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20 Gennaio - Diana Tamantini

Motor Bike Expo: Record di pubblico ai padiglioni del Salone di Verona

Pubblico record all’assalto dei padiglioni di VeronaFiere per il Motor Bike Expo 2019. Se il giovedì i protagonisti sono stati i campioni dello sport e venerdì è toccato agli “artisti”, i primattori sulla scena della terza giornata di Motor Bike Expo 2019 sono stati gli spettatori. Una marea di appassionati si è riversata su Verona, favorita anche dalle condizioni meteo molto propizie. L’attesissima festa dei motociclisti ha così raggiunto vette mai toccate prima: nel primo pomeriggio il numero dei visitatori aveva già eguagliato il totale della corrispondente giornata del 2018!

In ogni caso neppure sabato sono mancati i campioni e gli “artisti”. Al Padiglione 8, intorno alla pista disegnata per la ThunderVolt NK-E elettrica di Loris Reggiani, si è ritrovato un gruppo strepitoso di campioni composto da Nori Haga (con i figli, anche loro piloti), Roberto Locatelli, Vinicio Bogani, Alex De Angelis, Luca Cadalora, Alex Gramigni, Gianni Rolando, Bruno Casanova, Sergio Sgrilli, Virginio Ferrari, Marcellino Lucchi, Marco Lucchinelli, Stefano Caracchi, Massimo Roccoli e Guido Meda. Nonché un certo Andrea Dovizioso, anche lui qui per tributare la propria amicizia a Reggiani. E come non citare tra i campioni anche l’Oro olimpico di scherma Aldo Montano, presente soprattutto nell’area custom, in versione biker. Da parte loro gli artisti si sono potuti esprimere nei bike show e negli incontri che hanno punteggiato la giornata.

LE PREMIAZIONI DEL SABATO – Sul palco del Padiglione 1 del Motor Bike Expo sono stati celebrati i 25 anni di attività e di partnership ininterrotta dell’officina reggiana Bike Hospital con gli organizzatori Paola Somma e Francesco Agnoletto. Un riconoscimento è andato anche al custom builder Carlo Colombo di Asso Special Bike, che nel 2019 festeggia i 40 anni di attività nel settore. Anche a Shinya Kimura e Ray Drea, ospiti d’eccezione e giurati dell’MBE Award, un riconoscimento da parte del Salone. Stesso palco, ma ruoli invertiti per l’assegnazione alla coppia Somma-Agnoletto di una targa celebrativa da parte della community di customizer iberici Spain Custom Scene. Sempre sul main stage è stato presentato un nuovo social network dedicato ai motociclisti: si chiama Brapper e punta a conquistare un’ampia platea facendo leva sugli oltre 200 milioni di motociclisti sparsi per il pianeta. A essi Brapper propone una rete di contatti per condividere informazioni, eventi, supporto tecnico. E, naturalmente, per scoprire nuovi amici da riunire in una comunità in grado di vivere insieme la passione per le due ruote.

FXR DYNA SHOW – Assegnati i premi del contest FXR Dyna Show al padiglione 3: King Bado e Kirk Taylor, specialisti del “club style” californiano, hanno individuato le più belle special su base Harley-Davidson Dyna e FXR cavalcando, di fatto, quella che è la più recente tendenza custom. Sul podio la Dyna di Dynamag Garage Milano e la FXR del 1991 S&S da 1.900 cc di Criminal Dyna. Due piattaforme diverse per trasformare la bicilindrica americana in un mezzo performante, grazie a propulsori potenziati e ciclistiche aggiornate.

