8 Giugno 2009

World Endurance: i problemi di Michelin Power Research Team

Affidabilità mancata a Oschersleben

Dopo l’abbandono dalla MotoGP e le prospettive “chiuse” in altri campionati per via del monogomma, la Michelin si è gettata nella mischia dell’Endurance investendo in questa stagione grandi capitali, schierando inoltre con un interessante progetto una propria squadra. Il “Michelin Power Research Team” è stato voluto per sviluppare le coperture anche di serie, potendo così toccare “con mano” il mondo delle gare di durata accumulando un know-how di elevata fattura. Finora questo obiettivo è stato centrato, anche se i risultati prettamente sportivi sono al di sotto delle aspettative.

Se una squadra gommata dal Bibendum (YART, Yamaha Endurance Racing Team) ha conquistato la vittoria nei primi due appuntamenti di Le Mans e Oschersleben, la compagine “ufficiale” di Clermont Ferrand ha raccolto ben poco. Alla 8 ore di Oschersleben il terzetto composto da Hugo Marchand, William Costes e Josep Monge era in corsa per la vittoria fino a quando la propria Honda CBR 1000RR ha patito problemi di affidabilità, tra cui la rottura della catena che nel Motociclismo degli anni Duemila è ormai rarissimo.

Siamo molto soddisfatti dei risultati del team YART che ha confermato l’alto livello di competitività dei nostri pneumatici“, ha dichiarato Jean Philippe Weber, responsabile Michelin Competition per quanto riguarda il motociclismo. “Passando al Michelin Power Research Team, le prestazioni sul giro sono state notevoli, anche se dobbiamo migliorare in alcuni settori: siamo riusciti a vedere il traguardo e tutta la squadra ha confermato l’ottimo potenziale velocistico“.

D’altronde l’obiettivo primario di Michelin non è quello di vincere, con il proprio equipaggio, il mondiale Endurance, bensì fornire ai propri team le migliori coperture per contrastare l’agguerrita concorrenza.

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