9 Ottobre 2011

BSB Brands Hatch Gara 3: Byrne vince, Hill campione per 0″006

Ultimo giro capolavoro, John Hopkins battuto

Ecco perchè il Motociclismo è lo sport più bello del pianeta. Niente al mondo potrà eguagliare quanto vissuto nell’ultimo giro di Gara 3 a Brands Hatch, decisiva e conclusiva manche del British Superbike 2011, vissuta tra la tensione, emozione e commozione di un duello sensazionale. Non sono bastate 26 gare: soltanto l’ultima tornata del “Grand Prix Circuit”, 3.916 metri di pura adrenalina in sella ad una Superbike, hanno risolto il duello tra Tommy Hill e John Hopkins a vantaggio del pilota britannico, campione per 2 punti, campione per 0″006: sei millesimi. Per 17 giri si sono studiati, aspettando il momento giusto per tentare il sorpasso, con la consapevolezza che chi stava davanti si portava a casa il titolo.

Con Shane Byrne in fuga (6° trionfo stagionale, 3° in campionato al ritorno nel BSB con HM Plant Honda), alla diciassettesima tornata Hill è riuscito nell’intento di passare Hopkins in uscita della “Hawthorn”. Era solo l’antipasto di un ultimo giro, con ogni probabilità, irripetibile nella storia di questo sport: 6 tra sorpassi e controsorpassi in 9 curve del tracciato di Kent, battezzando con un tocco di magia ogni piega di Brands Hatch. John Hopkins davanti alla “Westfield”, la risposta di Tommy Hill alla “Hawthorn”, pronta replica alla “Surtees” e per finire alla “Dingle Dell”. Hopper, obbligato a star davanti per vincere il campionato, prova un sorpasso impossibile alla piega del curvone “Clark” che immette sul rettilineo (si fa per dire) dei box.

Lo attendono i 40.000 di Brands Hatch (tutti o quasi, sentendo il boato, per il buon Tommy), assapora il gusto del primo titolo importante della carriera, ma ad aspettarlo c’è il photofinish, perchè alle volte 26 gare non posson bastare, nè tantomeno un ultimo giro da panico: 0″006, 6 millesimi a vantaggio di Tommy Hill, è lui il campione 2011 del British Superbike. C’è mezza ruota, ci sono 2 punti in classifica, ma c’è un mondo. Hill si toglie la fama di “perdente conclamato” dopo il clamoroso errore dello scorso anno proprio in sella alla Crescent Suzuki: quest’anno con la R1 ufficiale Swan Yamaha centra il primo titolo personale e per la formazione di Shaun Muir, dimostrando di non esser più quel sfortunato talento portato nei mondiali Superbike e Supersport da Honda Althea nel biennio 2008-2009.

Allo stesso tempo John Hopkins risulta esser “lo sconfitto”, ma è lui a vincere a 12 mesi di distanza da un delicato intervento chirurgico al polso destro, smentendo tre specialisti che gli avevano suggerito/imposto di appendere il casco al chiodo. Ritroverà la MotoGP l’anno prossimo, per il momento riceve la standing ovation dei presenti a Brands Hatch: insieme a Tommy Hill hanno scritto una pagina indimenticabile nella storia di questo sport.

Cronaca di Gara

Non sono bastate 25 gare con 7 differenti vincitori: lo “Showdown” ha rimescolato nuovamente le carte in tavola proponendo una super-finale per Brands Hatch. L’ultima gara, gli ultimi 20 giri, l’ultima chiamata per John Hopkins e Tommy Hill, gli unici contendenti al titolo 2011, separati soltanto da 2 punti in classifica. Se il vincitore di Gara 2 Shane Byrne scatterà dalla pole, Hopkins si ritrova quarto in griglia, sesto invece Tommy Hill. Grande tensione sul tracciato “Grand Prix” di Kent, il momento è arrivato: accensione, spegnimento del semaforo, via all’atto conclusivo del BSB 2011!

Grande spunto di Shane Byrne, leader alla “Paddock Hill” davanti a Laverty che si fa passare da Ellison alla successiva staccata della “Druids” con Hopkins 4°, Hill 5°, a seguire Kirkham e Rutter. Hopkins non perde tempo, alla “Hawthorn” si butta all’interno forzando il sorpasso nei confronti di Laverty, costretto ad allargare la traiettoria passando dal 3° al 6° posto a vantaggio anche di Hill e Kirkham. Ben presto si chiude il primo giro con il gruppo compatto: Byrne su Ellison, Hopkins e Hill a contatto in terza e quarta posizione, 19 giri al termine e tutto è ancora in gioco. Prosegue la contesa con “Hopper” ormai a ridosso di Ellison, più in difficoltà Hill potenzialmente insidiato alle proprie spalle dal compagno di squadra Laverty matematicamente fuori dalla lotta per il titolo. Giunti al quinto giro, non ci sono cambiamenti significativi se non la scivolata alla “Druids” di Kirkham.

Un alleato in meno per Hopkins che non forza l’attacco su Ellison, notoriamente riconosciuto come un gran staccatore. L’ex vice-campione della serie è però un serio problema per il californiano, fa da tappo consentendo così a Hill e Laverty di rifarsi sotto e Byrne in testa di fuggire con oltre 1″5 di vantaggio. Settimo dei 20 giri previsti, Hopkins si prende un rischio incredibile alla “Druids”, non ha di questi problemi Hill seguito dal fedelo scudiero Michael Laverty: ad 1/3 di gara John Hopkins è campione 2011 per 5 punti su Tommy Hill. Si corre sul sottile filo della tensione a Brands Hatch: Hopkins e Hill sono a stretto contatto, con un sorpasso la situazione cambiare repentinamente nell’epilogo della stagione 2011.

