20 Marzo 2012

Daytona 200: l’impresa di Joey Pascarella, vincitore a sorpresa

Un privato "di lusso" alla conquista della 200 miglia

Non doveva nemmeno esserci quest’anno al via della 200 miglia di Daytona, Joey Pascarella. Anche per questo motivo il trionfo di sabato scorso nella gara che vale una stagione (ed una carriera) rientra di diritto nella classificazione di “impresa” a tutti gli effetti. Con una squadra (Project 1 Atlanta) dal budget risicato, con un programma definito a due settimane dall’evento e con una Yamaha YZF R6 “immacolata” sotto l’aspetto delle sponsorizzazioni, il giovane pilota californiano ha lasciato Daytona con un successo senza precedenti nella storia recente del motociclismo made in USA. Soltanto al terzo gettone di presenza tra le SportBike, alla seconda partecipazione alla Daytona 200, Pascarella celebra un trionfo insperato, ridefinendo appieno il concetto di “underdog” con pochi mezzi, ma con una buona squadra (ex “team-B” di Graves Yamaha nel 2010) e moto (la stessa condotta in pole da Jake Zemke 12 mesi or sono) e tanta, tanta manetta. Sono questi gli elementi che hanno consentito al nativo di Victorville di stupire tutti in Florida, uscendo vittorioso dalla “lotteria” della volata finale con 4 pretendenti in piena corsa per la vittoria. Legittimando il trionfo con 41 giri su 57 trascorsi in testa, Joey è transitato nella “Gatorade Victory Lane” risultando tra i più giovani vincitori di sempre 200 in 71 edizioni e 85 anni di storia della Daytona 200. Sapevo che potevo farcela“, ha ammesso Joey Pascarella in parco chiuso. “Avevo fiducia nei miei mezzi: per tutto il fine settimana la mia moto non aveva nulla da invidiare rispetto alla concorrenza, allo stesso tempo ero convinto che l’impresa era possibile. Ho cercato di fare la mia gara, senza pensare gli altri. In testa mi sono trovato meglio rispetto che inseguire gli altri piloti: anche questa è stata una carta vincente da giocarmi per il finale.” Concretizzata l’impresa, per Joey Pascarella il futuro, incredibile da dirsi, è tuttora da decifrare. “Non so cosa farò da domani: spero in un’altra chance, sempre con la stessa squadra.” Il Project 1 Atlanta di Perry Melneciuc si è presentato a Daytona con la certezza di affrontare soltanto la 200 miglia grazie al sostegno di Jon Block Group, Mach 1 Motorsports, SE Composites, Chateau Spinal Rehab e DrippinWet, dando vita ad un progetto benefico per l’ente senza scopo di lucro “March of Dimes”, destinato ai bambini in difficoltà della prima infanzia. Un’altra ragione per raccontare l’unicità di questa vera e propria impresa, d’altri tempi per il motociclismo degli anni Duemila.

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