25 Settembre 2012

American Superbike: il Campione 2012 Josh Hayes

Profilo del mattatore dell'AMA Superbike 2012

Imprendibile, a tratti imbattibile. Josh Hayes, a 38 anni, ha ribadito in questa stagione il significato del suo soprannome “Mississippi Madman”, disputando un campionato, numeri alla mano e superiorità in pista sotto gli occhi di tutti, davvero senza precedenti nella storia dell’AMA/American Superbike. Laureatosi per il terzo anno consecutivo Campione AMA/American Superbike, il nativo di Gulfport a tutti gli effetti è uno dei piloti più vincenti della storia del motociclismo americano per una carriera ad alti livelli iniziata “tardi” rispetto alle altre leggende del circus AMA. Soltanto nel 1994 infatti, a soli 19 anni, Josh esordì nel motociclismo su pista scegliendo un percorso non abitudinario Oltreoceano: troppo “anziano” per il Flat Track, ma giovane abbastanza per dare l’assalto ad una serie di titoli regionali (WERA National Endurance Series, WERA National 600 Superstock, Formula USA 103 HP, Suzuki Cup 600 & 1100 Cup) conquistati da assoluto dominatore meritandosi il lasciapassare per esordire “part-time” nel 1998 nell’AMA Supersport 750, ben figurando subito alla prima presa di contatto da pilota “Pro”. Quinto al debutto, nel 1999 si merita la chiamata dal team Valvoline Emgo Suzuki (oggi M4 Suzuki) per correre sempre nell’AMA Supersport: vince a Daytona e alla prima stagione completa è terzo in campionato. Risultati prestigiosi che attirano su di sè l’interesse del team Erion Honda per la stagione 2000, purtroppo compromessa da un brutto infortunio. Una tegola per la propria carriera, tanto che ci vorrà un pò di tempo per tornare ad altissimo livello: nel 2001 passa al Bruce Transportation Honda, il 2002 è l’anno del ritorno con il team Valvoline Emgo Suzuki, centrando solo qualche piazzamento a podio e nulla più. Il riscatto arriva nel 2003: firma con il team Attack e ci resta per tre stagioni passando da Suzuki alle Kawasaki ufficiali, riuscendo a vincere il titolo nell’AMA Superstock 2003 e passare alle Superbike nel 2005 dove è presenta fissa nella top-5. Con questo ruolino di marcia decide di ritornare al team Erion Honda per dare l’assalto alla Formula Xtreme e, soprattutto, alla 200 miglia di Daytona. In campionato è campione 2006 e 2007, vince a Daytona nel 2008, ma viene escluso dalla qualifica per una tuttora discussa irregolarità tecnica alla propria Honda CBR 600RR. Vincere a Daytona sembra esser un vero e proprio “tabù” per Hayes, così nel 2009 accetta la proposta di Graves Yamaha per correre nell’AMA Superbike, iniziando una vera e propria “saga” di successo. Al primo anno in sella ad una R1 chiude da vice-campione alle spalle di Mat Mladin, ma nel successivo triennio non c’è storia: tre titoli consecutivi, il tutto dopo aver riportato nel 2010 la Yamaha ad un alloro che mancava addirittura dal 1991. Occasionalmente impegnato anche in MotoGP a Valencia nel 2011 come sostituto di Colin Edwards in Monster Yamaha Tech 3 (5° sul traguardo senza mai aver provato prima la YZR M1 MotoGP!), in questa stagione Hayes ha ritoccato alcuni record dell’AMA Superbike: 11 pole position consecutive, 10 vittorie di fila, 14 stagionali. Con questi risultati Hayes è terzo nella graduatoria “All Time” in materia di trionfi nella Superbike americana (ben 31), superando Ben Spies (fermo a 28), preceduto da Miguel Duhamel (32) e dall’irraggiungibile Mat Mladin (82). In materia di successi nei vari campionati AMA Pro Road Racing, Hayes ha raggiunto 53 vittorie: 31 in Superbike, 13 nella defunta Formula Xtreme, 6 in Supersport, 1 nella 750 Supersport, 2 tra le Superstock. Una carriera straordinaria per Josh Hayes giunto al sesto titolo AMA in carriera (3 Superbike, 2 Formula Xtreme, 1 Superstock), determinato a ripetersi anche nel 2013: d’altronde, dopo una stagione così, appender il casco al chiodo è l’ultimo dei pensieri del “Mississippi Madman”…

Lascia un commento