31 Marzo 2017

Superbike Aragon Prove 2 Jonathan Rea scatenato, Marco Melandri 2°

Jonathan Rea scatenato nelle prove del venerdi ad Aragon: miglior giro secco e simulazione mostruosa. Marco Melandri è 2°

Un portento, un mostro, un cannibale. Jonatha Rea domina il venerdi del terzo round Superbike ad Aragon, proprio la pista  che sulla carta dovrebbe  segnare la riscossa Ducati qui in striscia vincente da tre corse con Chaz Davies. Invece il 30enne nordirlandese è stato imprendibile sempre: più veloce al mattino, idem al pomeriggio nonostante qualche infida goccia di pioggia e strepitoso sul passo gara.

MOSTRO  – Solito compione del venerdi: mentre gli altri entrano ed escono dai box in cerca dell’assetto e del giro giusti, Jonathan Rea parte sparato e simula tutti i diciotti giri della gara. Ad un ritmo forsenntato: miglior passaggio in 1’50″872  e “peggiore” in 1’51″390. Il confronto coi tempi sulla distanza 2016 è impressionante: il due volte campione del Mondo ha limato dieci secondi al tempo complessivo di gara 1 e addirittura quindici su quello di gara 2, entrambe vinte da Chaz Davies con la Ducati. Riuscirà la Rossa a compiere un simile salto in avanti sabato alle 13, orario di partenza della prima sfida aragonese?

Jonathan Rea, 30 anni

Jonathan Rea, 30 anni

PIOGGIA – Le gocce cominciate a scendere a quindici minuti dalla conclusione  sembravano aver concesso allo scudiero Kawasaki Tom Sykes almeno l’onore delle armi, cioè la (piccola) soddisfazione del giro veloce di giornata. Ma Rea non ha avuto pietà: ha aspettato che la pista tornasse asciutta (o quasi…) e ha stampato un impressionante 1’50″062, non lontano dal primato assoluto siglato da Sykes un anno fa in Superpole con le gomme ultrasoffici, 1’49″374. Rea ha superato di lancio anche un Marco Melandri in grande crescita, autore del secondo crono in 1’50″161. “Sono in forma, mi sento bene, vediamo che riusciamo a combinare in gara, la Ducati va bene, il problema è questo Rea” ammette il 34enne ravennate. Che è  incalzato da Tom Sykes, 1’50″305, e dal compango Chaz Davies, 1’50″393.

DUCATI C’E’ – In effetti la Panigale è andata forte sul giro secco ma  il ritmo gara della coppia in rosso resta un mistero, perchè nessuno dei due ha fatto tanti giri consecutivi. Davies per altro aveva saltato l’intero turno mattutino complice la rottura del motore nel giro d’ingresso in pista, con sostituzione a tempo di record ma appena due passaggi a referto, non sufficienti per schiodarsi dalla 21° e ultima posizione.

GLI ALTRI – La Yamaha sta crescendo e il britannico Alex Lowes ha fatto capolino chiudendo le due sessioni della vigilia in 5° posizione, a 579 millesimi dal mattatore. Ma l’impressione è che anche in Spagna il podio se lo giocheranno i soliti noti, cioè Kawasaki e Ducati. Hanno acciuffato la top ten anche le Aprilia di Eugene Laverty e Leandro Mercado, promossi direttamente alla Superpole 2 che definirà le prime quattro file dello schieramento. Restano fuori, cioè costrette a passare dalle ripescaggio, le Honda di Stefan Bradl e Nicky Hayden.

Superbike Aragon Le interviste: Rea, Melandri e Davies

Superbike Aragon gli orari in pista e in TV

Superbike Aragon Rea domina la prima sessione

I tempi (classifica riepilogativa del venerdi) 1. Rea (Kawasaki) 1’50″062; 2. Melandri (Ducati) 1’50″181; 3. Sykes (Kawasaki) 1’50″305; 4. Davies (Ducati) 1’50″383; 5. Lowes A. (Yamaha) 1’50″841; 6. Fores (Ducati) 1’50″729; 7. Torres (BMW) 1’50″756: 8. van der Mark (Yamaha) 1’50″956; 9. Laverty (Aprilia) 1’51″054; 10. Mercado (Aprilia) 1’51″174; 11. Bradl (Honda) 1’51″177; 12. Hayden (Honda) 1’51″507;13; 13. Reiterberger (BMW) 1’51″753; 14. Ramos (Kawasaki) 1’51″766; 15. De Angelis (Kawasaki) 1’52″080; 16. Russo (Yamaha) 1’52″096; 17. Krummenacher (Kawasaki) 1’52″126; 18. Camier (MV Agusta) 1’52″283; 19. Simon (Aprilia) 1’53″328; 20. Badovini (Kawasaki) 1’53″347; 21. Jezec (Kawasaki) 1’53″729.

Foto: Diego De Col

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