14 Febbraio 2016

Graziano Rossi, il buon compleanno di un babbo speciale

Valentino compie 37 anni martedi 16 febbraio. E babbo Graziano, via Gazzetta, manda un augurio particolare...

Gazzetta dello Sport di domenica 14 febbraio, a firma di Paolo Ianieri, compare una intervista a Graziano Rossi. Un “a tu per tu” con il padre di Valentino nel giorno di San Valentino, a due giorni dal compleanno di Valentino che, scusate le ripetizioni, dipinge un “babbo” diverso. Un Graziano sensibile, delicato che adora suo figlio: il problema è che forse sino a oggi non glielo aveva mai detto. Non abbiamo usato volutamente la parola padre come compare nel richiamo della “Gazza” in prima pagina dove il genitore afferma: <Vale, tanti auguri per i 37 anni, sarò un padre migliore> perché per Rossi junior Graziano è da sempre il “mio babbo”.

Graziano Rossi 1979: Mondiale 250 sfiorato con la Morbidelli

Graziano Rossi 1979: Mondiale 250 sfiorato con la Morbidelli

Ci vuole coraggio per dichiarare pubblicamente quello che Graziano ha confidato a Ianieri nell’intervista. Ma a Graziano il coraggio non fa difetto. A cominciare dalla fine del pezzo quando alla domanda “un desiderio legato al futuro di Valentino?”, il “Grazia” risponde candidamente: <Vorrei che si avvicinasse al suo babbo. Pensavo fosse una questione di tempo ma siccome non è ancora successo, gli porterò questa copia della Gazzetta da leggere, così lo scopre>.

Ma questo è solo l’ultimo atto di amore di un “babbo” nei confronti di un figlio speciale, un ex ragazzo prodigio di quasi 37 anni fin troppo preso dai tanti impegni che si accavallano nella sua vita spericolata. Tutta l’intervista  è un inno di amore a Vale, quello di un padre gentile e premuroso che non si vergogna di mostrare il pubblico il suo lato migliore, quello intimo di un uomo che superati 60anni fa pubblicamente il suo bilancio di vita.

E noi, che i Rossi li conosciamo da tempo visto che iniziammo a collaborare con la “Rosea” a metà degli anni ’90 scrivendo proprio di Graziano e Valentino (quando Graziano, più famoso, era il babbo di Valentino e poi Valentino “word ciempion” nel ‘97 è diventato il figlio di Graziano) possiamo affermare senza tema di smentite che Graziano è stato un grande padre.

Nel 1980 in 500 con la Suzuki ufficiale con Marco Lucchinelli

Nel 1980 in 500 con la Suzuki ufficiale con Marco Lucchinelli

Il cruccio di Graziano è quello di pensare di essere stato un padre  “non troppo presente perché facevo un lavoro che mi prendeva oltre al tempo, il cuore,la testa, e l’animo>.  Non è così. Quando Vale nacque, il 16 febbraio 1979 a Urbino, Graziano faceva il pilota e, in sella alla Morbidelli 250cc. quell’anno fece la “grazianata” del secolo: perse il titolo mondiale della 250 cadendo in Svezia per superare un doppiato. Graziano era così: genio e sregolatezza. Ecco perchè  nella terra di Vale perché Tavullia e Pesaro (il rione di Muraglia dove il babbo ha compiuto le prime pieghe e le prime zingarate) Rossi senior è sempre stato considerato, a causa degli incidenti e dei tanti traumi cranici patiti, una sorta di “svampito”.

Niente di più sbagliato: Graziano ha “tirato su” Valentino sin da piccolo insegnandogli i valori della vita e dello sport e lo ha fatto alla Graziano, ovvero dolcemente, soavemente, senza mai opprimere il pargolo il quale è cresciuto tanto bene che ”ha sempre fatto sempre cose speciali” come afferma oggi. Vogliamo ricordare quando Graziano nel freddo inverno portava Valentino nel laghetto ghiacciato sotto casa e con la “motina” gli insegnava a fare i “traversi” fino a quando Vale, stanco, intirizzito e piangente lo implorava di tornare a casa? E quando tornavano a casa mamma Stefania si arrabbiava come un mamba nero. Se oggi vi chiedete perché mai il Dottore ha un controllo pieno e globale della sua M1 in ogni condizione di aderenza dell’asfalto, lo si deve anche al lago ghiacciato…

Rossi Senior con la Morbidelli 500

Rossi Senior con la Morbidelli 500

E la leggenda che narra di un giovane Graziano a spasso per Pesaro con una gallina al guinzaglio è vera. L’idea fu dell’ indimenticabile Goffredo Tempesta,  potentissimo Presidente del Moto Club Tonino Benelli di Pesaro che suggerì al “Maestro Volante” ( Graziano si diplomò alle scuole Magistrali perché in quella scuola era altissima la percentuale femminile…)  di fare qualche giro in piazza col pennuto al guinzaglio.  Tempesta, grazie a un amico giornalista, inoltrò il comunicato stampa con tanto di foto e  la passeggiata con la gallina fece il giro del mondo facendo di  Graziano  una sorta di hippy con i capelli lunghi raccolti in una treccina che in quei tempi faceva scalpore.

Un colpo di genio che scosse la “comunicazione” di allora. Nel suo piccolo Graziano è stato un “genio”: sempre controcorrente e fuori dagli schemi. La sua grandezza è tutta qui perché se si fosse comportato diversamente, il “Grazia” non avrebbe contribuito formare quel “capolavoro” che ha vinto nove titoli e, a 37 anni tra due giorni, si prepara ad agguantare il decimo. Se non hai un grande babbo, non riesci a fare tutto questo: è una questione di “geni”.

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