12 Giugno 2009

Superbike: primo test per Troy Bayliss nel V8 Supercars

L'australiano subito a suo agio con la Holden Commodore

Nonostante il ritiro dalle corse motociclistiche avvenuto alla fine della scorsa stagione, dopo aver ottenuto il terzo titolo personale nel mondiale Superbike, Troy Bayliss continua a far parlare di sé. Non riuscendo a star lontano dalla pista, dopo aver testato per il team Ducati MotoGP la Desmosedici GP9, il pilota di Taree ha effettuato il suo primo test a bordo di una V8 Supercars con il TeamVodafone, squadra con la quale corre la leggenda della competizione Craig Lowndes. “E’ un sogno che si avvera” constata Troy Bayliss. “Sono sempre stato un grandissimo fan delle V8 Supercar ed è stato incredibile poter finalmente effettuare qualche giro con una di queste macchine”.

“Bayllistic” ha completato nella giornata di ieri più di 80 giri a bordo della Holden Commodore, vedendo i suoi riferimenti cronometrici abbassarsi giro dopo giro fino ad un impressionante 11.8, a meno di mezzo secondo dal tempo fatto registrare da Lowndes sul circuito del Queensland Raceway, tracciato che ospita il round del V8 Superbike.

“Tanti principi di guida si possono trasferire dalla moto alla V8 Supercars e una volta che mi sono tolto l’eccitazione dei primi giri, mi sono sentito come se fossi stato in ufficio cercando di provare a migliorare le curve ed abbassare i miei crono”.

Ogni 5 tornate il pilota australiano è tornato ai box per riportare le sensazioni avute al capo Jeremy Moore e con lui discutere sul da farsi, dopo che a inizio di giornata Bayliss aveva effettuato un giro di pista proprio con Craig Lowndes per imparare le linee da seguire e come approcciare le asperità del circuito australiano. Il talento di Bayliss si è fatto vedere sin da subito, essendo stato in grado di adattarsi da subito alla difficile guida di un bolide da 600 cavalli e caratterizzato da una incredibile capacità di frenata.

“Non posso ringraziare abbastanza Team Vodafone, sono stati fantastici ed estremamente pazienti con me mentre affrontavo le sessioni. Posso ammettere ora di esserne innamorato, voglio fare più giri e di avere l’intenzione di fare qualche partecipazione nella Development Series o nelle gare Endurance”. Più probabilmente in quest’ultima, aggiungiamo noi, alla 1000 km di Bathurst.

Valerio Piccini

Lascia un commento