14 Aprile 2013

Superbike Aragon Gara 1: Davies porta la BMW alla vittoria

Sykes e Laverty KO, Guintoli e Melandri sul podio

Finale incerto? Avvio rocambolesco, semmai. Nel gran giorno di Chaz Davies, vincitore di Gara 1 al MotorLand Aragón di Alcañiz al suo terzo gettone di presenza da pilota uficiale BMW Motorrad GoldBet, due attesi protagonisti come l’ormai ex-capo-classifica Eugene Laverty ed il poleman Tom Sykes sono stati ben presto costretti a salutare la compagnia, fuori gioco rispettivamente nel corso del 4° e del 5° giro della contesa per problemi di vario genere e tipo alle proprie Aprilia RSV4 Factory e Kawasaki Ninja ZX-10R. Indiziati come legittimi pretendenti alla vittoria, una volta preso il comando delle operazioni i due piloti d’Oltremanica si sono dovuti arrendere a due distinti “black out” delle proprie Superbike che hanno servito la vittoria su un piatto d’argento a Davies, al secondo centro dopo l’affermazione dello scorso anno al Nurburgring con la Aprilia RSV4 del team ParkinGO, il primo da pilota ufficiale BMW Motorrad Motorsport schierato dalla struttura tricolore gestita da BMW Motorrad Italia e Feel Racing. Una vittoria, una volta usciti dalla contesa Sykes e Laverty, mai messa in discussione per l’ex iridato Supersport e vincitore della 200 miglia di Daytona, storicamente a proprio agio nei saliscendi di Alcañiz come testimoniato dall’affermazione conseguita nel 2011 in Supersport e dal podio, il primo in carriera, lo scorso anno in Gara 2 tra le Superbike. Davies mostra così i propositi ambiziosi per una stagione 2013 che propone adesso Sylvain Guintoli quale nuovo leader in solitaria, secondo sul traguardo sfruttando le disavventure altrui ed i problemi incontrati da Marco Melandri, terzo dovendo iniziare in due separate occasioni un’apprezzabile rimonta valsa il terzo gradino del podio a completare l’1-3 BMW Motorrad GoldBet. Il ravennate con orgoglio ha cercato di sopperire ai problemi incontrati nel corso del weekend (con il “morbo del chattering” mai debellato) riuscendo a regolare dopo un’accesa bagarre Jonathan Rea, quarto con una Honda Fireblade Ten Kate in crescita seppur oggettivamente ancora troppo distante (10″ netti) per puntare alla vittoria, ed uno sfortunatissimo Davide Giugliano, costretto ad un mesto ritiro proprio all’ultimo giro per un problema tecnico alla Aprilia RSV4 Factory schierata da Althea Racing. Terzo gradino del podio per Melandri Sfortunatissimo l’ex Campione Superstock 1000 FIM Cup che lascia pertanto il quinto posto a Loris Baz con la superstite Kawasaki Ninja ZX-10R ufficiale, apprezzabile 6° posto da rookie per Jules Cluzel (unico alfiere Crescent Suzuki complice il forfait di Leon Camier) che tiene testa a Carlos Checa, settimo e primo Ducatista sul traguardo con la 1199 Panigale R del Team Alstare. Grazie a questa infinita lista di ritiri sale fino all’ottava posizione Michel Fabrizio, guadagnano punti mondiali anche i nostri Ayrton Badovini (10° al rientro dopo l’infortunio subito a Phillip Island), Federico Sandi (12° con la Kawasaki Pedercini), Ivan Clementi (13° su BMW del HTM Racing) e Vittorio Iannuzzo (14°, Grillini BMW). Alle 15:30 il via di Gara 2. Cronaca di Gara Mark Aitchison ha difficoltà ad avviarsi con la propria Ducati 1098R, non Eugene Laverty autore di un prodigioso start, leader alla prima curva sul poleman Sykes, Davies, Guintoli, Giugliano, Rea, Melandri e Cluzel. Non ci sono cambiamenti nel corso del primo giro, nè tantomeno al secondo con Laverty già in fuga, dietro Sykes e Davies ingaggiano un bel duello per il secondo posto favorendo il rientro di Guintoli a completare un poker di quattro piloti in netto vantaggio rispetto all’altro quartetto formato da Rea, Cluzel, Baz e Melandri