6 Luglio 2012

IDM Superbike: il ritorno di Martin Bauer, con Suzuki HPC Power a Zeltweg

Sfiora il podio in Gara 1

L’ultimo appuntamento stagionale dell’Internationale Deutsche Motorradmeisterschaft ha riportato in pista il pilota più vincente nella storia della categoria. Martin Bauer, campione in carica, rimasto senza una moto complice il disimpegno di KTM Racing dall’IDM, è tornato in azione grazie all’accordo “last minute” con il team HPC Power Suzuki Racing di Ingo Härtel in sostituzione dell’infortunato Sascha Hommel. Salito in sella alla Suzuki GSX-R 1000 soltanto nelle prove del venerdì, sul tracciato di casa Bauer, tornato su una 4 cilindri dopo un biennio trascorso in KTM, è stato in grado di sfiorare il podio in Gara 1 (4° sul traguardo) e addirittura la vittoria nella seconda manche, costretto alla resa per un problema al cambio.

Risultati sorprendenti per il team HPC Power Suzuki Racing e, se vogliamo, per lo stesso Martin Bauer, fermo dallo scorso mese di ottobre per l’uscito di scena della KTM pur vantando tre titoli (2007 e 2008 con Honda Holzhauer, 2011 con KTM) e 30 vittorie all’attivo nell’IDM Superbike.

In molti mi hanno chiesto perchè sono tornato e perchè l’ho fatto, seppur soltanto per un week-end, con Suzuki“, ha detto l’esperto pilota austriaco. “La ragione è molto semplice: amo le sfide e non volevo mancare l’appuntamento di casa. Per me dalle prove di venerdì era tutto nuovo: moto, gomme, squadra, messa a punto. Sono partito dalla messa a punto di Sascha (Hommel), ma con i ragazzi del team siamo stati in grado di trovare un buon compromesso e sviluppare persino delle novità per le prossime gare.

Sono rimasto davvero impressionato dal potenziale Suzuki e dai risultati raggiunti: non mi aspettavo di tenere il passo dei primi e giocarmi il podio. E’ stata una bella esperienza, poi per me è sempre fantastico correre“.

A meno di clamorose sorprese dell’ultim’ora, Bauer ha già concluso questa esperienza con HPC Power: per il prossimo round tornerà Sascha Hommel, come confermato dal team manager Ingo Härtel, a meno di un intervento diretto di Suzuki International Europe.

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