8 Marzo 2009

Superbike Phillip Island: due top ten per Tom Sykes

Partenza a rilento per il pilota inglese della Yamaha

Di certo ci si aspetta qualcosa di più da Tom Sykes rispetto ai due decimi posti arpionati a Phillip Island, teatro della prima prova stagionale del World Superbike. L’inglese della Yamaha è stato messo in ombra dalle performance incredibili del suo compagno di squadra Ben Spies, completando così due gare anonime che non rispecchiano le sue ambizioni ed il suo, indiscutibile, talento.

Non è stato facile districarsi nelle prime curve perché tutto il gruppo è molto veloce“, spiega Tom Sykes. “Sono arrivato fuori traiettoria alla prima curva e non ho potuto fare altro che girare largo, c’erano piloti dappertutto! Poi, nel rampino Honda, qualcuno mi toccato dietro e nel contatto ho finito per perdere tre, quattro secondi. Non ci potevo credere, ma questa è Phillip Island. La cosa positiva è che nel warm up avevamo provato alcune modifiche di set up e queste avevano funzionato. Sapevo quindi di avere un bel passo gara e di poterlo tenere fino alla fine e così è stato, anche perché la moto è impressionante, soprattutto nella discesa dopo il rettilineo d’arrivo. Puntavo ad arrivare ottavo, ma non c’è stato il tempo per riuscirci. Gara 2 è stata purtroppo abbastanza simile: una partenza difficile, tanto che mi sono ritrovato 19esimo; però non mi sono arreso, ho iniziato a spingere forte e ho recuperato fino alla nona posizione per poi chiudere decimo, pagando un po’ nel finale l’usura delle gomme. La nota positiva di questo week end è l’aver capito che ho un ritmo per poter lottare nel gruppo di testa“.

Adesso per lui c’è la sfida di Losail, tracciato completamente sconosciuto dove arriverà, così come la sua YZF R1, senza riferimenti precedenti.

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