30 Marzo 2011

Superbike: il team Castrol Honda fatica a stare coi primi

Qualche piazzamento per Jonathan Rea, ma non basta

La stagione 2011 Superbike ha già trovato, al termine del secondo round di Donington Park, i possibili protagonisti per la lotta per il titolo. Tra di questi, a dispetto delle premesse e delle aspettative, non c’è Jonathan Rea. Il pilota di Ballymena, alfiere del team Castrol Honda, dopo un esordio sfortunato a Phillip Island (limitato da un infortunio di cui è stato vittima incolpevole nei test effettuati poco prima del debutto stagionale), non è riuscito a fare la differenza nemmeno sul tracciato di Donington Park, sede del secondo round di quest’anno.

Se, come già anticipato, i motivi di una performance non eccelsa del nord-irlandese in terra australiana erano da ricondurre alla precaria forma fisica del pilota stesso, le ragioni del rendimento non all’altezza sulla pista di casa sono di tutt’altra natura, e paradossalmente più preoccupanti per la squadra gestita dalla famiglia Ten Kate. Le parole del centauro britannico a riguardo sono eloquenti:

In gara due, non ho fatto nessun errore e ho guidato al massimo, quindi è stato frustrante vedere come gli altri piloti sono stati in grado di sorpassarmi. Sembravano in grado di seminarmi con molta facilità, mentre io invece spingevo oltre il limite. […] Abbiamo del lavoro da fare, penso, specialmente per quanto riguarda l’elettronica, abbiamo bisogno di trazione in uscita dalle curve lente.”

Questo è il motivo, a detta di Rea, per il quale la sua CBR 1000RR Castrol Honda ha preso paga dalle moto concorrenti, su una pista che ha un quarto settore caratterizzato da due lenti tornanti da percorrere a bassa velocità. “Johnny” non è il solo a pensarla così, anche il team manager Ronald Ten Kate è infatti dello stesso avviso:

“Abbiamo faticato tutto il week-end nell’ultimo settore, e non siamo stati in grado di mettere a posto la moto per migliorare la situazione. La cosa positiva è che la prossima tappa si disputerà ad Assen, un tracciato veloce e scorrevole, che non darà problemi alla moto. Dobbiamo analizzare i problemi avuti e cercare di risolverli. […] La gomma utilizzata da Jonathan in gara 2 non ha garantito l’aderenza che ci aspettavamo, il che ha peggiorato ulteriormente i problemi visto che a fatica riusciva a stare con i piloti di testa nei primi tre settori salvo poi perdere molto di più nella parte più lenta.”

Il problema riscontrato da Rea nei lenti tornanti finali di Donington Park non è nuovo né al pilota né al team. Il prossimo round in programma ad Assen non probabilmente una situazione analoga, quel che è certo è che per una squadra che punta al titolo un problema di questo tipo, se non risolto, rischia di pesare come un macigno nell’economia di una stagione.

Valerio Piccini

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