15 Aprile 2012

Bol d’Or: dopo 15 anni la Kawasaki torna alla vittoria con il Team SRC, 2° Suzuki SERT

Podio per Yamaha Austria

Quindici anni di attesa, 15 ore di inferno. A tre lustri dall’ultima affermazione datata 1997, il Team Kawasaki SRC riporta la casa di Akashi alla vittoria al Bol d’Or, grande classica francese di durata, prova inaugurale del FIM Endurance World Championship 2012. Per il Stafler Racing Competition, dal 2009 formazione di riferimento Kawasaki France e Pirelli nell’EWC e Championnat de France Superbike/Supersport, non è stata una passeggiata di salute riportare il #11 sul gradino più alto del podio: nonostante le disavventure dei più diretti avversari, il terzetto composto da Julien Da Costa, Gregory Leblanc e Olivier Four si è dovuto sudare questa affermazione per tutte le 24 ore di gara, complice una furiosa rimonta della S.E.R.T. (Suzuki Endurance Racing Team) in grado di recuperare 2 giri di svantaggio dalla caduta di Vincent Philippe poco prima delle 19:00 di ieri. Con il pluri-campione del mondo Endurance fuori gioco con la clavicola destra fratturata, nelle restanti 20 (!) ore si sono alternati in sella alla Suzuki Yoshimura #1 Anthony Delhalle e Fabien Foret. Stanchi, stremati da un vero e proprio sacrificio, i due piloti di Dominique Meliand costantemente sotto il passo dell’1’42” hanno recuperato nella notte i 2 giri di gap dalla Kawasaki #11, passando ben presto dalla 5° alla 2° posizione. Con le prime luci dell’alba la rimonta era sostanzialmente completata: alle 9:00 per la prima volta dal crash di Philippe la Suzuki SERT era passata in testa favorita dai giochi dei pit-stop, ritrovandosi successivamente a soli 25 secondi di svantaggio a 2 ore dal termine. Nonostante uno strepitoso Fabien Foret, Campione del Mondo Supersport 2002 (nonchè capoclassifica di campionato e vincitore ad Imola, ironia della sorte, con una Kawasaki del team Intermoto Step), la rimonta/impresa del Suzuki Endurance Racing Team non ha portato l’esito sperato, presentandosi sotto la bandiera a scacchi 1 minuto più tardi rispetto al Team Kawasaki SRC dopo 24 ore, 781 giri, una caduta e 4 soste ai box supplementari. Per la S.E.R.T. sfuma così la 14esima vittoria nelle ultime 15 edizioni del Bol d’Or (sostanzialmente imbattuta, eccezion fatta per il 2007, dal 1998 al 2011), favorendo così il ritorno al vertice della “Verdona” di Akashi che non vinceva dal 1997, all’epoca con una ZX-7R di Kawasaki France affidata a Terry Rymer, Brian Morrisson e Jehan d’Orgeix, segnando il primato sulla distanza con 692 giri completati del circuito Paul Ricard di Le Castellet prima del trasferimento a Nevers-Magny Cours del 2000. Un successo maturato grazie all’ottimo lavoro svolto dallo staff coordinato da Gilles Stafler e dai tecnici Pirelli, dando seguito alla doppia affermazione nelle ultime 2 edizioni della 24 Heures Moto di Le Mans (con lo stesso equipaggio) e nella prova inaugurale del FSBK 2012 sempre sul tracciato della Sarthè con Julien Da Costa alla guida. All’ottava vittoria in 76 edizioni (’74, ’75, ’82, ’91, ’92, ’95, ’97 e 2012) grazie a piloti del calibro di Carl Fogarty, Steve Hislop e Miguel Duhamel, la Kawasaki ritornerà in gara nel Mondiale Endurance FIM soltanto in occasione della 24 