26 Aprile 2014

Superbike Assen Prove 3: Sykes il più veloce, Giugliano leader

Melandri 11° dovrà passare per la Superpole 1

In una terza e conclusiva sessione di prove libere “cronometrata” per accedere alla Superpole, due distinte interruzioni con bandiera rossa hanno recitato un ruolo chiave per determinare i 10 piloti ammessi alla “SP2”. Con Davide Giugliano, grazie al crono di 1’35″396 siglato ieri, rimasto davanti a tutti nella graduatoria “combinata” dei tempi delle tre sesioni, il più veloce (vantando un ottimo passo gara) delle FP3 risponde al nome di Tom Sykes, in grado di condurre in 1’35″716 la propria Kawasaki Ninja ZX-10R ufficiale in seconda posizione.

Con Giugliano ed il Campione del Mondo in carica rispettivamente in prima e seconda posizione, sono riusciti ad ottenere il lasciapassare per la decisiva “SP2” nell’ordine Loris Baz, Jonathan Rea, Sylvain Guintoli, Eugene Laverty, uno strepitoso Niccolò Canepa (7° assoluto e leader di classe “EVO” con la Ducati 1199 Panigale R dell’Althea Racing), Toni Elias, Alex Lowes e Leon Haslam. Manca qualcuno? Marco Melandri, 11° e costretto a passare per la “tagliola” della SP1, preceduto per soli 49/1000 da Haslam nella corsa alla top-10.

Weekend in salita per il ravennate grande protagonista due settimane or sono ad Alcaniz, momentaneamente escluso dalla SP2 in compagnia di Chaz Davies (12° con la seconda Ducati 1199 Panigale R Factory), Leon Camier (13° e 2° di classe EVO con BMW Motorrad Italia) più Ayrton Badovini, ottimo 14° con la Bimota BB3 “EVO” del Team Alstare alla seconda presenza nel WSBK. Si ritroveranno nella “SP1” anche David Salom, Claudio Corti, Christian Iddon, Jeremy Guarnoni, Luca Scassa (19° su Kawasaki Pedercini) e Sheridan Morais, non i nostri Michel Fabrizio (Grillini Kawasaki) e Alessandro Andreozzi (Kawasaki Pedercini) che prenderanno il via nelle due gare in programma rispettivamente dalla 21° e 24° casella.

Come detto la terza sessione di prove libere è stata inframezzata da due interruzioni con bandiera rossa: la prima subito all’avvio per l’olio in pista lasciato alla curva 1 dalla BMW di Peter Sebestyen, volato a terra e, senza aderenza, presto imitato dal compagno di squadra Imre Toth e dalla coppia Pata Honda formata da Jonathan Rea e Leon Haslam ancor prima della dovuta esposizione della red flag. Un secondo stop si è inoltre registrato a 3 minuti dal termine sempre per la presenza d’olio in piena traiettoria d’ingresso della curva 1, con molti piloti pertanto impossibilitati a migliorare i loro riferimenti cronometrici.

Servizio Fotografico: Diego De Col

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