Tempesta sulla MotoGP: voli cancellati e rischio ritardi in Texas
Diventa un incubo il trasferimento dall'Argentina al Texas. Aeroporti chiusi, faticose deviazioni. E il materiale tecnico in forte ritardo. Problemi in vista?
Non c’è pace per la MotoGP in Argentina. Prima il difficile week end condizionato da pista sporca, gomme esplose e la gara con cambio moto obbligatorio per motivi di sicurezza. Oggi il caos voli per la tempesta che si è abbattuta su Tucuman, l’aeroporto più vicino (100 chilometri) a Termas di Rio Hondo.
Quasi tutti i voli sono stati cancellati lasciando a terra una parte cospicua della carovana costretta bivaccare nel piccolissimo aeroporto e trovare difficilissime alternative. Il team Pramac Ducati (una trentina di persone) ha deciso di spostarsi via terra a Buenos Aires, un viaggio di 800 chilometri nella pampa che richiederà ben 16 ore di autobus. E da lì riprogrammare i voli per raggiungere Houston.
Ma i problemi più grossi saranno relativi al trasferimento del materiale tecnico delle squadre. La chiusura dell’aeroporto di Tucuman ha lasciato a terra moltissimi pallets, comprese le safety car dell’organizzazione (nella foto d’apertura). Da tenere di conto non solo la necessità di riprogrammare tutti i viaggi e l’operatività dei cargo ma anche i tempi tecnici dei controlli doganali, sia in partenza dall’Argentina che in arrivo negli States.
Insomma, la terza prova del Motomondiale al momento non è a rischio ma, nella migliore delle ipotesi, sarà necessaria una forsennata corsa contro il tempo per allestire tutta l’infrastruttura di televisione, paddock e box.
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