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22 Aprile - Paolo Gozzi

Superbike Assen: Tom Sykes che gara 2, Jonathan Rea si arrende

Tom Sykes non ha sprecato il jolly: ha approfittato delle due file di vantaggio nei confronti del caposquadra Jonathan Rea, si è infilato davanti alla prima curva e ha salutato la compagnia. Il britannico ha firmato così il 34° trionfo in carriera, interrompendo il digiuno che durava da Misano 2017 e ridando vigore ad una partenza di campionato che fra la Thailandia e la Spagna si era complicata fra problemi tecnici e anche familiari. Rea ha preso paga sul tracciato dove vinceva da otto gare di fila ma è sempre la stessa storia: anche quando perde Jonathan vince. Perchè Chaz Davies si è arenato al quinto posto, così il campione in carica ha guadagnato altri nove punti salendo a +30 in classifica sul Ducatista.

REGOLE DISASTRO – Sulla carta poteva uscirne un gran duello, almeno fra i due Kawasaki. Ma l’antisportiva norma che retrocede i piloti del podio di gara 1 in terza fila ha rovinato tutto. Sykes stavolta aveva un gran passo e neanche da metà gara in avanti, con le gomme in esaurimento, è andato in crisi. Rea impelagato nel mezzo del gruppo ha perso tre secondi in due giri e quando ha esaurito la pratica rimonta, stavolta Sykes era troppo lontano per provarci. L’attacco al primato delle 59 vittorie di Carl Fogarty è rimandato al prossimo round di Imola, il 12-13 maggio.

DUCATI IN CRISI – Michael van der Mark ha bissato la bella prestazione del giorno precedente, scendendo di una posizione ma confermando i progressi della Yamaha R1. Chi invece lascia l’Olanda con le pive nel sacco è la Ducati con un Chaz Davies che ha preso paga anche dal satellite Xavi Fores: la Ducati Barni ormai è una spina nel fianco permanente per il team ufficiale.  Male Marco Melandri, solo settimo a ben 22 secondi dalla vetta: il sogno acceso dalla doppietta austaliana è già svanito. Il ravennate è stato battuto anche dalla MV Agusta di Jordi Torres. La Ducati ha perso anche il primo posto nel Mondiale Costruttori: adesso comanda Kawasaki con 4 punti di vantaggio. Nuova uscita da dimenticare per Aprilia: Lorenzo Savadori è arrivato decimo in una gara che ha visto appena diciotto partenti e la miseria sedici classificati.

cover gara 2