24 Febbraio 2011

Superbike: tutte le moto protagoniste del mondiale 2011

A Phillip Island le Superbike pronte alla 24° stagione

Sette case rappresentate, 21 piloti a tempo pieno al via. Questo quanto offre il mondiale Superbike che, quest’anno, festeggia il 24° anniversario con un nuovo Campione del Mondo quale Max Biaggi, felice e orgoglioso di portare il numero 1 ben in vista sul cupolino della propria Aprilia RSV4 Factory. Oltre alla casa di Noale, presente con tre moto (le due “Alitalia” di Biaggi e Camier più Noriyuki Haga con il Pata Racing Team), la griglia di partenza può contare sull’apporto di altri sei costruttori. La Yamaha si affida a Marco Melandri ed Eugene Laverty, Honda sposa i colori Castrol con Jonathan Rea e Ruben Xaus. Se la BMW cerca la prima vittoria Leon Haslam e Troy Corser (con Badovini e Toseland con le S1000RR della filiale italiana), la Suzuki insieme ad Alstare presenta un Michel Fabrizio in grande forma nei test invernali. Non manca la Kawasaki con addirittura 5 nuove Ninja ZX-10R (l’unica moto inedita rispetto al 2010): tre per la formazione interna gestita da Paul Bird con Tom Sykes, Joan Lascorz e l’infortunato Chris Vermeulen (salterà Phillip Island), due per il Team Pedercini con Roberto Rolfo e Mark Aitchison, senza scordarci del campione australiano in carica Bryan Staring wild card per il round inaugurale 2011 insieme a Josh Waters (Suzuki Yoshimura). La Ducati ha chiuso il team interno, ma potrà contare su tre team di riferimento: Althea Racing con Carlos Checa, l’esordiente Liberty Racing con due 1198 per Sylvain Guintoli e Jakub Smrz, il Supersonic Racing Team porta al debutto Maxime Berger tra i talenti emersi dal “vivaio” Superstock 1000. Tutte le moto quest’anno dovranno rispettare alcune modifiche regolamentari decise da Infront MotorSports, storico promoter del campionato, e apporvate dalla FIM. Rispetto al passato, 2 e 4 cilindri dovranno rispettare lo stesso limite di peso minimo di 165 kilogrammi (ad inizio 2010 168 kg per le Ducati, 162 kg per le 4 cilindri). Inoltre quest’anno non si ripeteranno più vari “esperimenti” di natura motoristica, come accaduto nel 2010 in casa Aprilia con il propulsore a distribuzione a cascata d’ingranaggi : bisognerà rispettare lo schema del modello di serie. Servizio Fotografico: Diego De Col

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