24 Aprile 2017

200km Suzuka Vince Takumi Takahashi con la nuova Fireblade

Nel primo round dell'All Japan Superbike 2017, la 200km di Suzuka "gara test" in vista della 8 ore, trionfa Takahashi con la nuova CBR di HARC-PRO Honda. A terra Nakasuga.

Con la 200 kilometri è iniziata ufficialmente la marcia di avvicinamento all’edizione del quarantennale della 8 ore di Suzuka. Da due anni a questa parte valevole come prova inaugurale dell’All Japan Superbike in luogo della 300km (scomparsa nel calendario dal 2008) la “gara test” per eccellenza della celebre maratona Endurance dell’ottovolante ha visto, al debutto assoluto, la nuova Honda CBR 1000RR Fireblade SP2 conquistare la vittoria con uno scatenato Takumi Takahashi mentre il ‘Re‘ della JSB1000 Katsuyuki Nakasuga paga dazio con una scivolata che ha compromesso la sua corsa. Tra le due prove Endurance del calendario All Japan (la seconda è la 120 miglia di Sugo), la 200km di Suzuka ha offerto uno schieramento comprensivo di 52 iscritti (!) tra abituali protagonisti della JSB1000, squadre volte a preparare la mitica 8 ore, la maggior parte delle quali al via proprio per ottenere quei risultati indispensabili al fine di garantirsi per meriti sportivi l’iscrizione al 40esimo anniversario della Suzuka 8 hours del 30 luglio prossimo.

La formula, collaudata da anni partendo dall’esperimento della Sugo 120 miles, è semplice: 200 kilometri (pari a 35 giri) da percorrere, partenza stile Le Mans, obbligatoria una sosta ai box per rifornimento e cambio-gomme, possibilità per le squadre di decidere se schierare 1 o 2 piloti. Se, chiaramente, i top team dell’All Japan Superbike hanno deciso di correre con 1 solo pilota per moto, diverse squadre (tra queste Moriwaki) hanno formato un equipaggio massimizzando la 200km come effettiva “gara test” per la 8 ore. Inoltre la 200km ha rappresentato l’esordio assoluto del nuovo regolamento 2017 della JSB1000 con l’obbligatorietà degli pneumatici da 17″, novità prossimamente introdotta anche nel Mondiale Endurance FIM EWC a partire dalla stagione 2017/2018.

La clamorosa caduta di Katsuyuki Nakasuga

La clamorosa caduta di Katsuyuki Nakasuga

Se questo passaggio da 16″5 a 17″ sulla carta sembrava un dazio da dover scontare in termini prettamente cronometrici, le qualifiche ufficiali hanno smentito la tesi con Katsuyuki Nakasuga, sette volte Campione JSB1000 (2008, 2009, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016), con la R1 ufficialmente schierata dal Yamaha Factory Racing Team in grado di infrangere il muro del 2’06”: 2’05″616, vicinissimo al suo stesso record di 2’05″535 fatto registrare lo scorso mese di novembre in occasione del MFJ Grand Prix. La gara, tuttavia, per il vincitore delle ultime due edizioni della 8 ore non ha sortito gli effetti sperati con una scivolata nelle battute iniziali che lo ha successivamente costretto al ritiro, lasciando così campo aperto a Takumi Takahashi.

Collaudatore HRC MotoGP, tre volte vincitore (2010, 2013, 2014) della 8 ore di Suzuka e pupillo Honda, l’alfiere HARC-PRO con pochi test all’attivo (uno effettivo a Suzuka nella settimana precedente alla 200km) è riuscito a dominare la scena portando alla vittoria la nuova CBR 1000RR Fireblade SP2. Un successo totale per il più volte vice-Campione All Japan, di buon auspicio per il prosieguo della stagione ed in vista della 8 ore dove correrà in equipaggio con Takaaki Nakagami, stella della Moto2 presente ai test di settimana scorsa. Takahashi ha preso la leadership nelle prime fasi di gara dopo una “sfuriata” iniziale di Kazuma Watanabe (passato da F.C.C. TSR Honda a Kawasaki Team Green) e l’ingresso della Safety Car dovuto alla rovinosa caduta, nel rettifilo dalla Spoon alla 130R, di Yuki Takahashi con la Fireblade SP2 di Moriwaki, iscritto in equipaggio con il rientrante Ryuichi Kiyonari per sperimentare soluzioni e gli pneumatici Pirelli in vista della 8 ore.

Takumi Takahashi festeggia la vittoria della 200km Suzuka

Takumi Takahashi festeggia la vittoria della 200km Suzuka

Al restart Takahashi, sfruttando la scivolata di Nakasuga, ha ben presto conquistato il comando, distanziando di 13″ all’esposizione della bandiera a scacchi dopo 1 ora e 22 minuti di gara Takuya Tsuda, secondo con la nuova Suzuki GSX-R 1000 di Yoshimura. Se anche l’altro alfiere Yamaha Factory Kohta Nozane, reduce dal 2° posto con YART alla 24 ore di Le Mans, è uscito di scena, completa il podio l’altro giovane pupillo dei Tre Diapason Takuya Fujita a precedere Tatsuya Yamaguchi (eccezionalmente iscritto con i colori Honda Dream Racing), Kazuka Watanabe e l’ex stella del Supermotard Sodo Hamahara, clamorosamente 6° al debutto da pilota Yoshimura Suzuki. Ottavo con la BMW S1000RR preparata secondo le specifiche 8h dal proprio Team Motorrad39 invece Daisaku Sakai mentre il leggendario Shinichi Itoh, a 49 anni tuttora in attività, non ha portato a termine la corsa alla prima esperienza con i colori SuP Dream Honda.

All Japan Road Race Championship 2017
200km Suzuka
Classifica Gara (Top-10)

01- Takumi Takahashi – MuSASHi RT HARC-PRO – Honda CBR 1000RR SP2 – 35 giri
02- Takuya Tsuda – Yoshimura Suzuki MOTUL Racing – Suzuki GSX-R 1000R – + 13.886
03- Takuya Fujita – Yamalube Racing Team – Yamaha YZF R1 – + 14.639
04- Tatsuya Yamaguchi – Honda Dream Racing – Honda CBR 1000RR SP2 – + 21.402
05- Kazuma Watanabe – Kawasaki Team Green – Kawasaki ZX-10RR – + 23.766
06- Sodo Hamahara – Yoshimura Suzuki MOTUL Racing – Suzuki GSX-R 1000R – + 37.975
07- Kousuke Akiyoshi – au & Teluru Kohara RT – Honda CBR 1000RR SP2 – + 43.249
08- Daisaku Sakai – BMW Motorrad39 – BMW S1000RR – + 1’08.957
09- Shinichi Nakatomi – Hitman RC Koshien – Yamaha YZF R1 – + 1’40.111
10- Hideyuki Ogata – S Pulse Dream Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’44.070

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