11 Settembre 2011

American Superbike: Josh Hayes, campione AMA SBK 2011

Secondo titolo consecutivo con Graves Yamaha

Ci sono voluti quasi 20 anni per rivedere la Yamaha conquistare un titolo nell’AMA Superbike. Un’attesa ampiamente ripagata dal bis in campionato di Josh Hayes, dal 2009 pilota ufficiale Yamaha Motor Corp. U.S.A. nell’American Superbike con il pluridecorato team Graves Motorsports. Classe ’75, nativo e residente a Gulfport (stato del Mississippi), Hayes è uno dei veterani del motociclismo americano che ha dovuto attendere l’occasione giusta per centrare la conquista del titolo più prestigioso del panorama a stelle e strisce. Nel 1994, a soli 19 anni, l’esordio nel motociclismo su pista scegliendo un percorso non abitudinario Oltreoceano: troppo “anziano” per il Flat Track, ma giovane abbastanza per dare l’assalto ad una serie di titoli regionali (WERA National Endurance Series, WERA National 600 Superstock, Formula USA 103 HP, Suzuki Cup 600 & 1100 Cup) conquistati da assoluto dominatore meritandosi il lasciapassare per esordire “part-time” nel 1998 nell’AMA Supersport 750, ben figurando subito alla prima presa di contatto da pilota “Pro”. Quinto al debutto, nel 1999 si merita la chiamata dal team Valvoline Emgo Suzuki (oggi M4 Suzuki) per correre sempre nell’AMA Supersport: vince a Daytona e alla prima stagione completa è terzo in campionato. Risultati prestigiosi che attirano su di sè l’interesse del team Erion Honda per la stagione 2000, purtroppo compromessa da un brutto infortunio. Una tegola per la propria carriera, tanto che ci vorrà un pò di tempo per tornare ad altissimo livello: nel 2001 passa al Bruce Transportation Honda, il 2002 è l’anno del ritorno con il team Valvoline Emgo Suzuki, centrando solo qualche piazzamento a podio e nulla più. Il riscatto arriva nel 2003: firma con il team Attack e ci resta per tre stagioni passando da Suzuki alle Kawasaki ufficiali, riuscendo a vincere il titolo nell’AMA Superstock 2003 e passare alle Superbike nel 2005 dove è presenta fissa nella top-5. Con questo ruolino di marcia decide di ritornare al team Erion Honda per dare l’assalto alla Formula Xtreme e, soprattutto, alla 200 miglia di Daytona. In campionato è campione 2006 e 2007, vince a Daytona nel 2008, ma viene escluso dalla qualifica per una tuttora discussa irregolarità tecnica alla propria Honda CBR 600RR. Vincere a Daytona sembra esser un vero e proprio “tabù” per Hayes, così nel 2009 accetta la proposta di Graves Yamaha per correre nell’AMA Superbike. Un triennio fin qui impareggiabile: titolo nel 2010 e 2011, secondo nel 2009 alle spalle soltanto di una leggenda come Mat Mladin, vince 17 delle 53 gare disputate, riportando soprattutto la casa dei Tre Diapason sul trono dell’American Superbike a distanza di 19 anni dall’ultimo trionfo datato 1991. Con cinque titoli (2 Superbike, 2 Formula Xtreme, 1 Superstock), 38 vittorie (17 in Superbike, 6 in Supersport, 2 in Superstock, 13 in FX), Josh Hayes è a tutti gli effetti uno dei piloti più vincenti nella storia del motociclismo americano con la possibilità di ripetersi anche nel 2012: da tempo ha rinnovato con il team Monster Energy Graves Yamaha per realizzare una tripletta nell’American Superbike.

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