23 Febbraio 2014

Supersport Phillip Island Gara: la MV vince con Cluzel

Sul podio De Rosa, out Sofuoglu e van der Mark

29 agosto 1976, Nurburgring, classe 500cc, Giacomo Agostini regala alla MV Agusta l’ultima vittoria in una gara “mondiale”. A distanza di quasi 38 anni, al Phillip Island Grand Prix Circuit Jules Cluzel conquista una sensazionale affermazione nel round inaugurale del Mondiale Supersport riportando in trionfo la gloriosa casa varesina. Caduto ieri nel corso delle qualifiche ufficiali, costretto a scattare dalla 14° posizione in griglia, il francese già vice-Campione del Mondo 2012 ha regalato alla MV Agusta F3 675 schierata ufficialmente dal sodalizio “MV Agusta Reparto Corse – Yakhnich Motorsport” la prima affermazione nella serie iridata, il tutto in una corsa ricca di colpi di scena.

Ripartiti per una gara “sprint” di soli 5 giri complice l’esposizione della bandiera rossa al primo via per il motore in fumo della Honda PTR di Jack Kennedy, al “restart” due attesi protagonisti come Michael van der Mark (a terra al “Southern Loop”) e, soprattutto, il poleman e tri-Campione del Mondo Kenan Sofuoglu (in piena “Stoner Corner”) si sono ritrovati a terra. Fuori gioco due candidati al gradino più alto del podio, sul tracciato di Victoria si è scatenata la bagarre per il primato tra cinque differenti “outsider”: i nostri Raffaele De Rosa (PTR Honda) e Roberto Tamburini (Kawsaki Puccetti), Kev Coghlan (alla prima con Yamaha), un sorprendente Florian Marino (Kawasaki Intermoto) e lo stesso Cluzel. Proprio l’ex vincitore di una gara in Moto2 è stato il più determinato, artefice di un bel sorpasso all’ultimo giro al tornantino “MG” che ha consegnato la prima vittoria nel Mondiale Supersport alla MV Agusta, con già la prima scommessa vinta per il Yakhnich Motorsport, compagine Campione del Mondo in carica (su Yamaha) con Sam Lowes.

A Phillip Island è stata scritta la storia in una gara che premia sul podio un convincente Kev Coghlan (2° alla “prima” con la Yamaha R6 del team DMC Racing) e Raffaele De Rosa, proprio su questo tracciato già nella top-3 nei suoi trascorsi in 250cc, terzo assoluto in questa gara “spot” (ma la riconferma non tarderà ad arrivare) con il team PTR Honda. Manca di un soffio questo risultato Florian Marino (leader fino al 5° ed ultimo giro) e Roberto Tamburini, quinto dopo aver condotto la Kawasaki Ninja ZX-6R del San Carlo Puccetti Racing in prima fila. Restando in “Casa Italia”, Riccardo Russo (Honda Lorini) in rimonta è 8° a precedere uno stoico Fabio Menghi (9° con 5 punti al gomito sinistro), all’esordio Christian Gamarino è 10° seguito dal compagno di squadra al Team Go Eleven Roberto Rolfo (11°), 2 punticini anche per Marco Bussolotti, 14°.

Cronaca di Gara

Spegnimento del semaforo per la sedicesima stagione (la diciottesima contando il biennio 1997-1998 di “World Series”) del Mondiale Supersport, allo start il poleman Kenan Sofuoglu conserva il primato alla “Doohan Corner” su Tamburini, ma van der Mark all’esterno si riporta in seconda posizione, via via a seguire tutti gli altri con il rischio di contatto davvero dietro l’angolo. Fortunatamente il gruppo indenne archivia il 1° dei 18 giri previsti con Michael van der Mark che in pieno “Gardner Straight” sfila Kenan Sofuoglu per il primato, Roberto Tamburini conserva la terza posizione quantomeno fino alla “Honda” dove viene sopravanzato da un determinatissimo PJ Jacobsen. Mentre Vladimir Leonov con un highside all’uscita della “Siberia” è il primo dei piloti a salutare la compagnia, “Magic Michael” su Honda Ten Kate prova a scappar via con Sofuoglu ora alle prese con Jacobsen, Coghlan, Tamburini, De Rosa e Wilairot racchiusi in 1″6.

