24 Novembre 2009

Superbike: nuovi dettagli sul progetto Yoshimura nel mondiale

Qualche gara nel 2010 con Yukio Kagayama

Dopo l’annuncio di venerdì scorso, Yoshimura Suzuki ha reso pubblici nuovi dettagli sulla partecipazione al World Superbike 2010. Lo ha fatto in un incontro con la testata giornalistica americana RoadRacingWorld, a cui ha preso parte il Presidente Fujio Yoshimura in persona. Innanzitutto il progetto riguarda esclusivamente l’azienda madre Yoshimura Japan Co. Ltd e, se ci fosse il bisogno di specificarlo, non porta “conseguenze” al programma di Yoshimura R&D of America Inc., divisione USA del marchio presenza fissa dei campionati AMA (dove vince ininterrottamente il titolo Superbike dal 2003 con Mat Mladin e Ben Spies). Anche nel 2010 il team Yoshimura Suzuki sarà quindi al via dell’American Superbike con i riconfermati piloti Tommy Hayden e Blake Young, con i primi test disputati settimana scorsa sul circuito di Fontana.

Parlando del WSB, Yoshimura scenderà in 3/4 eventi selezionati, confermando l’impegno alla 300 kilometri e 8 ore di Suzuka dove c’è da difender la vittoria di quest’anno conseguita con Daisaku Sakai, Kazuki Tokudome e Nobuatsu Aoki. Questo programma part-time diventerà a tempo pieno la stagione successiva, dove è pressochè certo un disimpegno anche nelle gare endurance di Suzuka. Come abbiamo già avuto modo di parlare all’annuncio del progetto, Yoshimura non disputerà l’All Japan Superbike 2010, sia per concentrarsi sul mondiale, sia per contrasti con il regolamento vigente imposto dalla MFJ, Federazione Motociclistica nazionale.

Nel WSB Yoshimura correrà quindi 3/4 gare non in concomitanza con il campionato britannico. La ragione? Il pilota scelto per correre con la GSX-R 1000 K9 è Yukio Kagayama, che tornerà nel BSB il prossimo anno con il team Crescent Suzuki.

Libero da impegni Oltremanica, l’ex portacolori Alstare sarà libero di competere nel mondiale con la squadra con cui ha corso nell’All Japan vincendo la 8 ore di Suzuka nel 2007. Non è previsto un approdo nel mondiale di Daisaku Sakai e Kazuki Tokudome che, aggiungiamo noi, sapevano poco del progetto in sè.

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