25 Settembre 2012

IDM Superbike: Karl Muggeridge appende il casco al chiodo

Congedo dal motociclismo nell'IDM

Si è laureato Campione del Mondo Supersport nel 2004, ha corso in Superbike, BSB, IDM Superbike, diventando tra i piloti più longevi e professionali del motociclismo internazionale. Al termine della stagione 2012 Karl Muggeridge ha preso la decisione di appender il casco al chiodo, tornando insieme alla propria famiglia (moglie e due figli) in madrepatria dove inizierà una nuova vita come co-proprietario di un concessionario di moto nella Gold Coast. Una decisione presa nelle scorse settimane, comunicata subito al team Holzhauer Racing Promotion, formazione di riferimento di Honda Motor Europe nell’IDM Superbike con la quale ha militato nell’Internationale Deutsche Motorradmeisterschaft nell’ultimo triennio. Campione all’esordio nel 2010 portando in trionfo al debutto la nuova Honda CBR 1000RR Fireblade C-ABS (in esclusiva europea), terzo nel 2011, quest’anno “Muggas” ha conquistato due pole position nei primi due round tra Lausitzring e Oschersleben tornando alla vittoria in Gara 2 a Schleizer Dreieck dopo quasi due anni di digiuno. Nell’atto conclusivo della stagione 2012 ad Hockenheim Muggeridge è stato costretto alla resa per un’infezione virale che lo ha fortemente debilitato nel week-end, tanto da percorrere soltanto qualche tornata in Gara 1 ed un giro d’onore al termine della seconda manche, guadagnandosi il meritato applauso dall’appassionatissimo pubblico tedesco. Non volevo congedarmi così dal motociclismo, ma purtroppo sin dalle prove del venerdì avevo compreso che non sarei riuscito a correre“, ha spigato Karl Muggeridge. “Purtroppo non ho potuto portare a termine le due gare, ma è stato bello lasciare la squadra, l’IDM Superbike e gli appassionati con un giro d’onore. Non tornerò indietro riguardo a questa mia decisione di ritirarmi. Ne ho parlato con mia moglie, insieme abbiamo deciso di trasferirci in Australia. Con il mio primogenito Ryan che si è già iscritto a scuola, per me non aveva senso fare il pendolare tra la mia residenza europea in Svizzera e l’Australia. Di sicuro mi mancheranno tantissimo le gare, è stata la mia vita, ma è arrivato il momento di fare altro e cercarmi un “vero” lavoro. Non dimenticherò mai le persone che mi hanno supportato e questi tre anni vissuti nell’IDM. Ho conosciuto dei ragazzi fantastici, in squadra mi sentivo come in una vera e propria famiglia. Anche per loro volevo chiudere quest’esperienza con due buoni risultati, ma questo maledetto virus non mi ha lasciato altra scelta. Devo ringraziare tutti al team Holzhauer, gli organizzatori dell’IDM ed il pubblico. In Germania sono davvero tutti molto appassionati, gli applausi nel corso del giro d’onore resteranno per sempre impressi nella mia mente.” Karl Muggeridge si era trasferito in Europa nel 1996 disputando, con Honda UK, il British Supersport. Dopo aver raggiunto ottimi risultati, nel 2000 era stato promosso in pianta stabile nel Mondiale di categoria con Ten Kate Honda conquistando subito la vittoria a Brands Hatch, tre pole e 4 podi. Passato nel 2001 al team Alstare Suzuki, nel 2002 è tornato con Honda e, 12 mesi più tardi, proprio al team Ten Kate, la squadra con la quale si è laureato Campione del Mondo nel 2004 con 7 vittorie e 8 pole in 10 gare. Con la formazione olandese ha militato nel biennio 2005-2006 nel Mondiale Superbike con due quarti posti quali migliori risultati, passando successivamente ai team Alto Evolution, DFX e, nel 2009, con Suzuki tra Celani Race ed Alstare per gli ultimi appuntamenti stagionali dopo una breve parentesi nel British Superbike con HM Plant Honda. Ingaggiato nel 2010 da Holzhauer Racing Promotion per l’IDM Superbike, “Muggas” si è subito laureato Campione consegnando alla Honda il primo titolo per la Fireblade C-ABS. Tornato occasionalmente nel WSBK a Portimao nel 2011 con Castrol Honda, quest’anno Karl è stato introdotto nella “SBK Hall of Fame” in occasione del round al Nurburgring, giusto a poche settimane dalla sua ultima gara nel motociclismo prima di appender definitivamente il casco al chiodo.

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