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14 Maggio - Redazione Corse di moto

Superbike Imola: Jonathan Rea “Sono al settimo cielo, è la vittoria più bella”

Jonathan Rea sapeva che Imola avrebbe avuto importanza doppia. Sbancare la pista della Ducati sarebbe stata una mazzata per il rivale Chaz Davies e avrebbe garantito un extra bonus per andare in fuga nel Mondiale. Missione compiuta, su tutta la linea. Vincere scattando dalla terza fila con il rivale diretto promosso in pole, su un tracciato dove recuperi e sorpassi sono difficilissimi, è stata una di quelle imprese che segnano i campionati. Carl Fogarty è raggiunto a quota 59 vittorie, e la strada verso il quarto Mondiale sembra già spianata. (Qui cronaca e classifica di gara 2)

Sabato, commentando la prima vittoria, avevo detto che con Davies in pole e io in terza fila al massimo sarei potuto arrivare secondo, ma poi nel box ci siamo messi a parlarne e i ragazzi erano molto più ottimisti di me” racconta Jonathan Rea. “In particolare Fabien Foret (ex pilota, adesso consigliere, ndr) per ore non ha fatto altro che parlare del primo giro. Abbiamo passato in rassegna tutti i dettagli, per studiare un piano d’attacco. Che ha funzionato.”

Però alla prima curva eri ancora nono…

“C’era parecchia gente agitata alla staccata, ho pensato che era meglio non esagerare, che la gara comunque era lunga. Temevo che Davies, là davanti, potesse prendermi quei 3-4 secondi che poi non sarei più stato in grado di recuperare. Invece quando mi sono liberato dei piloti più lenti, Chaz era ancora lì. Mi sono messo per qualche giro dietro, per rilassarmi un pò, non arrostire le gomme e studiare i punti dove avrei potuto passarlo.” 

Al Tamburello e alla Tosa è andata male. Poi la svolta.

Ci ho provato alla Variante Alta e lì è andata benissimo. Una volta davanti ho schiacciato la testa sotto al cupolino, per fare due giri tirati e provare a fare un pò di gap. E’ andato tutto come prevedevo. E’ stata una vittoria fantastica, sicuramente la più bella dell’anno. Vincere su questa pista bellissima, davanti ad un pubblico così, dà un sapore speciale. Mi dispiace per i tifosi Ducati, ma sono contento per i miei…”

Fogarty non è più il plurivittorioso della Superbike. Che effetto fa?

Bello. 59 vittorie sono tante, ma io penso a quelle che verranno. La Kawasaki è forte, ma soprattutto ho una squadra da sogno. Possiamo toglierci ancora belle soddisfazioni. La stagione è ancora lunga, mancano 14 gare. Ma io vado avanti un passo alla volta, penso a Donington (26-27 maggio, ndr) e basta. Se andiamo sempre forte così, i risultati verranno da soli…”