Al quarto giro si fa vedere Coghlan, con decisione in grado di sferrare l’attacco su Jacobsen per la terza posizione alla “Doohan”, prova lo stesso De Rosa su Tamburini alla “Honda”, ma con il risultato di forzar troppo l’attacco sulla Kawasaki Puccetti #5. Entrambi evitano di un soffio il contatto, non può nulla invece PJ Jacobsen, costretto al ritiro per un problema tecnico nel corso del 5° giro proprio quando la corsa entra nel vivo: van der Mark cede due posizioni a vantaggio di Sofuoglu e Coghlan passando in un sol colpo dal 1° al 3° posto. In un lampo il talentuoso pilota olandese si riporta a stretto contatto con i duellanti alla vittoria, ma all’8° giro si registra un nuovo colpo di scena: la Honda CBR 600RR dell’infortunato (e sfortunatissimo) Jack Kennedy va in fumo in pieno “Gardner Straight”, bandiera rossa.

Si inaugura così l’inedita procedura di “Quick Restart” con la griglia di partenza determinata in base alla classifica al momento della “Red Flag” con Sofuoglu, Coghlan e van der Mark in prima fila, De Rosa, Cluzel e Marino in seconda, Tamburini, Wilairot e Staring in terza e più soltanto 5 giri (!) da percorrere. Alle 14:00 in punto secondo spegnimento del semaforo di giornata si fa trovar pronto Sofuoglu, leaer alla “Doohan” su Marino, De Rosa, van der Mark, Coghlan, Cluzel e Tamburini con più soltanto 22 piloti in gara. Alla “Honda Corner” De Rosa con decisione sfila Marino per la seconda piazza, fa lo stesso Cluzel su Coghlan al tornantino “MG” mentre Billy McConnel per una caduta è fuori gioco. Va in archivio il primo dei cinque giri previsti, ma al secondo succede qualcosa di incredibile: Michael van der Mark sbaglia al “Southern Loop”, fa lo stesso alla “Stoner Corner” il leader (ed in quel momento fuggitivo) Kenan Sofuoglu. Doppio, clamoroso colpo di scena, passano così in testa i francesi Marino e Cluzel con De Rosa 3° a precedere Coghlan, Wilairot e Tamburini.

I primi 4 sono racchiusi in un fazzoletto e sono in piena corsa per la vittoria: al penultimo giro De Rosa attacca alla “Honda” Cluzel per il secondo posto, vola a terra Wilairot, si ricompatta al gruppo di testa Tamburini. Inizia così il 5° e decisivo giro di questa gara “sprint” con Marino, De Rosa, Cluzel, Coghlan e Tamburini in lizza per il primato: alla curva 4 Coghlan si inventa un magistrale doppio-sorpasso su Marino (che scivola 4°) e Cluzel per il primato, ma proprio Jules risponde al tornantino “MG” e trova lo spunto giusto per regalare alla MV Agusta una storica vittoria davanti a Kev Coghlan, il nostro Raffaele De Rosa, Florian Marino e Roberto Tamburini.

Supersport World Championship 2014
Phillip Island Grand Prix Circuit, Classifica Gara

01- Jules Cluzel – MV Agusta Reparto Corse Yakhnich Motorsport – MV Agusta F3 675 – 5 giri in 7’57.585
02- Kev Coghlan – DMC Panavto Yamaha – Yamaha YZF R6 – + 0.224
03- Raffaele De Rosa – Core PTR Honda – Honda CBR 600RR – + 0.317
04- Florian Marino – Kawasaki Intermoto Ponyexpres – Kawasaki ZX-6R – + 0.347
05- Roberto Tamburini – San Carlo Puccetti Racing – Kawasaki ZX-6R – + 0.822
06- Kevin Wahr – RS Wahr by Kraus Racing – Yamaha YZF R6 – + 4.010
07- Graeme Gowland – Smiths Triumph – Triumph Daytona 675R – + 5.282
08- Riccardo Russo – Team Lorini – Honda CBR 600RR – + 5.310
09- Fabio Menghi – VFT Racing – Yamaha YZF R6 – + 5.517
10- Christian Gamarino – Team Go Eleven – Kawasaki ZX-6R – + 5.858
11- Roberto Rolfo – Team Go Eleven – Kawasaki ZX-6R – + 6.491
12- Tony Covena – Kawasaki Intermoto Ponyexpres – Kawasaki ZX-6R – + 7.873
13- Nacho Calero – CIA Insurance Honda – Honda CBR 600RR – + 10.163
14- Marco Bussolotti – Team Lorini – Honda CBR 600RR – + 12.406
15- Fraser Rogers – Com Plus SMS Racing – Honda CBR 600RR – + 12.622
16- Ryan Taylor – Oz Wildcard Racing – Yamaha YZF R6 – + 12.845
17- Alexey Ivanov – DMC Panavto Yamaha – Yamaha YZF R6 – + 12.892

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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