ALDO MONTANO E MS ARTRIX – Il customizzatore dei VIP: così, scherzosamente, è stato definito Max Gullone, titolare di MS Artrix dopo che anche Aldo Montano si è rivolto a lui per personalizzare la sua amatissima 883. Montano si è immerso con entusiasmo nella bolgia del sabato veronese rivelando grande competenza e passione per le due ruote. L’ex sciabolatore azzurro, medaglia d’oro olimpica ad Atene 2004, ha raccontato di aver acquistato proprio lo Sporster affidato a MS Artrix quando aveva 18 anni, facendosi prestare i soldi dalla famiglia. Nei suoi anni di harleysta ha guidato anche la V-Rod e una Fat Boy, prima di passare alla Triumph Speed Triple e alla Yamaha R1. Montano non ha mai perso di vista la prima 883, tornata in suo possesso dopo rocambolesche vicende e pronta a rinascere sotto le esperte mani di Gullone. E intanto punta alle Olimpiadi di Tokyo 2020, un obiettivo difficile, ma non impossibile da raggiungere. Tenendosi in forma anche con la moto.

KIMURA E SURYANATION PREMIANO HAZARD – A volte un gesto semplice racconta molto bene il rispetto e lo spessore umano dei protagonisti del mondo custom. Anche se non ha vinto l’MBE Award, la “Veloce” di Hazard Motorcycles ha ricevuto due trofei speciali: il “personal pick” di Shinya Kimura, ospite d’onore del MBE 2019 e dei customizer indonesiani Suryanation. La full custom è stata costruita da Matteo Fustinoni in omaggio alla “Smoothless” di Arlen Ness e alla “Magnum” di Randy Smith, utilizzata per correre a Bonneville negli anni Sessanta. Fra i tanti dettagli unici, il motore costruito con due V-twin Harley-Davidson diversi: basamento WL Flathead del 1947 e testate XL Sportster del 1964 elaborate.

FREE SPIRITS & SHAW HARLEY-DAVIDSON – Free Spirits, azienda vicentina specializzata nella produzione e commercializzazione di parti speciali per Harley-Davidson, Buell, Triumph e Indian, espone a Verona (pad. 1) una special realizzata in partnership con il dealer britannico Shaw Harley-Davidson, noto per la costruzione di special particolarmente performanti. Shaw, già vincitore dell’AMD World Championship of Custom Bike Building (il campionato mondiale dei customizzatori), ha messo la propria creatività al servizio degli specialisti italiani per la realizzazione della FS1200R, una flat tracker su base Harley-Davidson XL1200 Roadster, che attinge a piene mani dal corposo catalogo Free Spirits.

IL FERRO DELL’ANNO – Nello stand di Ferro Magazine del Pad. 4, ressa di appassionati per assistere alla premiazione-show del contest “Il Ferro dell’Anno”. Customizer professionisti e non si sono avvicendati sotto lo sguardo attendo dei giurati Nicola Martini, Lorenzo Fugaroli e Oberdan Bezzi. Il trofeo è stato consegnato dal direttore Fabio Cormio e da DJ Ringo a Simone Conti Motorcycles, vincitore con una fun bike estrema su base Buell.

I BOXER CON IL DNA DEL FUTURO – Il padiglione 4 è una miniera di piccoli tesori da scoprire in fatto di special e preparazioni. Un’autentica sorpresa è stata “The Billet Sting”, il Pungiglione di alluminio sfoderato dal reparto R&D dell’azienda di filtri DNA High Performance. Ovvero Dino e Marios Nikolaidis, padre e figlio, che ad Atene hanno costruito la special futuristica dal forte accento racing su base BMW R nineT con telaio monoscocca “honeycomb”, leggero e resistente. A parte lo scarico Akrapovic in titanio e la forcella, la famiglia Nikolaidis ha fatto tutto in casa realizzando una moto-vetrina invidiabile per la loro azienda. A pochi metri di distanza, nello stand di BMW Motorrad ha fatto sensazione la R18 Departed costruita dai giapponesi Custom Works Zon. Presentata all’Hot Rod & Custom Show di Yokohama, questa one-off radicale è costruita intorno alle impressionanti forme di un motore boxer raffreddato ad aria da ben 1.800 cc. Un’anticipazione di quello che potrebbe spingere una cruiser BMW del prossimo futuro.

