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21 Settembre - Luigi Ciamburro

MXGP Superfinale: a Imola si festeggiano 70 anni di storia

Il 29-30 settembre andrà in scena a Imola la Superfinale di Motocross, uno degli eventi più importanti dell’anno per gli appassionati del fuoristrada. Presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari i lavori per realizzare la pista sono iniziati già da tempo tra la Collina e il paddock Rivazza, passando con dei salti sopra la pista asfaltata. Non è il solito campo da cross in aperta campagna, qui gli spettatori si ritrovano all’interno di un autodromo con tutte le facilitazioni per godersi il grande show del MXGP (qui tutto sui biglietti)

Un appuntamento dietro cui c’è un lavoro immane da parte degli organizzatori, questi alcuni numeri: 25.000 m3 di terra, 1.560 metri di lunghezza pista, oltre 1.500 i viaggi dei camion per il trasporto terra, 11 giorni per costruire la pista, 4 giorni per il disallestimento totale. Oltre all’impiego di numerosi mezzi pesanti (Caterpillar sponsor tecnico): quattro pale gommate da 220 quintali, due escavatori da 200 quintali, due minipale cingolate da 50 quintali, un rullo, una ruspa, 3 carrelli elevatori telescopici, due trattori dotati di erpice. Nel week-end del GP d’Italia saranno oltre 250 le persone in servizio al giorno tra personale medico, marshall, servizio di sicurezza, addetti alla pista, personale Formula Imola e servizio antincendio.

IMOLA NELLA STORIA – La storia del Motocross in Italia ha come epicentro Imola. E’ stata la prima città italiana a ospitare questa disciplina e quest’anno sarà celebrato il 70° anniversario dal Primo Motocross Internazionale d’Italia del 23 maggio 1948. Erano gli anni del dopoguerra, in un contesto ancora martoriato dalle conseguenze della seconda guerra mondiale, quando l’idea di portare in Italia il motocross internazionale pareva pura follia. Ma la gara di Imola rappresentò un’occasione di riscatto della popolazione che rispose con un grande afflusso di massa.

Lungo tre chilometri, il percorso di Imola si snodava nel Parco Acque Minerali e lungo il fiume Santerno senza modifiche particolari dell’ambiente naturale. Per diciotto lunghi anni, il Parco delle Acque Minerali di Imola divenne un teatro di eventi che ha trascinato e coinvolto decine di migliaia di spettatori, acquistando la fama di un luogo magico sia dal punto di vista ambientale che sportivo, dove sono passati campioni del calibro di Marcel Meunier, Auguste Mingels, Victor Leloup, Bill Nilsson, Sten Lundin, Rolf Tibblin, Leslie Archer, Donald e Derek Rickman, Emilio Ostorero e molti altri ancora. Eroi invincibili che riuscivano a far volare motociclette di oltre 150 kg, alcuni dei quali si ritroveranno venerdì 28 settembre, presso la Sala Ayrton Senna, per una serie di incontri pubblici con i campioni di ieri e di oggi. Nella mattina di sabato 29 settembre, una parata storica di motocross, capitanata da ex-campioni e formata da una moltitudine di collezionisti, sfilerà nell’area adiacente all’MXGP facendo sentire al pubblico il rombo delle moto che fecero grande la storia del motocross durante i gloriosi anni della Golden Era.

Saranno presenti il britannico Jeff Smith (motocross classe 500 del 1964 e 1965), l’olandese Peter Rietman (vincitore del 1° Motocross Internazionale di Imola), lo svedese e figlio d’arte Jeff Nilsson, (campione del mondo enduro classe 125 cc del 1991 e 1992), Kenneth Lundin (ex crossista di punta e figlio del campione del mondo Sten Lundin (classe 500 del 1959 e 1961 e vincitore di 4 Gran Premi a Imola), Triss e Bryan Sharp (piloti di punta britannici enduro e motocross classi 250 e 500 negli anni Cinquanta e Sessanta), il piemontese Emilio Ostorero (sedici volte campione italiano classe 250 e 500 anni Cinquanta, Sessanta e Settanta) e molti altri.

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