ore di Le Mans del prossimo mese di settembre consentendo alla Suzuki SERT di recuperare terreno in classifica, nonostante il rammarico per una vittoria che doveva essere e non è stata. Dominique Meliand chiude così una striscia di 4 affermazioni consecutive al Bol d’Or, ma restando a tutti gli effetti la squadra da battere nelle corse di durata: 3 giri di svantaggio recuperati in poche ore, Anthony Delhalle e Fabien Foret in pista per 10 ore (!) ciascuno in puro spirito Endurance. A completare il podio, al ritorno dopo un difficile 2011, chiude il team Yamaha Austria (oggi “Monster Yamaha YART“) con il terzetto iridato 2009 composto da Igor Jerman, Steve Martin e Gwen Giabbani, destinati a lasciare la R1 #7 Michelin per la 8 ore di Suzuka ad un “trio delle meraviglie” fortemente voluto dalla casa dei Tre Diapason: il tester MotoGP Katsuyuki Nakasuga (assente al Bol d’Or per il concomitante impegno con l’All Japan Superbike a Suzuka), il campione BSB in carica Tommy Hill e Noriyuki Haga. Sempre a proposito di Yamaha, il GMT94 ha perso questo “Derby” con YART per il terzo gradino del podio, riuscendo comunque a tagliare il traguardo in 4° posizione con il collaudato trio composto da Matthieu Lagrive, David Checa e Kenny Foray, ultimo dei “top team” staccando il Folch Endurance 5° con la R1 #4 Pirelli per Arturo Tizon, Anthony Dos Santos e Daniel Ribalta. Epilogo sfortunato invece per Honda TT Legends, a lungo saldamente in 5° posizione prima di una rovinosa caduta alle 11:00 di Cameron Donald. Il vincitore di due gare al TT 2008 ha riportato la propria Fireblade C-ABS 2012 ai box a spinta, consentendo a Simon Andrews (promosso titolare a scapito di Gary Johnson) e al leggendario John McGuinness di completare l’opera con la 9° posizione assoluta, 6° tra le EWC nella speranza di recuperare terreno già a partire dal prossimo appuntamento in calendario nel mese di giugno a Doha. Medesimo proposito per i vice-campioni del mondo in carica di BMW Motorrad France Thevent, fuori gioco alle 17:30 del sabato per una rovinosa caduta ad opera di Damian Cudlin: lieve commozione celebrale per l’australiano, ma non abbastanza per mostrarsi stoico ed eroico nel riportare la propria BMW S1000RR #99 ai box. Oltre alla vittoria assoluta, la Kawasaki ha conquistato anche la vittoria tra le Superstock grazie al 3D Endurance Moto Center con la Ninja #24 per Fabrice Holub, Benjamin Delegue e l’ex Moto2 Valentin Debise, davanti alla BMW del Penz13 Kraftwerk Herpigny Racing Team e alla Suzuki del Starteam 67. Fuori gioco tutti gli attesi protagonisti: i campioni in carica del Team Motors Events hanno riscontrato problemi al motore dopo pochi minuti, fuori gioco anche AM Moto Racing Competition a seguito di un contatto poco dopo le 21:00 tra Anthony Delhalle e la Kawasaki Louit Moto di Loris Baz, dominatore delle prime fasi della contesa. Per quanto concerne i nostri colori Gianluca Vizziello è 4° di classe SST con la Yamaha R1 del DG Sport, 14° il MCS Racing Ipone con Emiliano Bellucci, Filip Backlund e Ricardo Saseta, fuori gioco per un problema al motore il team No Limits con la Suzuki #44 per Simone Saltarelli, Victor Casas e Cristiano Erbacci, sostituto dell’ultim’ora dell’infortunato Fabrizio Perotti. 