12 Marzo 2011

American Superbike Daytona Gara 1: Blake Young, che volata!

Batte al fotofinish Hayden, Hayes e Ben Bostrom

Questa è Daytona. L’esordio stagionale dell’American Superbike ha proposto una combattutissima Gara 1 risolta, prevedibilmente, soltanto con una spettacolare volata finale: quattro piloti in mezzo secondo, i primi tre compresi nello spazio di 52 millesimi. Ad avere la meglio al fotofinish è stato Blake Young, pupillo di Kevin Schwantz, da tre stagioni pilota ufficiale Rockstar Makita Suzuki tra le Superbike. Contendente al titolo lo scorso anno prima di un brutto infortunio (frattura della vertebra L1) in una sessione di test privati al Barber Motorsports Park, il 23enne pilota del Wisconsin dopo tre mesi di recupero ha completamente ritrovato la miglior forma fisica inaugurando il 2011 battendo in un sol colpo il compagno di squadra in Yoshimura Suzuki Tommy Hayden, Josh Hayes (campione in carica su Graves Yamaha) e Ben Bostrom, all’esordio con la Suzuki del team di Michael Jordan. La gara ha visto ripetuti sorpassi per la conquista della leadership fino alla conclusiva tornata: Tommy Hayden, leader della corsa, apre le porte a Blake Young che si presenta per primo al banking vincendo la volata per 26 miseri millesimi. Josh Hayes, leader dei primi 8 giri guadagnando l’addizionale punto riservato al pilota ad aver condotto il maggior numero di tornate, ha provato a difendersi con una Yamaha R1 vestita dei colori Monster Energy in evidente ritardo sotto l’aspetto prettamente velocistico nei confronti delle Suzuki. Missili a Daytona, le “Gixxer” di Tommy Hayden e Ben Bostrom hanno battuto il muro delle 200 miglia orarie (BB ha viaggiato a 200.58 mph, 322 km/h) grazie al nuovo asfalto che ha garantito maggiori performance e fiducia per i piloti in gara. Per la seconda manche in programma sabato pomeriggio prima della Daytona 200 si riproporrà inevitabilmente il solito leit motiv con il confronto in casa Suzuki e l’inserimento di un mai domo Josh Hayes, con la prospettiva di vedere anche la coppia Jordan Suzuki protagonista. Ben Bostrom, all’esordio con la GSX-R, ha concluso 4° dopo una partenza complicata arrivando a mezzo secondo dalla vittoria già conseguita alla 200 miglia del 2009; ha pagato dazio sulla distanza Roger Hayden, 5° con la Suzuki contraddistinta dai colori National Guard, a lungo insieme al plotone di testa. Staccatissimo in sesta posizione il campione Daytona SportBike in carica Martin Cardenas con la M4 Suzuki ex-John Hopkins che ha preceduto Larry Pegram, all’esordio su BMW dopo quattro anni di Ducati tra Formula Xtreme e Superbike, coinvolto nella carambola al primo via che ha imposto ai commissari l’esposizione della bandiera rossa. Tra i piloti a terra anche Eric Bostrom, di ritorno in gara con la Kawasaki Ninja ZX-10R 2011 preparata dall’Attack Performance, costretto al ritiro. Proverà a rifarsi nella seconda manche e alla 200 miglia riservata alla classe SportBike dove, con una ZX-6R, scatterà dalla quinta posizione in griglia. Cronaca di Gara Il campione in carica Josh Hayes, con la Yamaha R1 quest’anno contraddistinta dai colori Monster Energy, scatta dalla pole grazie al crono di 1’38″228 conseguito nelle qualifiche, affiancato in prima fila dai fratelli Tommy e Roger Hayden più Blake Young. Al via per i protagonisti tutti fila liscio, non nelle posizioni di rincalzo: alla prima curva Larry Pegram (decano del motociclismo made in USA passato da Ducati a BMW), Chris Peris, Chris Trounson e soprattutto Eric Bostrom volano a terra per incidente dalla dinamica tutt’ora incomprensibile (sembrerebbe stato Trounson ad innescare la carambola). Doverosa bandiera rossa esposta dai delegati AMA Pro Racing con soltanto Pegram in grado ripartire: per Eric Bostrom, incolpevole, la prima esperienza con la nuova Kawasaki Ninja del team Attack si conclude dopo 100 metri o poco più. Dopo una lunga interruzione di 20 minuti la gara riprende con Josh Hayes che conserva il comando delle operazioni tentando subito la fuga, ben consapevole della forza delle GSX-R Yoshimura sul dritto. Al termine del primo giro