10 Luglio 2018

Skerries 100: Finnegan’s Wake, la tragedia di William Dunlop

Ecco la ricostruzione dell'incidente costato la vita ad uno dei road races più amati: una tragica fatalità

Tim Martin, boss del team Temple Golf Club, ha chiarito al quotidiano online di Belfast newsletter.co.uk la dinamica dell’incidente che è costato la vita a William Dunlop durante le prove della Skerries 100: «la moto non ha avuto un guasto. Alister (Russell, meccanico di William) è andato a ispezionare la moto e sappiamo cos’è successo. C’è un ‘cratere di bomba’ (una depressione nell’asfalto) quando esci all’altezza degli alberi al Sam’s Tunnel. La moto ha toccato il fondo ed è saltato il tappo della coppa dell’olio. Il lubrificante è finito sulla ruota posteriore e questo è ciò che ha causato la caduta di William, in maniera analoga a quanto è successo a James Hillier quest’anno al TT dell’Isola di Man. Non c’è stato alcun errore da parte di William e non è stata assolutamente colpa sua, non ha fatto nulla di sbagliato. Immagino che ci sarà un’indagine, ma non sono mai stato in questa posizione prima, quindi non sono sicuro di come sarà il processo. E’ solo disperatamente triste e siamo tutti devastati».

RICORDO – Le esequie di William Dunlop, “an absolutely perfect gentleman” nel ricordo dei tanti amici che hanno voluto lasciare una testimonianza, verranno celebrate in forma strettamente privata mercoledi 11 luglio alla Garryduff Presbyterian Church nella sua città natale, Ballymoney. William riposerà accanto al padre Robert e allo zio Joey, nel cimitero adiacente alla chiesa. Una folla eterogenea, composta di appassionati, cittadini e personalità locali ha manifestato silenziosamente il cordoglio presso il Dunlop Memorial Garden. La commozione generale suscitata dalla morte di Dunlop, un campione tanto veloce quanto timido, che arrossiva facilmente e abbassava lo sguardo quando riceveva complimenti, ha gettato un’ombra sinistra sulla road racing Skerries 100.

FESTIVAL – La cittadina costiera di Skerries, nella contea di Dublino, è uno di quei teatri naturali che, una volta all’anno, ospitano una gara motociclistica multi-evento. Inserita all’interno di una kermesse chiamata “Festival of Speed”, la Skerries 100 si corre come da tradizione il primo fine settimana di luglio. La corsa richiama un pubblico di appassionati disposti a vivere l’ebbrezza di un week-end a stretto contatto coi piloti impegnati nelle National Road Races. Il sito ufficiale della piccola località che si affaccia sull’oceano riporta: «Skerries 100 attira circa 65.000 spettatori ogni anno. In genere, riunendo circa 150 piloti in gara, il programma presenta più corse con diverse categorie di motociclette in pista». L’economia di Skerries è legata alla corsa su strada; un’occasione di richiamo turistico: « nei giorni precedenti la competizione, Skerries 100 offre un’atmosfera da festival. Oltre alle gare su strada, nel paese di Skerries durante la settimana si svolgono eventi speciali. Dai menu particolari nei ristoranti, alle esibizioni musicali nei pub locali, il centro della città si anima di gente indaffarata, pervasa da un senso di eccitazione mentre la tensione aumenta prima dell’inizio delle competizioni».

DOVE SI CORRE – Non manca una parata di moto classiche e vintage che si esibisce in corteo per le strade del centro della città: «la sfilata rappresenta il calcio d’inizio non ufficiale per le gare del fine settimana». Si corre su di un circuito stradale della lunghezza di 1,92miglia, da percorrere in senso antiorario. La Skerries 100 vanta una lunga storia: la prima gara ebbe luogo nel 1946 sul vecchio tracciato di sette miglia, che comprendeva anche un tratto che passava tra le stradine del paesino. Dal 1964, per ragioni di sicurezza –  legate all’incolumità degli spettatori, non dei racers! – il layout venne ripensato: non avrebbe più attraversato il centro abitato e fu ridotto progressivamente fino alla lunghezza attuale. Dal 1971 la conformazione non è piùcambiata. Come tutti gli stradali della serie National i rettilinei e le curve hanno nomi evocativi: Sam’s tunnel, Finnegan’s Corner, Duke’s bend, Baldungan, Gillies leap, the Hairpin (la forcina per capelli). La “curva di Finnegan”, dedicata alla gloria locale Martin Finnegan (scomparso nel 2008 a causa di un guasto ai freni mentre gareggiava alla Tandragee 100 nella categoria supersport) viene descritta così dal sito www.loughshinnymotorcycleclub.com : «questa curva è un lento gomito di 90 gradi a sinistra, collocata alla fine di uno dei tratti più veloci del circuito. Fermati qui e vedrai qualche azione fantastica. I piloti che spingono per cercare di recuperare posizioni ritarderanno la frenata il più possibile. Qui vedrai alcuni coraggiosi tentativi di sorpasso».

LUTTO – Per volere degli organizzatori – il Loughshinny Motor Cycle Supporters Club – l’edizione di quest’anno è stata dedicata alla memoria di William Dunlop, senza validità ai fini del campionato. Una gara senza gara: dopo che la notizia della morte del campione ha cominciato a diffondersi, la competizione è stata disertata da un consistente gruppo di riders; solo sette piloti al via, che hanno corso tra pochi spettatori in un clima da cupio dissolvi. La Skerries 100 in passato ha vissuto un’altra tragedia: vittima il medico motociclista John Hinds, anestesista e rianimatore di Belfast, che svolgeva servizio volontario come membro del team medico della Motorcycle Union of Ireland. Hinds era uno dei due dottori autorizzati a pilotare supersportive attrezzate per fornire una rapida assistenza in caso d’emergenza. Seguendo i corridori nel warm up e nel giro iniziale di ogni gara o sessione di prova, garantiva una pronta risposta. Hinds ebbe un incidente fatale la sera del 3 luglio 2015, mentre interveniva a favore di un corridore che si era infortunato durante le prove. Il medico nordirlandese morì a causa di un trauma multiplo riportato quando la sua moto colpì un muro di mattoni lungo il percorso di gara.

VIDEO: Ecco com’è la Skerries 100

 

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