14 Marzo 2009

Superbike Losail: i commenti dei piloti protagonisti

Parlano Spies, Haga, Biaggi, Nakano, Kiyonari, Fabrizio...

Doppietta di Ben Spies a Losail, terza vittoria consecutiva su quattro gare disputate nel Mondiale Superbike. Un ruolino di marcia impressionante che conferma la straordinaria velocità del pilota americano, adesso secondo nel mondiale a soli 10 punti da Noriyuki Haga, abile e concreto nell’ottenere due secondi posti utili ai fini campionato. Partiamo proprio da loro due nella disamina di quanto accaduto oggi a Losail Circuit, porgendogli il microfono per le classiche dichiarazioni post-gara… Ben Spies, Yamaha World Superbike Team (1° e 1°) “E’ stata una gara 1 estremamente dura. Sono riuscito a partire bene e ad agganciarmi a Nori e Max dopo pochi giri. Ognuno di noi tre era più forte in diversi punti del circuito e questo ha reso il duello veramente interessante. E’ stata dura passarli. Ci sono riuscito quando Nori ha provato a superare all’interno Max: mi ha dato la possibilità di infilarmi, poi Max è andato largo e ho passato anche lui. Una volta in testa ho provato a spingere cercando però di guidare il più pulito possibile, e sono riuscito ad accumulare un vantaggio sufficiente per vincere. In gara 2, all’inizio Nori ha imposto un buon ritmo per alcuni giri e io ho cercato solo di tenermi a contatto. Quando ha iniziato a calarlo ho ragionato se ci fossero le condizioni per provare ad andarmene. L’ho passato e sono riuscito ad ottenere un buon vantaggio, che ho poi amministrato nel finale. Ora pensiamo a Valencia, dove vogliamo nuovamente lottare per le posizioni di vertice. E’ stato un buon week-end per la squadra, non sarà sempre così, ma intanto godiamoci questo”. Noriyuki Haga, Ducati Xerox Team (2° e 2°) “Sono molto contento dei miei risultati perché mantengo il comando della classifica generale. Gara 1 è stata una bella lotta e ho dovuto fare di tutto per rimanere davanti con Ben Spies e Max Biaggi. Nei primi giri riuscivo a tenere il passo ma poi ho cominciato ad avere problemi con il posteriore ed è stato più difficile mantenere il loro ritmo. Quando Ben ci ha scavalcato ha creato un piccolo gap, e non c’e’ stato modo di raggiungerlo di nuovo. Mi sono divertito gareggiando con Max, negli ultimi giri però è stata durissima. Gara 2 è stata molto simile, un’altra volta insieme a Biaggi. Sono stato in testa per qualche giro ma poi, come prima, Ben ha preso il comando ed è scappato via. Comunque un buon risultato e dei punti importanti; ringrazio il team per avermi fornito con una moto fantastica dopo qualche difficoltà iniziali giovedì”. Max Biaggi, Aprilia Racing (3° e 3°) “E’ stata una grande gara 2. Sono salito di nuovo sul podio ancora confermado il nostro potenziale, su questa pista un po’ speciale per me. Haga e Spies sono stati velocissimi, sono i migliori in questo momento e sono contento di esserre sempre lì a duellare con loro. La gara è stata dura verso la fine avevo perso un po’ di grip e la pressione di Kiyonari si faceva sentire. Adesso guardiamo a Valencia con un altro spirito fiduciosi di far bene. Ringrazio ancora il mio team, mi sento a casa con loro, è come una grande famiglia, facciamo tutto con grande entusiasmo mettendoci tuette le nostre forze e dando sempre tutti il massimo”. Shinya Nakano, Aprilia Racing (4° e 7°) “In gara 2 ero partito bene ma dopo poche curve un contatto con un altro pilota mi ha fatto perdere terreno, così ho dovuto spingere al massimo per tentare di recuperare. Sono riuscito a risalire fino al sesto posto, ma ero da solo e non riuscivo a fare un ritmo costante. A cinque giri dalla fine mi ha raggiunto e passato Neukirchner e lì abbiamo iniziato a duellare fino alla linea del traguardo dove non sono riuscito a passarlo in scia solo per pochi centimetri. E’ stato comunque un ottimo week end, siamo migliorati molto da Phillip Island e Biaggi ha mostrato a tutti il potenziale della RSV4. Adesso c’è Valencia, pista che conosco bene e dove sono salito per la prima volta sull’Aprilia anche se non ne avrò vantaggi in quanto la moto ora è molto diversa”. Biaggi Haga e Spies a Losail Ryuichi Kiyonari, Ten Kate Honda Racing (8° e 4°) “In Gara 1 ho avuto davvero una brutta partenza e ho dovuto spingere forte sin dai primi giri, per questo che è stato difficile mantenere lo stesso ritmo in seguito per via del calo di rendimento degli pneumatici. In Gara 2 abbiamo cambiato soluzione e questo ci ha consentito di poter lottare con i primi. Forse se fossi stato più aggressivo all’inizio sarei riuscito a star davanti ad Haga e Biaggi, anche perchè nel finale sono arrivato proprio al limite del sorpasso”. Tom Sykes, Yamaha World Superbike Team (7° e 5°) “Non sono stato contento di gara 1. Non ho fatto la migliore delle partenze e poi sofferto molto nelle prime due curve per cui ho dovuto impegnarmi al massimo per recuperare posizioni. Per gara 2 abbiamo effettuato un paio di modifiche alla moto e sono riuscito a partire decentemente. Ho cercato di districarmi bene nelle prime due curve, ma mi sono trovato davanti due piloti che non volevo lì e sono stato svelto a passarli. Abbiamo preso un buon vantaggio sugli inseguitori e a quel punto ho pensato che si poteva