7 Marzo 2011

Superbike: l’esordio di Maxime Berger nel mondiale

A Phillip Island la prima esperienza in Superbike

Il primo fine settimana della stagione 2011 per il Supersonic Racing Team è stato proficuo, seppur non esente da difficoltà. Queste erano state ampiamente messe in preventivo, vista la coraggiosa e apprezzabile scelta del team emiliano di schierare per questo ed il prossimo anno il giovane Maxime Berger, che sul tracciato australiano ha fatto il suo esordio ufficiale nel mondiale Superbike.

Per il pilota transalpino, la prima esperienza nella massima categoria è servita non tanto come banco di prova (è troppo presto infatti per giudicare le performance dell’ex pilota Superstock 1000), ma come possibilità di poter iniziare ad apprendere e ad affrontare un tipo di competizione molto diversa da quella che lo ha visto fino allo scorso anno protagonista: due manche del doppio di giri ciascuna rispetto a quella a cui era abituato, in sella ad un mezzo molto più complesso e sofisticato del precedente. Le impressioni ricavate e l’entusiasmo mostrato nei commenti post gara, fanno emergere la voglia del centauro d’oltralpe di far bene e di crescere di livello nel campionato.

“E’ stata un’esperienza incredibile” commenta Maxime Berger. “Penso di aver imparato di più in queste due gare che non in tutto il campionato scorso. […] Tutto sommato sono soddisfatto di queste mie prime gare in Superbike anche perché fisicamente mi sento molto bene, dopo aver corso per la prima volta due gare da 22 giri in una sola giornata. Ora si tratta di proseguire su questa strada e di lavorare molto assieme alla mia squadra che voglio ringraziare per il grande lavoro che ha fatto qui a Phillip Island”.

Il ventesimo posto rimediato in gara uno è stato anche causato da due uscite di pista, provocate dall’eccessiva foga del #121 di recuperare posizioni dopo una brutta partenza. Nella successiva invece, il centauro di Digione è stato vittima dell’usura eccessiva degli pneumatici morbidi, scelti assieme alla squadra prima dell’inizio della seconda manche, che hanno portato il pilota a dover alzare il proprio passo di gara, dopo un buon ritmo mostrato nella prima parte della stessa.

Servizio Fotografico: Diego De Col

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