19 Novembre 2012

Endurance: Dominique Meliand (Suzuki SERT) ripercorre la stagione 2012

Dodicesimo titolo mondiale

L’ennesima trionfale stagione per una squadra ormai leggenda del motociclismo. Quest’anno S.E.R.T., acronimo di Suzuki Endurance Racing Team, ha conquistato il dodicesimo titolo mondiale Endurance, quindicesimo contando le affermazioni al Master of Endurance (2002 e 2003, all’epoca fuori dal contesto del Mondiale FIM) e la Coppa del Mondo 2001. Un successo reso possibile dai risultati raggiunti nell’arco del mondiale EWC 2012 da Vincent Philippe (al settimo titolo in carriera) ed Anthony Delhalle, ma anche Fabien Foret (pilota SERT al Bol d’Or), Yukio Kagayama (al via di Suzuka e Oschersleben) e Takuya Tsuda, esordiente nell’Endurance proprio in occasione della 24 ore di Le Mans. Con questo ennesimo titolo in bacheca, Dominique Meliand, condottiero del Suzuki Endurance Racing Team, ha voluto ripercorrere tutti i passaggi significativi di questo trionfale 2012. “La stagione 2012 per noi si è conclusa nel migliore dei modi, ma non senza alti e bassi. Al Bol d’Or avevano preparato tutto nel minimo dettaglio, senza lasciar nulla al caso perchè sapevamo quanto sarebbe stata combattuta la gara. Alla partenza è andata tutto alla perfezione, avevamo un buon vantaggio, ma dopo il terzo stint quando sono comparse le prime gocce di pioggia Vincent Philippe è caduto e si è fratturato la clavicola. Nonostante questo infortunio è riuscito a riportare la moto ai box e, sebbene con Vincent fuori gioco, abbiamo deciso di continuare la gara con due soli piloti: Anthony Delhalle e Fabien Foret sono stati fantastici, è stato incredibile disputare qualcosa come 20 ore di gara con due soli piloti e concludere in seconda posizione assoluta. A Doha per il secondo round abbiamo sofferto dei problemi tecnici inusuali per noi: rompere due volte il radiatore dell’olio è qualcosa che non ci era mai capito prima, ma se non altro abbiamo conquistato punti preziosi per la classifica. Lasciato il Qatar con una grande delusione, abbiamo dimostrato il valore della nostra squadra a Suzuka: negli anni ’80 avevamo conquistato una vittoria e, se devo esser sincero, ci siamo presentati al via per questo obiettivo. Per questo siamo rimasti quasi due mesi lì per prepararci con un dettagliato programma di test, inoltre avevamo dalla nostra parte un pilota di livello come Yukio Kagayama e “Big John”, il nostro preparatore dei motori, insieme a Yoshimura ci aveva messo in condizione di puntare in alto. La gara stava andando benissimo, eravamo 2° fino a quanto Vincent, al rientro dall’infortunio, è caduto in una curva veloce. Lì siamo passati da un potenziale secondo al quindicesimo posto finale. Una grande delusione che ci siamo lasciati alle spalle con la splendida vittoria di Oschersleben e con il trionfo mondiale di Le Mans, la nostra gara di casa. E’ stata una stagione complicata, il titolo ce lo siamo giocati per pochi decimi di secondo con BMW, ma siamo grati a tutti i nostri partner: Dunlop, Yoshimura, Bihr, Moteo, insieme lavoreremo per ripeterci nel 2013“.

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