incappato in un “dritto” alla staccata della curva 16. La corsa sembra offrire ben poche emozioni, ma al quarto giro si registra il primo, clamoroso colpo di scena: il leader Eugene Laverty rallenta vistosamente e sarà costretto a rientrare in corsia box per un problema di natura elettronica. Fuori gioco Laverty, il comando passa a Sykes, ma dura ben poco: un giro più tardi medesima sventura proprio per il vice-Campione del Mondo, anche lui costretto a rientrare anzitempo in pit-lane. Cambia tutto in questa prima manche al MotorLand Aragón, ora è Chaz Davies a condurre la corsa con 1″7 su Guintoli, Melandri si ripropone in terza piazza a scapito di Rea, Baz, Cluzel, più staccati gli ex-compagni di squadra Checa (Ducati Panigale) e Giugliano (Aprilia Althea) con il pilota capitolino che ha la meglio nel corso dell’ottavo giro iniziando una bella rimonta con il quarto posto nel mirino. Sembra al sicuro invece la vittoria per Davies, al giro di boa della contesa il pilota gallese porta a 3″2 il proprio vantaggio rispetto a Guintoli, a sua volta costretto a mantenere un buon passo per resistere al recupero di Melandri che, decimo dopo decimo, sembra in grado di rifarsi sotto alla Aprilia #50. Sylvain Guintoli nuovo leader del mondiale Mancano emozioni nella lotta per la vittoria, non per il confronto che vale il quarto posto con un determinato Baz che sfila a 8 giri dal termine Rea alla staccata della curva 1, ora impegnato a tenere a bada uno scatenato Giugliano in grado di sferrare l’attacco nel corso del dodicesimo giro alla curva 12. Si torna doverosamente con le immagini a seguire la rimonta di Melandri, completata al tredicesimo passaggio con un pregevole sorpasso nella “Esse” in discesa delle curve 8 e 9. Tutto deciso? Nient’affatto! Marco Melandri a 5 giri dal termine sbaglia alla staccata della curva 12, sarà costretto a “tagliare” la pista nelle vie di fuga e ripartire in quinta posizione seppur in piena corsa per il terzo gradino del podio con Giugliano e Rea. Prevedibilmente l’iridato 250 GP 2002 riuscirà a rimediare l’errore conquistando un terzo posto utile per completare la festa BMW nel gran giorno di Chaz Davies, vincitore con vantaggo sul nuovo capo-classifica di campionato Guintoli, quarto è Jonathan Rea favorito dall’uscita di scena proprio nel corso dell’ultimo giro di Davide Giugliano. Passa alla top-5 così Loris Baz distanziando il connazionale Cluzel, Checa (7° con la prima Panigale), Fabrizio, Haslam, a punti anche Badovini (10°), Sandi (12°), Clementi (13°) e Iannuzzo (14°). eni FIM Superbike World Championship 2013 MotorLand Aragón, Classifica Gara 1 01- Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – 20 giri in 39’50.332 02- Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 5.216 03- Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – + 7.089 04- Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 8.196 05- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 14.417 06- Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 18.332 07- Carlos Checa – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 24.306 08- Michel Fabrizio – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory – + 25.884 09- Leon Haslam – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 35.721 10- Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 44.129 11- Max Neukirchner – MR Racing – Ducati 1199 Panigale R – + 51.424 12- Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’09.217 13- Ivan Clementi – HTM Racing – BMW S1000RR – + 1’14.091 14- Vittorio Iannuzzo – Grillini Dentalmatic SBK – BMW S1000RR – + 1’48.328 Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130) Servizio Fotografico: Diego De Col

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