20 Gennaio 2011

ASBK: Shawn Giles annuncia il ritiro dalle competizioni

Lascia dopo 20 anni l'ASBK

Il pilota più titolato di sempre dell’Australian Superbike lascia il motociclismo. Shawn Giles, 40 anni, ha deciso di appendere il casco al chiodo a seguito del brutto doppio infortunio rimediato nell’ultimo biennio: nel 2008 al Queensland Raceway aveva rimediato una frattura alla gamba sinistra ed una commozione celebrale, mentre di recente a Phillip Island si era fratturato la clavicola destra. Due disavventure che hanno convinto “Gilesy” a lasciare l’attività da pilota, pur restando in Suzuki Australia come uomo immagine.

Giles nella sua carriera vanta 3 titoli australiani Superbike conquistati consecutivamente dal 2000 al 2002, più la vittoria nell’Australian Supersport 1997, nel “2+4 Australian Superbike Series” 1995 (si correva insieme al V8 Supercars), varie apparizioni alla 8 ore di Suzuka (1° nella classe Xtreme nel 2000) e nell’Australian TT vinto in tre differenti occasioni.

Shawn Giles è stato pilota ufficiale di Ducati, Honda, Yamaha, Moriwaki e Suzuki, casa alla quale si è legato dal 1999 conquistando le maggiori soddisfazioni nell’Australian Superbike (tre titoli dal 2000 al 2002, 2° nel 2003, 2005 e 2006) e anche alla 8 ore di Suzuka, con il 6° posto assoluto e vittoria della Formula Xtreme nell’edizione 2000 con una speciale Suzuki Hayabusa insieme a Osamu Deguchi.

Il 40enne ormai ex-pilota è stato anche un punto di riferimento per Craig Coxhell e Josh Waters, compagni di squadra in Suzuki Australia, campioni rispettivamente nel 2003 e 2009: proprio per questo Phil Tainton, team manager, ha voluto fortemente Giles in questi anni, per aiutare i giovani piloti a crescere confrontandosi con il pilota che resta il più vittorioso di sempre dell’ASBK.

E’ arrivato il momento giusto per dire basta“, spiega Shawn Giles. “Ho iniziato la mia carriera con la 6 ore di Oran Park salendo sul podio, la concludo sempre con una gara endurance (la 6 ore di Phillip Island dello scorso mese di dicembre, ndr) e con un podio. Ci ho pensato molto e non è stato facile, perchè correre fa ancora parte della mia vita ed è qualcosa che mi mancherà, ma dopo l’infortunio del 2008 a Queensland il mio fisico non rispondeva più come un tempo, faticavo a guidare alla stessa maniera e così ho deciso di smettere.

Sono felice di chiudere da pilota Suzuki, mi sento parte di questa famiglia anche perchè sono con loro dal 1999. I primi due titoli Superbike sono stati speciali, nel 2000 con una GSX-R 750 con le stesse specifiche FIM del mondiale, nel 2011 con una GSX-R 1000 con il nuovo regolamento.

Ho ottenuto dalla mia carriera il massimo, in Australia, anche in Giappone, ho dei bellissimi ricordi: ho corso contro Mat Mladin e contro giovani piloti come Josh (Waters), alla 8 ore di Suzuka sono riuscito a vincere. Non rimpiango nulla, continuerò a far parte di questo mondo, ma adesso è giusto appendere il casco al chiodo“.

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