76ème Bol d’Or Classifica Finale 01- Team Kawasaki SRC – Kawasaki ZX-10R – Da Costa/Leblanc/Four – 781 giri in 24h’00’23.531 (EWC) 02- Suzuki Endurance Racing Team – Suzuki GSX-R 1000 – Philippe/Delhalle/Foret – + 1’41.055 (EWC) 03- Monster Yamaha YART – Yamaha YZF R1 – Jerman/Martin/Giabbani – a 5 giri (EWC) 04- Yamaha GMT94 Michelin Yamalube – Yamaha YZF R1 – Checa/Foray/Lagrive – a 5 giri (EWC) 05- Yamalube Folch Endurance – Yamaha YZF R1 – Ribalta/Dos Santos/Tizon – a 16 giri (EWC) 06- 3D Endurance Moto Center – Kawasaki ZX-10R – Debise/Delegue/Holub – a 31 giri (SST) 07- Penz13 Kraftwerk Herpigny – BMW S1000RR – Buisson/Fastre/Vallcaneras – a 32 giri (SST) 08- Starteam 67 – Suzuki GSX-R 1000 – Lucas/Hardt/Diguet – a 33 giri (SST) 09- Honda TT Legends – Honda CBR 1000RR – Donald/McGuinness/Andrews – a 34 giri (EWC) 10- DG Sport Herock – Yamaha YZF R1 – Van Keymeulen/Cudlin/Vizziello – a 40 giri (SST) 11- Atomic Motorsport – Suzuki GSX-R 1000 – Muteau/Jond – a 44 giri (SST) 12- Team 18 Sapeurs Pompiers – BMW S1000RR – Molinier/Prulhiere/Briere – a 45 giri (EWC) 13- Racing Team Sarazin – Kawasaki ZX-10R – Gerouah/Kokes/Bernon – a 46 giri (SST) 14- Louit Moto 33 – Kawasaki ZX-10R – Baz/Guarnoni/Chevaux – a 49 giri (SST) 15- Dunlop Motors Events – Suzuki GSX-R 1000 – Charpin/Maccio/Wolf – a 51 giri (EWC) 16- Team R2CL – Suzuki GSX-R 1000 – Capela/Dumain/Cheron – a 54 giri (EWC) 17- SH Technologie Scrubs – BMW S1000RR – Pouhair/Teramoto/Demarey – a 59 giri (EWC) 18- Moto AIN Racing Team – Yamaha YZF R1 – Haquin/Mizera/Varesco – a 63 giri (SST) 19- MCS Racing Ipone – Suzuki GSX-R 1000 – Devoyon/Bellucci/Saseta – a 70 giri (SST) 20- National Motos – Honda CBR 1000RR – Monge/Bocquet/Masson – a 77 giri (EWC) 21- Space Moto – Suzuki GSX-R 1000 – Nouvellon/Deneque/Gallerand – a 81 giri (EWC) 22- Aprilia Le Mans 2 Roues – Aprilia RSV4 – Boue/Parisse/Le Royer – a 91 giri (SST) 23- Viltais Racing Division – Yamaha YZF R1 – Bardet/Besnard/Berthome – a 91 giri (SST) 24- Motors Events AMT Assurances – Suzuki GSX-R 1000 – Savary/Dietrich/Moreira – a 98 giri (SST) 25- Leman Racing – BMW S1000RR – Villarroya/Monnot/Vinet – a 106 giri (EWC) 26- BI-Meca Racing Team – Kawasaki ZX-10R – Feuillee/Pons/Bergeron – a 109 giri (SST) 27- 24 Racing + Lesmotard.com – BMW S1000RR – Delage/Romanens/Bruno – a 111 giri (SST) 28- Max et Yann Racing Team – Suzuki GSX-R 1000 – Thepaut/Cury/Laniel – a 113 giri (EWC) 29- Motos Actives Sport 14 – Suzuki GSX-R 1000 – Pigeon/Pigeon/Roche – a 115 giri (SST) 30- Acro Racing Team – Yamaha YZF R1 – Jean/Grimber/Lucas – a 116 giri (SST) 31- Team Racing 85 – Kawasaki ZX-10R – Gaugfreteau/Landreau/Perrin – a 126 giri (SST) 32- AZ Moto Expert – Suzuki GSX-R 1000 – Mezard/Mau/Navarrete – a 133 giri (SST) 33- Flembbo Dijamant Serbia – Kawasaki ZX-10R – Bosio/Cersosimo/Dehaye – a 133 giri (EWC) 34- Team Racing+ Oui FM – Honda CBR 1000RR – Dubarle/Tabaries/De Sousa – a 135 giri (SST) 35- Team ACR 74 – Suzuki GSX-R 1000 – Huguenin/Schertenleib/Petitjean – a 144 giri (SST) 36- YD Racgin CG Motos – Kawasaki ZX-10R – Thouzet/Deneque/Belmomme – a 157 giri (SST) 37- Ecurie Chrono Sport – Kawasaki ZX-10R – Herveux/Pibolleau/Segura – a 179 giri (SST) Alessio Piana

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