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8 Agosto - Paolo Gozzi

Superbike 2019: Dove andranno Tom Sykes ed Eugene Laverty?

La battuta è di un caro amico che lavora da tempo in Superbike : “Il Mondiale ricomincerà solo a metà settembre, a questo puto potrebbero far partire direttamente la stagione 2018/19, come fa la FormlaE…” O come l’Endurance, aggiungo io, che proprio lo stesso 15-16 settembre aprirà il nuovo campionato con il mitico Bol d’Or. Con un black out estivo di oltre due mesi, Dorna ha introdotto – senza volerlo – il calendario invernale che nella visione del precedente gestore Maurizio Flammini sarebbe stato l’approdo naturale. Ma c’è un problema: ad oggi la composizione di alcuni top team – Ducati in testa – è  alto mare e la maggior parte dei top rider non hanno alcuna  certezza di dove (e se…) potranno correre nel 2019.

FERRAGOSTO – La situazione in Ducati è una commedia dell’assurdo. Chaz Davies e Marco Melandri dovrebbero essere confermati, stando almeno alle dichiarazioni di tutti: azienda, team, sponsor, piloti diretti interessati. Ma perchè, a Ferragosto, nessuno sia ancora stato annunciato è il mistero dell’estate. Com’è un mistero il silenzio che i manager Ducati mantengono sugli argomenti in qualche modo legati alla Superbike 2019. Che qualcosa non stia quadrando, è evidente.

DOVE VANNO? – A piedi, al momento, ci sono anche due piloti che con moto e squadra adatti potrebbero ambire (almeno) a qualche vittoria: Tom Sykes ed Eugene Laverty. Il primo, campione del Mondo 2013, è stato scaricato da Kawasaki, il secondo aspetta di sapere se team Milwaukee rinnoverà con Aprilia, oppure sarà costretto a cercare alternative tecniche, oppure deciderà di tornare nel British Superbike. Intanto Laverty è un pilota libero: ha bussato a tutte le porte disponibili (Honda e Ducati, in primo luogo) ma nessuno gli ha aperto. Anche Tom ha fatto la stessa trafila. Ad oggi entrambi sono a spasso.

BSB CHIAMA – La situazione non si sblocca perchè i piloti liberi sono decisamente in sovrannumero rispetto alle moto virtualmente ancora libere: due Ducati e una Honda, limitandosi a citare le squadre top che sicuramente ci saranno. Aleggiano anche nomi di piloti giubilati dalla MotoGP, in particolare Scott Redding e Alvaro Bautista. Il britannico ha ricevuto una proposta da Paul Bird, proprietario del team PBM che gestisce le Ducati di punta nel British Superbike. “Confermo che stiamo parlando con Scott, ma è presto per decidere” ha fatto sapere i magnate delle pollerie, che cerca un top rider per la eventuale sostituzione di  Shane Byrne, che ha 41 anni ed è  convalescente per un grave incidente nei test. Comunque andranno le cose, è scontato che qualche pesce grosso non riuscirà a trovare spazio nel Mondiale. E il British sarà l’approdo naturale. Sapete che vi dico?  Ammirare Tom Sykes ed Eugene Laverty sul salto di Caldwell Park sarebbe un bel vedere….