9 Luglio 2016

SBK USA L’analisi: Ducati occhio, Jonathan Rea ha l’asso nella manica

Il campione del Mondo strepitoso sul passo, meglio di Chaz Davies che ha chiuso il venerdi col miglior tempo. Fondamentale la griglia: Rea scatta forte come le MotoGP!

La Ducati ha chiuso al comando il venerdi di Laguna Seca al vertice ma Chaz Davies non è stato più veloce perchè Jonathan Rea ha messo in mostra un potenziale superiore  sciorinando una sequenza di giri veloci fantastica. Ecco i numeri.

CONFRONTO – Prendiamo in esame la seconda ora di libere, perchè le condizioni ambientali (20°C aria e asfalto 44°C) sono le più simili a quelle che si avranno in gara, con partenza alle 14:30 locali, le 23:30 italiane. Davies ha compiuto 23 giri, con un mini long run di 10, mentre la distanza di gara è 25 giri (90 chilometri). Il ducatista , miglior tempo di giornata in 1’23”692, ha fatto quattro tornate in 1’23” alto e tredici sul passo di ‘124”. Rea ne ha percorsi 24 ma è riuscito a fare la simulazione su 16, cioè due terzi di una gara dove la gestione dell’aderenza è sempre stata un fattore decisivo. Il top del campione del Mondo è stato 1’23”692, con due soli passaggi in 1’23”. Però ne ha fatti 21 in 1’24” mostrando un ritmo migliore di Davies. Anche Hayden, Sykes e Giugliano hanno un buon passo ma, almeno venerdi, non all’altezza dei primi due. Significa che il pronostico è chiuso e vincerà di nuovo Rea?
cover dentro cd7SCHIERAMENTO – No, non è detto. Perchè a Laguna Seca le variabili in gioco sono moltissime e la principale è la posizione di partenza. Qui i sorpassi sono assai difficili e spesso si sono viste gare con le posizioni cristallizzate dopo un paio di giri. Significa che la Superpole sarà determinante come non mai. Un anno fa Davies stampò la prima Superpole in carriera (ne ha solo due all’attivo…) mettendo le basi per la doppietta. Il giro secco con la supersoft non è specialità di casa Rea (sei Superpole in carriera, zero quest’anno) ma il Cannibale l’asso nella manica c’è l’ha, perchè nessuno riesce a partire a razzo come lui. Ricordate lo scatto al via di Misano? “Ho vinto l’holeshoot”, scherzò dal gradino più alto del podio, alludendo al motocross, la sua grande passione.

TECNICA MXGP – In realtà è proprio questo il suo segreto, emulare la tecnica di partenza degli specialisti della MXGP. “Non è una questione di elettronica, è Rea che fa tutto da solo, ha una tecnica particolare che ha imparato allenandosi con il cross e studiano i campioni della specialità” ci spiegava tempo fa Paolo Marchetti, uno degli elettronici di Kawasaki Racing Team. “In questo modo riesce a passare da 0 a 100 km/h in meno di 2”6 secondi, come le migliori MotoGP, uno-due decimi meglio dei top rider SBK”.

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La cronaca di FP2

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