24 Agosto 2014

All Japan J-GP2 Motegi Gara: terza vittoria di Yuki Takahashi con Moriwaki

Fuori Izutsu e Koyama

Tornato quest’anno in madrepatria per rilanciare le proprie quotazioni in carriera dopo un non esaltante 2013 vissuto, fino al round di Silverstone, nel Mondiale Moto2 da portacolori dell’Honda Team Asia di Tadayuki Okada, nel quarto appuntamento stagionale dell’All Japan J-GP2 andato in scena al Twin Ring Motegi Yuki Takahashi si è aggiudicato la terza vittoria in quattro gare con la MD600 ufficiale di Moriwaki Engineering, ma non senza dover sudare le proverbiali sette camicie per resistere nel finale alla rimonta di Naomichi Uramoto. Presentatosi alla “2&4 Race” (evento in concomitanza con la Super Formula, serie di riferimento per monoposto del Sol Levante) da capoclassifica di campionato, l’ex pilota della MotoGP con vittorie all’attivo nel Motomondiale tra 250cc e Moto2 ha rispettato i pronostici della vigilia, ma soprattutto ha sfruttato appieno le disavventure occorse ai suoi più diretti avversari nella corsa al titolo del campionato riservato alle Moto2 e alle Supersport ‘prototipo’ del panorama All Japan. Autore ieri della terza pole stagionale, con la Moriwaki MD600 #72 Takahashi ha prevedibilmente conservato la pole allo spegnimento del semaforo, costruendo in pochi giri un vantaggio sino a quel momento rassicurante di 4″. Mentre l’alfiere Moriwaki Racing scappava via, proprio alla conclusione del primo giro il suo più diretto inseguitore in campionato Hitoyasu Izutsu si è ritrovato costretto alla resa per un problema tecnico alla Kawasaki Ninja ZX-6R #77 preparata dal RS-Itoh, accusando un pesante ‘zero’ ai fini-campionato. Senza l’ex pilota ufficiale di HRC e Kawasaki nella JSB1000, per Takahashi la strada si presentava apparentemente in discesa, almeno fino alla fase decisiva della corsa: staccatosi da Hideyuki Ogata (terzo con la sperimentale Suzuki GSX-MFD6 del S Pulse Dream Racing), Naochi Uramoto con la Honda HP6 del team HARC-PRO ha dato vita ad una spettacolare rimonta presentandosi proprio a ridosso della Moriwaki di testa al 17° e penultimo giro. Il 19enne talentuoso pilota giapponese le ha provate tutte per conquistare il comando delle operazioni, ma di “testa” ed esperienza Takahashi ha vanificato questo proposito ambizioso assicurandosi la terza vittoria 2014 dopo Autopolis e Motegi-1, viaggiando a due round dal termine spedito verso la conquista del titolo. Terza vittoria 2014 per Yuki Takahashi In virtù di questi risultati, Yuki Takahashi ora comanda la generale con 93 punti contro gli 82 totalizzati da Ogata, sale al terzo posto (ma a -16 dalla vetta) Uramoto mentre perde irrimediabilmente terreno uno sfortunatissimo Izutsu, scivolato in qunta posizione con 30 punti da recuperare e con più soltanto 50 in palio nelle restanti gare di Okayama (28 settembre) e Suzuka (2 novembre). Oltre al vincitore da wild card del Mondiale Superbike 2000 a Sugo, è stato costretto al ritiro sempre per un problema tecnico l’ex pilota ufficiale KTM del Mondiale 125cc Tomoyoshi Koyama, fino a quel momento con la propria Honda NH6 in lizza per un posto sul podio davanti a Kazuma Watanabe (con la KALEX 2013 ex-Cortese schierata dal Teluru & EM Kohara Racing Team 4°) ed al proprio compagno di squadra Satoru Iwata (Honda NH6 del NTST ProProject). Da segnalare in sesta posizione la brillante performance del thailandese Decha Kraisart, ora quarto in campionato su Yamaha TYM-R6 del Yamaha Thailand Racing Team, davanti ad un altro pilota dai trascorsi nel Motomondiale come Taro Sekiguchi (TSR del proprio Team Taro Plus One) ed il secondo alfiere HARC-PRO Honda, Chojun Kameya, soltanto ottavo all’esposizione della bandiera a scacchi con la seconda HP6. Cronaca di Gara Per la terza volta in quattro round, Yuki Takahashi scatta dalla pole grazie all’1’53″414 conseguito ieri nel turno unico di qualifiche in sella alla Moriwaki MD600 ufficiale, accanto a lui in prima fila prende il via Kazuma Watanabe (KALEX del Teluru & EM Kohara RT) seguiti da altri due contendenti al titolo: Hitoyasu Izutsu (terzo su Kawasaki Ninja ZX-6R del Will-Raise Racing RS-Itoh) e Naomichi Uramoto con la HP6 sviluppata su base Honda CBR 600RR dal team HARC-PRO. Condizioni climatiche ottimali accolgono fortunatamente i protagonisti dell’All Japan