10 Gennaio 2018

Ancora guai per Valentino Rossi: gli ex custodi della villa a Tavullia chiedono 114.000 euro

Il pilota di Tavullia citato in tribunale dagli ex custodi della sua villa per presunti arretrati e straordinari non pagati. L'udienza è fissata per il 12 gennaio.

Ad appena una settimana dalla soluzione del “caso Ranch”, si profila un nuovo problema di natura legale per Valentino Rossi: il campione di Tavullia infatti è stato citato in tribunale dagli ex custodi della sua villa a Tavullia, licenziati alla fine del 2016 e che accusano il Dottore di non aver pagato loro né arretrati né straordinari, per un ammontare complessivo di ben 114000 euro, a cui si aggiungono anche le tredicesime ed il trattamento di fine rapporto.

Come riporta Il Resto Del Carlino, Victor Untu e Jigan Zinaida, coniugi moldavi di 62 e 60 anni, per dieci anni hanno lavorato come custodi nella villa di Rossi fino alla vigilia di Natale del 2016, quando sono stati licenziati “perché la villa veniva posta in vendita e si scioglieva la società [la Domus Mea, il cui rappresentante era Graziano Rossi] che ne deteneva la proprietà”, con il nove volte campione del mondo che ne è diventato e ne è tutt’ora l’unico proprietario.

A distanza di un anno i due coniugi si sono rivolti ad un legale e hanno deciso di trascinare il pilota di Tavullia ed il padre Graziano in tribunale, chiedendo loro sei mesi di indennità risarcitoria e cinque anni di straordinari che secondo la coppia moldava non sarebbero mai stati percepiti. Di tutt’altro avviso gli avvocati dei Rossi, che sostengono l’inesistenza di straordinari da corrispondere in quanto mai chiesti dallo stesso pilota. L’udienza è fissata per il 12 gennaio davanti al giudice del lavoro di Pesaro.

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