Ellison “ammazza” il ritmo gara, ma Hopkins non vuole (e non può) rischiare l’attacco; altrettanto Hill, memore dell’errore di 12 mesi or sono a Oulton Park, aspetta il momento giusto per abbozzare una manovra difensiva, ma questo permette a Rutter di rifarsi sotto nei confronti di questo folto gruppetto di inseguitori del fuggitivo (ed imprendibile) Shane Byrne. Esatta metà gara, cambia nulla: Byrne in fuga con 3″5 su Ellison, Hopkins, Hill, Laverty, Rutter e ora anche Brookes, autore del giro più veloce in 1’26″163. L’australiano, forse motivato dal trionfo in campionato nel British Supersport del proprio team-mate Alastair Seeley, riesce subito a sfilare Rutter proponendosi immediatamente come “arbitro” della decisiva sfida per il titolo.

Raggiunti e superati i 2/3 di gara, Brookes sfila alla “Paddock Hill Bend” Michael Laverty per la quinta posizione: indovinate un pò, davanti ci sono i duellanti Hopkins e Hill… Cinque giri alla bandiera a scacchi, Brookes “pressa” Hill, prova in due distinte occasioni il sorpasso, ma Tommy chiude tutte le porte. Non c’è più da ragionare per il pilota britannico: è obbligato a passare in questo momento Hopkins, non si può aspettare l’ultimo giro. In staccata con il piede destro in fuori “alla MotoGP” ci prova alla “Clearways”, senza successo; nuovo tentativo al 17° giro in uscita della “Hawthorn”, questa volta sì, missione compiuta. E adesso cambia davvero tutto: Hill è il campione virtuale per 1 punto su Hopkins proprio quando restano soltanto 8 kilometri da percorrere. Penultimo giro, Hill riacquista fiducia: con grinta e determinazione passa Ellison alla “Paddock Hill Bend”, immediata la risposta di Hopkins alla “Surtees”. Signori e signore, ma che finale di stagione è questo?

Siamo all’ultimo, fondamentale, decisivo giro del Grand Prix Circuit di Brands Hatch e della stagione: tra Hill e Hopkins ci sono 60 millesimi sul traguardo, chi sta davanti è campione 2011. Byrne in fuga si appresta a conquistare la sesta vittoria stagionale, dietro Ellison, Laverty e Brookes non si intromettono nella lotta: i quasi 40.000 di Brands Hatch assistono ad uno spettacolo senza precedenti, un CAPOLAVORO firmato da due fenomeni delle derivate di serie. Hopkins sa di dover concretizzare il sorpasso: ci riesce subito alla “Surtees”, ma Tommy risponde alla “Hawthorn”. Finita qui? Certo, come no: Hopkins si butta all’interno alla “Westfield Bend”, pronta replica del rivale alla “Dingle Dell”, si arriva all’ultima curva con Hopper che si inventa un sorpasso impossibile. Il velocissimo e micidiale curvone “Clark” lo obbliga ad allargare, Hill passa all’interno e taglia il traguardo in seconda posizione e per 6 millesimi (SEI MILLESIMI) e 2 punti (2 PUNTI, doveroso ribadirlo) è campione 2011. Un finale capolavoro, la pura e semplice essenza del motociclismo.

MCE Insurance British Superbike Championship 2011
Brands Hatch, Classifica Gara 3

01- Shane Byrne – HM Plant Honda – Honda CBR 1000RR – 20 giri in 29’00.123
02- Tommy Hill – Swan Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 4.434
03- John Hopkins – Samsung Crescent Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 4.440
04- James Ellison – Team Sorrymate.com – Honda CBR 1000RR – + 4.679
05- Michael Laverty – Swan Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 4.782
06- Joshua Brookes – Relentless Suzuki by TAS – Suzuki GSX-R 1000 – + 5.785
07- Michael Rutter – Rapid Solicitors Bathams Racing – Ducati 1098R – + 12.253
08- Graeme Gowland – Team WFR – Honda CBR 1000RR – + 15.963 (Evo)
09- Peter Hickman – Tyco Racing – Honda CBR 1000RR – + 16.130
10- James Westmoreland – Team WFR – Honda CBR 1000RR – + 24.203 (Evo)
11- Ryuichi Kiyonari – HM Plant Honda – Honda CBR 1000RR – + 25.662
12- Tommy Bridewell – Motorpoint Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 28.891
13- Martin Jessopp – Rapid Solicitors Bathams Racing – Ducati 1098R – + 34.558
14- Barry Burrell – Buildbase BMW Motorrad – BMW S1000RR – + 37.276 (Evo)
15- Scott Smart – Moto Rapido – Ducati 1198R – + 38.163 (Evo)
16- Patric Muff – Tyco Racing – Honda CBR 1000RR – + 38.681 (Evo)
17- James Hillier – Bournemouth Kawasaki Racing – Kawasaki ZX-10R – + 56.580 (Evo)
18- Karl Harris – Splitlath Motorsport – Aprilia RSV4 – + 56.614 (Evo)
19- Aaron Zanotti – Quattro Plant Laser Tools – BMW S1000RR – + 1’26.380 (Evo)

Alessio Piana

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