28 Aprile 2013

Superbike Assen Gara 1: Tom Sykes torna alla vittoria

Disastro BMW, Melandri fuori gioco al giro di ricognizione

Quando al secondo giro in 1’35″893 ritocchi (e con margine!) il precedente primato della pista, non c’è proprio storia. Al TT Circuit Van Drenthe di Assen Tom Sykes torna sul gradino più alto del podio conquistando da assoluto dominatore Gara 1, iniziando la personalissima “rimonta” in campionato. Alla prima affermazione stagionale e sesta in carriera, il vice-Campione del Mondo ha concretizzato un effettivo “Grand Chelem”: pole, vittoria, giro più veloce, gara condotta dal primo all’ultimo giro e con tutto il potenziale per ripetersi questo pomeriggio in Gara 2 al fine i ridurre ulteriormente i 38 punti di svantaggio da Sylvain Guintoli, terzo sul traguardo e battuto in volata da un incredibile Jonathan Rea, secondo seppur per l’inezia di 6 millesimi.

In una (fredda) mattinata ad Assen di festa per il team Kawasaki Provec, di gioia ritrovata sul tracciato amico per Honda Ten Kate e di consolidamento di risultati per Aprilia con Guintoli e Laverty rispettivamente 3° e 4° sul traguardo. al box BMW Motorrad GolBet si è registrato un vero “dramma” sportivo: Chaz Davies, partito dal fondo dello schieramento con la propria S1000RR riparata all’ultimo dai propri meccanici dopo il brutto volo nel Warm Up, ha rimontato fino alla settima posizione finale. Fuori gioco addirittura al giro di ricognizione invece Marco Melandri, fermo a bordo pista con la sua BMW ammutolita da un problema tecnico, ritrovandosi ora a 58 punti dal leader di campionato Guintoli.

Una rimonta quasi impossibile per il ravennate, l’unico tra i 18 partenti costretti al ritiro nella prima manche lasciando a Loris Baz la possibilità di chiudere in 5° posizione a scapito di Davide Giugliano (6° dopo un perentorio avvio con la Aprilia Althea), le Crescent Suzuki di Jules Cluzel e Leon Camier con Carlos Checa 10° a completare la top-10, ma con una Ducati 1199 Panigale R che accusa ben 35″ all’esposizione dalla Kawasaki Ninja ZX-10R di Sykes. Peggio è andata a Michel Fabrizio, 12° a precedere l’altra Panigale-Alstare di Ayrton Badovini, a punti anche Ivan Clementi (14°), non Federico Sandi e Vittorio Iannuzzo rispettivamente in 16° e 17° posizione.

Cronaca di Gara

Scatta dal fondo dello schieramento di partenza Chaz Davies con la propria BMW S1000RR riparata all’ultimo a seguito del rovinoso volo nel Warm Up, ma non è l’unico problema al box BMW Motorrad GoldBet SBK Team: al giro di ricognizione Marco Melandri si ferma nei pressi della “Duikersloot” ed è costretto ad un prematuro ritiro. Prende regolarmente il via dalla pole invece Tom Sykes, ma è Jonathan Rea alla staccata della prima curva a prendere il comando delle operazioni anche se in uscita lo stesso poleman si riporta davanti con Giugliano 3° a precedere Laverty, Guintoli, Cluzel e Checa. Con quest’ordine va in archivio il primo giro con il quintetto di testa già in fuga a scapito di Baz passato sesto a scapito di Cluzel e Checa, Davies in rimonta è già undicesimo con più soltanto 17 piloti in gara. Al secondo giro in 1’35″893 Tom Sykes dà vita al primo tentativo di fuga, ben al di sotto del recor della pista lasciando a quasi 1″ Rea con alle loro spalle Laverty in grado di sfilare Giugliano per il terzo posto alla staccata della “Haarbocht” in fondo al rettilineo dei box.

Sykes è, oggettivamente, imprendibile: porta a 1″5 il proprio margine su Rea, tutte le attenzioni sono così riservate alla rimonta di Davies già ottavo con Cluzel nel mirino, ma anche nel confronto per la quarta piazza con Guintoli che sfrutta un errore di Giugliano e si lancia all’inseguimento del proprio compagno di squadra Laverty. Non solo grazie a “Silvano” si registra un buon momento Aprilia, lo testimonia Laverty che all’ottavo giro attacca-e-passa Rea per la seconda piazza, imitato sempre alla “Haarbocht” una tornata più tardi da Guintoli. Le due Aprilia RSV4 ufficiali si ritrovano così sul podio, ma Rea non desiste e tiene la scia staccando di gran lunga Loris Baz, quinto con Giugliano ora braccato da un rimontante Davies con più staccato Camier che di gran carriera in piena variante della “Ruskenhoek” passa Checa per la nona posizione.

Inizia così l’ultimo terzo di gara con Laverty che in un sol colpo cede a Guintoli e Rea rispettivamente la seconda e terza posizione nel corso del 15° dei 22 giri previsti, ma seppur con qualche peripezia riesce a mantenere il contatto in previsione del “rush finale”. Il primo a rompere gli indugi è Jonathan Rea, bravo nel portare la propria Fireblade davanti alla RSV4 di Guintoli a tre giri dal termine, riuscendo oltretutto a guadagnare in un lampo qualche metro di “respiro” nei confronti delle due Aprilia Factory. Mentre Sykes indisturbato conquista la sua prima affermazione stagionale, la bagarre per la seconda posizione premia Jonathan Rea di un soffio su Guintoli e Laverty con Baz, Giugliano, Davies, Cluzel, Camier e Checa a completare la top-10.

eni FIM Superbike World Championship 2013
TT Circuit Van Drenthe Assen, Classifica Gara 1

01- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – 22 giri in 35’35.042
02- Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 8.786
03- Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 8.792
04- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 9.225
05- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 14.231
06- Davide Giugliano – Althea Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 16.150
07- Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – + 22.570
08- Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 24.751
09- Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 30.311
10- Carlos Checa – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 35.277
11- Max Neukirchner – MR Racing – Ducati 1199 Panigale R – + 44.355
12- Michel Fabrizio – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory – + 52.580
13- Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 59.736
14- Ivan Clementi – HTM Racing – BMW S1000RR – + 1’02.010
15- Mark Aitchison – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1098R – + 1’21.861
16- Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’25.717
17- Vittorio Iannuzzo – Grillini Dentalmatic SBK – BMW S1000RR – + 1’42.710

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

Servizio Fotografico: Diego De Col

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