27 Settembre 2011

American Superbike: Blake Young ripercorre la stagione 2012

Titolo sfiorato al terzo tentativo con Yoshimura

Sono mancati soltanto cinque punti a Blake Young per laurearsi campione American Superbike 2011. Il pupillo di Kevin Schwantz, dal 2009 pilota ufficiale Rockstar Makita Suzuki, ha vinto più di tutti (7 successi) ma non ha mantenuto la stessa costanza di rendimento del rivale Josh Hayes, mancando l’appuntamento con il podio in due distinte occasioni. Questo ha fatto la differenza a fine campionato, anche se il pilota del Wisconsin non demorde: questa è stata una stagione importante per la propria crescita professionale con il chiaro intento di riportare il titolo a Yoshimura Suzuki nel 2012.

Per me è stata una grande delusione correre in New Jersey l’ultimo round. La squadra ha lavorato tantissimo quest’anno per consentirmi di conquistare il campionato, ma ci è mancato davvero poco. Ho dato il massimo e nell’ultimo round ho fatto di tutto per vincere, ma Josh (Hayes) è un pilota di esperienza ed in questo momento sa gestire meglio di me queste situazioni. In ogni caso ho imparato molto, so cosa manca per centrare l’obiettivo finale e sono determinato a riuscirci l’anno prossimo.

Quest’anno sono crescito molto da un punto di vista professionale e di questo sono grato a tutto il team Rockstar Makita Suzuki, Don Sakakura, Yoshimura, American Suzuki… tutti hanno fatto il massimo per aiutarmi a trovare un buon equilibrio tra velocità e risultati, come testimoniano le 7 vittorie ed un titolo sfuggito per soli 6 punti.

In New Jersey ho provato di vincere e ci sono riuscito in Gara 2: c’è grande delusione, ma sono lo stesso felice. Triste per come è finita, soddisfatto per cosa sono stato in grado di dimostrare. Questa esperienza mi aiuterà molto l’anno prossimo: so cosa serve per vincere, alle volte anche accontentarsi di un secondo ed un terzo posto. Quest’anno Hayes così ha fatto la differenza, mentre io ho corso gara dopo gara per puntare alla vittoria.

Dal 2010 ad oggi sono cresciuto molto, ora sono più consapevole dei miei mezzi. A inizio stagione a Daytona l’obiettivo era di finire le due gare e ho conquistato una doppietta: questo mi ha dato forza e sono convinto nel 2012 di dare alla squadra quel titolo che si merita“.

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