11 Novembre 2016

MacaoGP Story Quando Schwantz e Fogarty danzavano fra i grattacieli

Sabato 19 novembre si corre la 63° edizione del MacaoGP su un circuito cittadino fasciato dai guard rail. Ecco tutta la storia.

Il G.P.Macao, classico evento che conclude la stagione agonistica, almeno nell’emisfero boreale, è arrivato ormai alla sua 63.a edizione, essendo nato nel 1954, per l’esattezza il 31 ottobre con la vittoria del portoghese Eduardo de Carvalho su una Triumph TR2.

PIONIERI – Le prime edizioni però erano riservate alle quattro ruote. Macao ha ospitato le moto nel 1967, cioè “solo” 50 anni fa, ed infatti “The Suncity Group Macau Motorcycle G.P. (questo è il titolo ufficiale dell’evento) celebrerà le nozze d’oro della gara, alle cui celebrazioni sono stati invitati alcuni dei vincitori del passato, da Sadao Asami (tre successi consecutivi) a Mick Grant, Phil McCallen e Steve Plater, in pratica un rappresentante per ogni decennio della gara. Ma insieme a questi vecchi campioni ben cinque saranno i vincitori più recenti che si sfideranno sull’insidioso circuito di Guia: John McGuinness, Stuart Easton, Ian Hutchinson, il vincitore del 2015 Peter Hickman e quello che, dall’alto dei suoi 8 successi, è considerato il Re delle 2 ruote di Macao: Michael Rutter!

Peter Hickman (BMW) trionfatore 2015

Peter Hickman (BMW) trionfatore 2015

SCHWANTZ TRA I GRATTACIELI – La gara di Macao nacque come un confronto fra gli appassionati locali, o magari portoghesi, visto che all’epoca la città era ancora un protettorato del Portogallo, ai quali si opponevano i già più smaliziati piloti giapponesi, che monopolizzarono le prime edizioni, a cominciare dalla prima vittoria di Hiroshi Hasegawa con una Yamaha 250 nel 1967. Dalla metà degli anni ’70 cominciò lo sbarco dei piloti britannici, i quali dopo che il TT era stato privato della validità mondiale cercavano nuovi sbocchi alla loro attività; fu nel 1976 che Chas Mortimer ottenne la prima vittoria britannica sull’isola, seguito l’anno seguente da Mick Grant. Dopo la tripletta di Asami l’egemonia britannica è continuata praticamente fino ai giorni nostri, e con molta probabilità sarà destinata a durare ancora a lungo.

Il circuito Guia di Macao

Il circuito Guia di Macao

FOGGY STYLE  – Gli anni ’80 furono caratterizzati dal dominio di Ron Haslam, con sei successi in sette anni, gli ultimi due dei quali con la futuristica Elf-Honda 500. Nel 1988 l’albo d’oro poteva inserire un nome prestigioso, uno dei piloti più amati da tutto il mondo dei motociclisti: Kevin Schwantz e la sua Suzuki 500. Un altro nome leggendario si impose nel 1992: Carl Fogarty con una Yamaha 750, la stessa che gli aveva permesso di frantumare il record sul giro in una edizione memorabile del TT nella quale era stato sconfitto la Steve Hislop con la Norton a motore Wankel, quello stesso Steve Hislop che avrebbe sbancato Macao in tre occasioni. Nel 1988 la prima delle otto vittorie di Michael Rutter con una Honda RC45, ma il pilota britannico si sarebbe ripetuto con la Yamaha, con la Ducati per tre volte, con una doppietta nel 2002-03, ed ancora tre volte con l’Honda.Altri plurivittoriosi sono Stuart Easton, con quattro centri, e Steve Plater con una doppietta. Dopo Schwantz l’Union Jack non ha sventolato a Macao solo in un’altra occasione, nel 1997 grazie allo svizzero Andreas Hofmann.

ITALIANI – Ed i nostri piloti? A parte la sfortunata spedizione di Stefano Bonetti di qualche anno fa, conclusasi ben presto in un volo terrificante, c’è solo da registrare il successo di Dario Marchetti nella sottoclasse 500 (il gran premio si corre in regime di formula libera) a metà degli anni ’90 in sella all’artigianale VRP-Honda tricilindrica, uno dei risultati migliori dell’esperto pilota di Castel San Pietro.

VIDEO La gara 2015 on bike con Peter Hickman

VIDEO La gara 2015 Sintesi TV

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2 commenti

  1. Katana05 ha detto:

    Per essere uno che si vanta di essere un conoscitore della storia del motociclismo (e per di più un grandissimo estimatore dello spilungone texano) mi vergogno di non sapere che ha vinto a Macao. Mea culpa e complimenti, per quanto continui a pensare che è pura follia, come più del TT.