chiude con un margine di circa 1″ sugli inseguitori, nell’ordine Blake Young, Tommy e Roger Hayden, Martin Cardenas e Ben Bostrom scattato non benissimo. Questa acrobatica pattuglia ci mette poco a ricucire il gap dalla Yamaha #1, tanto che già al terzo giro si è composto un folto gruppetto di testa da 4 piloti con BB in rimonta passando il campione DSB in carica Martin Cardenas, all’esordio in Superbike con la M4 Suzuki orfana di John Hopkins (oggi nel BSB). Al quarto giro la classifica propone quindi Hayes a condurre su Young, Tommy e Roger Hayden, Bostrom: una Yamaha a difendersi dall’assalto di quattro Suzuki preparate dai team Yoshimura e Jordan. Non una missione facile per il Campione in carica che, visibilmente, in uscita dall’infield sul banking del triovale di Daytona paga dazio in termini velocistici, vedendosi spesso passare sul traguardo salvo poi rispondere “in picchiata” all’insermento della curva 1. Il nuovo asfalto fa miracoli e così si registrano tempi e velocità record: al settimo giro Tommy Hayden, favorito dalla doppia-scia di Young ed Hayes, spicca 200.24 mph in pieno banking, ovvero 322 km/h. Fa meglio di un soffio Ben Bostrom, 200.58 mph, potenzialmente in grado di tornare al successo a Daytona dopo la vittoria della 200 miglia edizione 2009 questa volta all’esordio con la Suzuki rosso-nera di Michael Jordan. Arrivati a 200 mph (per la cronaca alla 500 miglia della NASCAR la top speed sul giro è stata di 203 mph…), è chiaramente il momento della Suzuki: Blake Young rompe gli indugi al nono giro e passa al comando dove ci resterà per le due successive tornate complice la replica di Josh Hayes. L’esperto pilota del Wisconsin si ritrova stretto nella morsa delle Suzuki Yoshimura e della GSX-R #23 di Ben Bostrom, mentre Roger Hayden da dietro perde contatto dai primi giocandosi la possibilità di lottare per la vittoria. Tommy Hayden al 13° dei 15 giri previsti passa a condurre la contesa, ma siamo ormai al rush finale: il vice-campione in carica arriva leggermente lungo all’ingresso della prima curva, via libera a Blake Young e Josh Hayes. Il poker di testa, compatto, si presenta al banking di Daytona, super-volata finale con Hayes in un sol colpo beffato dalla coppia Rockstar Makita Suzuki: vince Blake Young per 26 millesimi su Tommy Hayden, il campione in carica è terzo a 0″052, a mezzo secondo Ben Bostrom che paga una leggera sbavatura nella spettacolare volata finale, primo escluso dalla Gatorade Victory Lane. AMA Pro National Guard Superbike 2011 Daytona, Classifica Gara 1 01- Blake Young – Rockstar Makita Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – 15 giri in 45’16.082 02- Tommy Hayden – Rockstar Makita Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 0.026 03- Josh Hayes – Monster Energy Graves Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 0.052 04- Ben Bostrom – Jordan Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 0.503 05- Roger Hayden – National Guard Jordan Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 0.503 06- Martin Cardenas – M4 Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 14.424 07- Larry Pegram – Foremost Insurance Pegram Racing – BMW S1000RR – + 26.670 08- Jeremy Toye – San Diego BMW Racing – BMW S1000RR – + 32.796 09- Chris Ulrich – M4 Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 40.618 10- David Anthony – ADR Fly Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 44.109 11- Chris Clark – YES Pat Clark Graves – Yamaha YZF R1 – + 59.295 12- Shane Narbonne – DASPerformance.com – Suzuki GSX-R 1000 – + 59.687 13- Eric Haugo – Viking Moto – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’21.502 14- Jordan Burgess – ADR Fly Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’22.033 15- Eric Pinson – Go 4 One – BMW S1000RR – + 1’35.751 16- Bostjan Skubic – Inotherm Yamaha Team Slovenia – Yamaha YZF R1 – + 1’36.611 17- Jeffrey Lampe – Kissimmee Motorsports – Kawasaki ZX-10R – + 1’36.645 18- Trent Gibson – Seven Sports – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’37.331 Alessio Piana

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