Ducati) +1’16.401.

CLASSIFICA MONDIALE dopo 7 gare su 26: 1. Rea punti 170; 2. Sykes 111; 3. Melandri 97; 4. Davies 95; 5. Lowes A. 65; 6. Fores 57; 7. van der Mark 49; 8. Torres 49; 9. Camier 44; 10. Laverty 38; 11. Bradl 29; 12. Hayden 29; 13. Ramos 27; 14. Mercado 24; 15. Savadori 21; 16. Krummenacher 19; 17. Reiterberger 19; 18. De Angelis 17; 19. Russo 4. COSTRUTTORI: 1. Kawasaki punti 170; 2. Ducati 137; 3. Yamaha 74; 4. BMW 54; 5. Aprilia 47; 6. MV Agusta 44; 7. Honda 43.

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Foto Diego De Col

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