12 Maggio 2013

Superbike Monza Gara 1: strepitosa vittoria di Melandri

Batte in volata Sykes e Laverty con Guintoli 4°

Le vittorie che riescono soltanto ai grandi Campionati. A Monza Marco Melandri torna alla vittoria battendo in un emozionante e concitato finale Tom Sykes ed Eugene Laverty, ponendo la parola fine ad un periodo difficile e ritrovando la “voglia, il piacere ed il divertimento” nel guidare la propria BMW S1000RR. All’undicesimo centro in carriera nel Mondiale Superbike (il 7° con la casa dell’Elica, il primo sotto le insegne del rinnovato BMW Motorrad GoldBet SBK Team), il ravennate ha gestito al meglio moto e pneumatici sferrando l’attacco decisivo nel corso del diciottesimo ed ultimo giro della contesa. In piena bagarre con Sykes e Laverty, il Campione del Mondo 250cc 2002 è passato in testa alla “Parabolica”, mossa vincente valsa lo spunto finale per transitare sul traguardo con soli 85 millesimi di vantaggio sul vice-iridato in carica, 107 sull’irlandese che, con una manovra simile, riuscì a batterlo nel 2011.

Che vittoria per Melandri, senza dubbio una delle più belle (e significative) della sua carriera, ma al momento non sufficiente per recuperare tanto terreno in classifica complice il quarto posto di Sylvain Guintoli, confermatosi leader del mondiale con 21 lunghezze su Tom Sykes, 25 su Eugene Laverty. Perde qualcosa invece Chaz Davies che nel gran giorno di Melandri non è andato oltre il quinto posto seguito da Michel Fabrizio (6° con la Aprilia RSV4 di Red Devils Roma), Loris Baz e Jonathan Rea, 8° dovendo cedere nel finale due posizioni per un “taglio” di variante, ma davanti a Davide Giugliano (10°, Aprilia Althea).

Con le migliori 4 cilindri che viaggiano ad oltre 330 orari (337.1 km/h la top speed registrata dalla RSV4 di Laverty), Ayrton Badovini sconta 20 km/h di differenza con la propria Ducati 1199 Panigale R del Team Alstare non andando oltre l’undicesimo posto finale a 38″ dal vincitore, portando a casa comunque 4 punticini per la classifica. Nella top-15 hanno concluso anche i due alfieri del Team Pedercini Fabrizio Lai (13° in sostituzione dell’infortunato Alexander Lundh) e Federico Sandi (15°), non Vittorio Iannuzzo costretto al ritiro nel corso del 7° giro.

Cronaca di Gara

Allo spegnimento del semaforo ottimo spunto di Eugene Laverty, leader alla staccata della prima variante su Rea, Sykes, Melandri, Guintoli e Giugliano, il gruppo sfila compatto senza cadute e/o contatti con il primo dei 18 giri previsti che va in archivio senza registrare alcun stravolgimento di classifica. I giochi delle scie favoriscono Melandri e Sykes che si lanciano all’inseguimento di Laverty, perde in un sol colpo 4 posizioni Rea che resta “fermo” in uscita dalla prima variante passando in un sol colpo dalla seconda alla sesta piazza. Il nordirlandese della Honda si ritrova in piena bagarre con Giugliano e Davies, questo consente al poker di testa formato da Laverty, Melandri, Sykes e Guintoli di scappar via e darsi battaglia per il primato. E’ lotta a suon di staccate, il limite tra un sorpasso riuscito ed un errore è dietro l’angolo: lo sa bene Tom Sykes, costretto a un “dritto” alla “Roggia” nel corso del quarto giro, medesima sventura occorsa un giro più tardi a Cluzel in prima variante, penalizzato per un “ride through” per non esser transitato nel percorso di rientro.

Non ci sono grandi stravolgimenti della contesa, ci pensa così Sylvain Guintoli nel corso dell’ottavo giro a movimentare la situazione: alla “Roggia” passa Melandri, alla “Parabolica” il compagno di squadra Laverty e passa in testa. Il ravennate comprende il momento ed una tornata più tardi alla “Roggia” guadagna il secondo posto a scapito ell’ex team-mate Laverty: tutto è ancora in gioco, anche per la quinta piazza con Rea e Davies che perdono il loro compagno di bagarre Giugliano, protagonista di un “dritto” in prima variante imitato alla tornata seguente dallo stesso pilota Pata Honda. Per questa manovra Rea, come Cluzel, sarà costretto a cedere due posizioni pena un “ride through”, perdono quota le ambizioni di Laverty che cede il terzo posto a Sykes ora ad un battito di ciglia da Guintoli e Melandri. All’undicesimo giro è Marco che decide di scombinare le carte in tavola: attacca-e-passa con decisione alla “Roggia” Guintoli per la leadership, riesce subito a guadagnare qualche metro di respiro presentandosi nel miglior modo possibile per il rush finale della contesa.

A quattro giri dal termine cambia tutto: Melandri in un lampo passa dalla 1° alla 3° posizione con Sykes che si ripropone alla “Roggia” da nuovo leader, il tutto con Laverty che si è rifatto sotto ed in piena corsa per la vittoria. Il poleman prova a scappar via, dietro Melandri riesce a tenere a bada le due RSV4 ufficiali, ma per poco: a 2 giri dal termine, alla prima di “Lesmo”, l’irlandese si inventa un sorpasso capolavoro che vale la seconda posizione. E’ in un gran momento “Norge” tanto che alla “Parabolica” passa in testa presentandosi da leader quando inizia l’ultimo giro con Melandri e Sykes in scia, più staccato Guintoli. Il ravennate passa il pilota Aprilia alla “Roggia”, la risposta arriva alla “Ascari”, si decide tutto alla “Parabolica” con Melandri che passa e transita sul traguardo con 85 millesimi di vantaggio su Sykes, 107 su Laverty: che gara, e che vittoria per Marco Melandri!

eni FIM Superbike World Championship 2013
Autodromo Nazionale Monza, Classifica Gara 1

01- Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – 18 giri in 30’54.925
02- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 0.085
03- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 0.107
04- Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 1.844
05- Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – + 7.629
06- Michel Fabrizio – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory – + 8.407
07- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 15.555
08- Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike Team – Hona CBR 1000RR – + 16.465
09- Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 16.668
10- Davide Giugliano – Althea Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 26.820
11- Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 38.908
12- Max Neukirchner – MR Racing – Ducati 1199 Panigale R – + 38.951
13- Fabrizio Lai – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 52.788
14- Kousuke Akiyoshi – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 55.889
15- Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 56.006
16- Mark Aitchison – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1098R – + 56.827
17- Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 59.545

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

Servizio Fotografico: Diego De Col

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