19 Giugno 2017

Superbike Adesso parla Marco Melandri “Ora comincia un altro Mondiale”

Il ducatista sbanca Misano, riporta l'Italia al successo in Superbike e si toglie parecchi sassolini dallo stivale. E promette che...

Questa storia comincia un pomeriggio d’agosto scorso nei box di Adria, vicino Rovigo. Marco Melandri indossa la tuta e va in pista da solo, senza meccanici, per la prima volta sulla Ducati Panigale da strada. Come un amatore qualsiasi. Invece era ritorno del campione: più di un anno dopo il burrascoso divorzio dall’Aprilia MotoGP, quasi due dall’ultimo successo. Magny Cours, 5 ottobre 2014, l’ultima vittoria italiana. Sbancando gara 2 del round Mondiale a Misano Marco Melandri ha riacceso l’entusiasmo verso la Superbike.

“Ho capito a tre-quattro giri dalla fine che il digiuno stava per finire. Quando ho tagliato il traguardo ho pensato a tante cose. Avrei potuto provare rivalsa verso le ingiustizie, contro tante persone. Invece ero sereno, mi sono solo goduto il momento. Io solo so cos’ho passato mentre ero a casa, diciotto lunghi mesi senza correre. Avevo smesso di guardare le corse in TV, non leggevo niente. Periodo duro.”

Se l’aspettava, dopo un’assenza così lunga e solo sette gare?

cover dentro 3Ho aspettato quasi tre anni, ma vincere a Misano è stato speciale. Non c’ero mai riuscito in casa con la Superbike, ho festeggiato il 100° trionfo italiano e la prima volta con la Ducati. C’era tanto pubblico (33.478 spettatori, 68,154 in tre giorni, ndr) è stato bello sentire che la gente mi vuole ancora bene, che non si è scordata di me.”

Dopo il divorzio da Aprilia ha mai pensato di lasciare?

“Non mi sono mai sentito un ex, ma volevo tornare con il potenziale per vincere. In Ducati ho trovato l’ambiente ideale per me. Siamo molto uniti, io vado in pista e guido ma questa vittoria è anche per i ragazzi del team Aruba.it, che sono speciali, e per chi lavora senza sosta in reparto corse. Siamo forti e uniti. E’ una vittoria di tanti.”

Qual è stata la chiave?

cover dentro 2Ho impiegato sette round per tornare davanti. L’inizio era stato ottimo, sentivo la vittoria a portata di mano e mi ero convinto che fosse questione di poco. Invece abbiamo passato un periodo brutto, tre gare martoriate da problemi che non ci aspettavamo. Nei test di tre settimane fa, su questa pista, abbiamo trovato la soluzione. Sono convinto che adesso abbiamo la base per fare bene dovunque.”

Bella vittoria ma mancava Chaz Davies…

“Diranno che ho vinto perchè Chaz non è partito per l’incidente di sabato. Chissà come sarebbe andata, è una discussione che durerà in eterno. Mi sentivo bene, ero pronto a giocarmela. Mettiamola così: alla prossima spero che ci troveremo a giocarci la vittoria in famiglia, io e Chaz. Intanto gli auguro di rimettersi presto.”

Immaginava un Jonathan Rea così remissivo?

“Qui l’ho visto guidare un po’ sulle uova. Altre volte era stato velocissimo, senza darne l’impressione. Mi aveva colpito molto. E’ tornato sulla terra, stavolta ero io che andavo spedito, non avevo problemi. Si fosse fatto sotto, ero pronto a rispondere. Non si è avvicinato, meglio così”

Come avevate preparato la corsa?

“Sapevo di poter essere al livello dei migliori. La presenza nel box di Gigi (Dall’Igna, il capo delle corse Ducati, ndr) è stato determinante, ha dato una grande spinta a tutti. Prima del via mi ha detto di prenderla con calma, che avevamo il passo. Aveva ragione. Rea era aggressivo, volevo stargli vicino. Temevo volesse andare davanti e dare il “tirone”, come sempre. E invece sono scappato io.”

Melandri vince e la Ducati dice addio al Mondiale….

cover dentro 1“Sono molto in ritardo (4° in classifica a 133 punti dal capolista Rea, ndr) e quest’anno sicuramente non lo vinco io. Dopo uno stop così lungo sapevo che sarebbe stata una stagione di “scuola”, utile per riprendere confidenza con le corse e la Ducati, che non avevo mai guidato. Se andare a scuola significa vincere, per me va bene.”

I suoi tifosi quanto dovranno aspettare per la prossima gioia?

L’8 e 9 luglio corriamo in America, è una pista fantastica, che mi piace molto e dove possiamo fare bene. Ogni gara ha la sua storia, non dico che sarà facile. Ma di sicuro questa vittoria ci ha fatto svoltare. Adesso comincia un altro Mondiale.”

Da oggi la vita di Melandri cambia?

Prima della trasferta Usa mi riposo un po’ e faccio qualche giro in aereo (il suo ultraleggero, con il numero 33 sulle ali, ndr). Sabato vado a trovare Antonio Cairoli ad Ottobiano, per la tappa italiana del Mondiale Motocross. Dopo il Dovi al Mugello e io a Misano, spero che anche Tony vinca la gara di casa.”

Ha un solo anno di contratto. E l’anno prossimo?

Ducati e Aruba.it hanno un’opzione di rinnovo a loro favore. Sto facendo il massimo per conquistarmi una seconda opportunità. Voi che dite, me lo sto meritando? “

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