provare ad andare a caccia del podio. Per recuperare ho però dovuto spingere forte e nel finale l’usura delle gomme mi ha costretto a calare il ritmo. Il team ha lavorato alla grande e ora mi auguro di poter regalare loro il podio a Valencia”. Max Neukirchner, Suzuki Alstare BRUX (ritirato e 6°) “Penso che il mio risultato di Gara 2 sia buono. So che potevamo andar meglio, ma dopo tutte le cadute di questo weekend è andata bene così. E’ stato davvero un weekend difficile, insieme alla squadra abbiamo commesso degli errori, ma abbiamo saputo rimediare lavorando tutti insieme anche a Yukio (Kagayama, ndr). Stamattina nel Warm-Up mi son toccato con Corser e son caduto, poi in Gara 1 sono andato lungo una volta e poco più avanti son volato a terra. E’ stato davvero un inizio tremendo, ma in Gara 2 siamo andati bene e ho preso punti importanti. Dobbiamo dimenticare cosa ci è accaduto qui a Losail e pensare a Valencia”. Shane Byrne, Team Sterilgarda (6° e 12°) “E’ stata una gara certamente più soddisfacente della precendente. Ho corso un’ottima prima manche nella quale ho battagliato con Checa, ma dopo il doppio zero dell’esordio era importante per me arrivare sin sotto il traguardo. Il sesto posto è un buon risultato, ma nella seconda manche avrei potuto fare meglio, soprattutto dopo la buona partenza che mi ha permesso di arrivare alla prima curva al quarto posto. Invece, sin dall’ avvio mi sono accorto che qualcosa non andava, la gomma posteriore era girata sul cerchio. A quel punto ho cercato di portare a casa il più possibile, ma nelle ultime tornate ho dovuto cedere parecchie posizioni, chiudendo in dodicesima posizione. La squadra ha lavorato comunque molto bene, confermandomi che puntare al podio è possibile, nonostante il livello del campionato sia altissimo”. Carlos Checa, HANNspree Ten Kate Honda (5° e 12°) “Nella prima gara ho avuto problemi di chattering. Pensavamo di esser riusciti, dopo Phillip Island, a risolvere questo problema, ma non è andato così. Purtroppo ho avuto ancora dolore alla spalla, che è peggiorata per la seconda manche. In più son partito male, è stato davvero un calvario e adesso non posso che pensare a Valencia dove spero che tutto vada meglio”. Jonathan Rea, HANNspree Ten Kate Honda (12° e 8°) “E’ stata una giornata dalle sensazioni contrastanti. Anzi, dirò di più, è stato un weekend molto strano. Siamo stati competitivi subito fino alla Superpole, dove siamo usciti fuori. Per questo sono tornato alle impostazioni originali del set-up e le corse sono migliorate, anche se partire dalla 17° posizione in griglia non è mai il massimo”. Action Superbike Losail Leon Haslam, Stiggy Racing Honda (11° e 11°) “Con il ritmo che abbiamo dimostrato nelle due manche sarei stato sicuramente nella top five, ma purtroppo ho avuto due partenze terribili. In Gara 1 mi son toccato con un altro pilota, mentre nella seconda ho sbagliato io qualcosa. E’ un peccato chiuder due volte in 11° posizione, ma sappiamo di esser competitivi in vista delle prossime gare”. Tommy Hill, HANNspree Honda Althea (11° e ritirato) “Gara uno è stata ancora più difficile di quanto ci potessimo aspettare. Dopo una buona partenza ho spinto molto forte ed ho trovato un buon ritmo. Sono riuscito a superare alcuni dei piloti che mi precedevano, ma all’incirca da metà gara la mia moto ha iniziato a perdere aderenza al posteriore e non sono riuscito a mantenere il passo dei piloti davanti a me. Ho lottato per alcuni giri con Haslam, ma guidando al limite ho commesso qualche piccolo errore e lui mi ha superato. La mia seconda partenza è stata buona quanto la prima, ma a partire dal quinto giro ho avvertito delle vibrazioni provenire dal mio motore che dopo pochi giri si è fermato completamente. Sono sicuro che il mio team lavorerà per comprendere e risolvere il problema, ma ancora una volta la sfortuna si è accanita contro di me. Sono molto dispiaciuto ma anche ansioso di tornare a gareggiare sin dal prossimo appuntamento di Valencia, perché sono sicuro che nelle prossime gare saremo più competitivi”. Michel Fabrizio, Ducati Xerox Team (doppio ritiro) “Oggi è stato un giorno da dimenticare. In Gara 1 ho avuto un problema tecnico con l’antispin della moto, ho dovuto disinserirlo, e guidare senza questo supporto elettronico ha causato la mia caduta. Nella seconda manche poi, dopo otto giri, ho deciso di rientrare al box per sostituire la gomma posteriore che non aveva grip fin dal primo giro. I miei tecnici hanno cambiato la gomma e sono uscito di nuovo ma purtroppo il distacco accumulato non mi avrebbe permesso di lottare nemmeno per un solo punto e quindi ho concluso in anticipo”. Roberto Rolfo, Stiggy Racing Honda (doppio ritiro) “Le due gare sono state molto difficili. In Gara 1 ho avuto un problema elettrico alla moto che si è improvvisamente fermata. Tuttavia per la seconda manche mi sentivo fiducioso, per cinque o sei giri la moto era veramente veloce ed ero convinto di poter recuperare ulteriori posizioni. Purtroppo poco più avanti la moto ha iniziato ad avere delle vibrazioni all’avantreno, soprattutto in curva. Così ho perso diverse posizioni fino a quando ho deciso di ritirarmi”.

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