J-GP2 allo spegnimento del semaforo dove Takahashi non si fa sorprendere, leader alla prima staccata in fondo al rettilineo dei box davanti a Izutsu, Koyama (scattato benissimo dalla quinta casella), Watanabe, Ogata e Uramoto. Proprio il buon Kazuma alla curva 5 ad anticipare il passaggio sotto al ‘tunnel’ viene sopravanzato da Ogata e Uramoto, ma le emozioni di questo primo dei diciotto giri previsti non sono finite qui: se Yuki Takahashi transita sul traguardo con 4 decimi di vantaggio sui suoi più diretti inseguitori, Hitoyasu Izutsu accusa un problema, scompare dalla classifica per poi ricomparire soltanto nel corso della terza tornata per un mesto rientro ai box RS-Itoh. Splendida rimonta di Naomichi Uramoto Con il suo diretto avversario nella corsa al titolo fuori gioco, Takahashi è determinato a sfruttare appieno l’occasione: al 2° giro vanta già 1″7 di margine su Ogata, Uramoto e Koyama, al 3° il gap sale a 1″9, al 4° grazie al riferimento cronometrico di 1’55″143 si produce in un’effettiva fuga in solitaria con 2″8 sul terzetto in lotta per i restanti due gradini del podio. Il binomio Takahashi-Moriwaki è oggettivamente imprendibile, la conferma arriva alla 7° tornata quanto ritocca il giro più veloce in 1’55″055 portando il proprio margine ad addirittura 4″ sul consueto terzetto formato nell’ordine da Uramoto, Ogata e Koyama. Con le posizioni in questo momento stabilizzate aspettando il ‘rush finale’ della contesa, le emozioni sono offerte dal duello per il quinto posto tra Kazuma Watanabe e Satoru Iwata, artefici di un reciproco scambio di posizioni favorendo il riaggancio del thailandese Decha Kraisart. Questi piloti non si risparmiano, a maggior ragione nel corso del nono giro quando, davanti a loro, vedono Tomoyoshi Koyama rallentare vistosamente in piena curva 3, preludio di un ritiro per un problema tecnico occorso alla propria Honda NH6. Dopo Izutsu, la corsa perde un altro degli attesi protagonisti, ma nel finale inaspettatamente si riaccende: in un sol colpo il fuggitivo Takahashi lascia per strada 2″ e vede Naomichi Uramoto rifarsi sotto, ora con più soltanto 2″2 da recuperare. L’alfiere HARC-PRO Honda al tredicesimo giro ferma i cronometri sull’1’54″737, alla tornata seguente ritocca il giro più veloce in 1’54″648 e, con più soltanto 4 tornate da effettuare, resta 1″5 il vantaggio del portacolori Moriwaki Engineering. Takahashi a sua volta riesce a più riprese ad infrangere il muro dell’1’55”, ma la presenza della HARC-PRO Honda HP6 di Uramoto si fa sempre più ingrombrante alle sue spalle: a 4 tornate dal termine è a 1″397, a -3 accusa più soltanto 0″962 di gap, il riaggancio a tutti gli effetti avviene nel corso del diciassettesimo e penultimo giro in programma. Quarto posto per Kazuma Watanabe con la KALEX Superati gli ostacoli presentatisi da diversi (difficoltosi) doppiaggi, i duellanti alla vittoria regalano un entusiasmante ultimo giro: Uramoto arriva a ridosso della Moriwaki #72 alla ‘V-Corner’, ci prova al celebre ‘Hairpin’ e alla successiva, impegnativa staccata della ’90° Corner’ in fondo al ‘Downhill Straight’, ma Takahashi chiude tutte le porte e si assicura, seppur per soli 221 millesimi, la terza vittoria stagionale in quattro gare. All Japan J-GP2 2014 Twin Ring Motegi, Classifica Gara 01- Yuki Takahashi – Moriwaki Racing – Moriwaki MD600 – 18 giri in 34’37.439 02- Naomichi Uramoto – MuSASHi RT HARC-PRO – HARC-PRO Honda HP6 – + 0.221 03- Hideyuki Ogata – S Pulse Dream Racing – Suzuki GSX-MFD6 – + 5.187 04- Kazuma Watanabe – Teluru & EM Kohara RT – KALEX Moto2 – + 5.437 05- Satoru Iwata – NTST ProProject – Honda NH6 – + 12.582 06- Decha Kraisart – Yamaha Thailand Racing Team – Yamaha TYM-R6 – + 15.595 07- Taro Sekiguchi – Team Taro Plus One – TSR 2 – + 16.055 08- Chojun Kameya – MuSASHi RT HARC-PRO – HARC-PRO Honda NH6 – + 27.786 09- Tomoya Hoshino – Syncedgge 4413 Racing – Honda HP6 – + 38.372 10- Hidemichi Takahashi – Sakura Project Pit Crew & Matsudo Flash – Kawasaki MZX-6R – + 38.414 11- Tadakuyi Ohki – MOTOBUM Honda – Honda CBR 600RR – + 59.019 12- Yutaka Nakamura – MOTOBUM+SAI – Honda CBR 600RR – + 1’10.892 13- Satoru Kamata – TOHO Racing Odense Ihatove – Moriwaki MD600 – + 1’11.877 14- Taiki Satoh – Team Plus One – TSR 2 – + 1’14.700

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