DAL TOURIST TROPHY A VERONAFIERE – Nello stand del marchio di abbigliamento inglese Red Torpedo è stato presentato il libro “Road Racing World” di Marta Cavioli e Diego Mola. Presente uno dei suoi protagonisti, il pilota britannico Conor Cummins. 32 anni, nativo dell’Isola di Man, corre il Tourist Trophy dal 2006 e appare nel film “TT-Closer To The Edge”, che mostra anche la sua celebre, rovinosa caduta al Senior TT del 2010. L’anno scorso Cummins ha eguagliato il suo secondo miglior piazzamento al TT, il 2° posto nella categoria Superbike. Se gli si chiede il motivo per cui un italiano dovrebbe andare almeno una volta nella vita al Tourist Trophy, risponde sicuro: “Perché è la vacanza più eccitante della vostra vita”. Una curiosità: Cummins è soprannominato “The Flying Barista”, il barista volante, perché da qualche anno commercializza il suo marchio di caffè “Coffee Mann” anche nella caffetteria Conrod’s che ha aperto a Ramsey, sull’isola. Un buon cliente – e uno che ha preso alla lettera l’invito di Cummins – è sicuramente Francesco Curinga, 43 anni, il pilota italiano più veloce del Manx GP 2018 in 19’11”, alla media di 190 kmh. Pur essendo qualificato di diritto al TT, nello stand dello sponsor tecnico SST Motoairbag al Pad. 6 ha annunciato che il prossimo agosto tornerà a disputare la corsa preparatoria “perché un secondo anno di apprendistato male non fa su un circuito difficile come quello dell’Isola di Man. Correrò ancora sulla Honda 600 del team Bemar di Cuneo”. Curinga è uno specialista delle corse in salita e stradali: oltre al Manx GP è presenza fissa alla NorthWest 200 e nelle gare dell’International Road Racing Championship.

PIÙ SICUREZZA PER I MOTOCICLISTI – Una rapida soluzione al gravissimo problema dei guardrail-killer: l’ha assicurata il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli a Graziella Viviano, la mamma che, dopo la morte della figlia giovane motociclista la scorsa primavera a Roma, in seguito all’impatto contro una barriera d’acciaio, si sta battendo con tenacia e grande energia per evitare un ulteriore dispendio di vite umane.
La signora Viviano è salita sul palco del Motor Bike Expo e, davanti ad un pubblico immenso e sempre più attento, ha raccontato la sua storia e l’incontro con il Ministro, fino a emozionare l’intero uditorio. Toninelli ha assicurato tempi brevi e scadenze precise per la nuova norma che, come si legge in suo post su Facebook, “obbligherà i gestori delle nostre strade a installare alla base dei guardrail i Dispositivi Salva Motociclisti nei tratti più pericolosi e con un’alta incidentalità”. All’incontro veronese hanno partecipato anche l’Associazione Motociclisti Incolumi (AMI), Motorlab, il Comitato Coordinamento Motociclisti e altre associazioni che stanno sostenendo Graziella Viviano in questa battaglia. Da sempre attivo sul fronte della sicurezza dei motociclisti, Motor Bike Expo si conferma particolarmente attento al tema della pericolosità dei guardrail.

LE MOTO IN UNIFORME – Se vedete la Polizia Stradale al Padiglione 6, non allarmatevi: è al Motor Bike Expo per esporre le moto utilizzate per le operazioni di controllo del territorio oggi e nel passato. Come la veterana Moto Guzzi T5 in uso fino agli anni Novanta. O le autentiche rarità come la Guzzi V7 sidecar, prodotta in soli tre esemplari per l’addestramento e le esibizioni della pattuglia acrobatica. O, ancora, il ciclomotore pieghevole Di Blasi R7 da 50 cc, fornito alla Polizia attorno alla metà degli anni Ottanta per assicurare la mobilità a terra delle pattuglie operanti a bordo degli elicotteri. Una curiosità: fra le classiche c’è anche una Harley-Davidson sequestrata nel corso di un’operazione antidroga e riutilizzata successivamente per attività di repressione del traffico di stupefacenti.

AFRICA ECO RACE – Una gran folla si è ritrovata nella zona “salotti bianchi”, al Padiglione 7, per l’incontro Africa Eco Race e Motor Bike Expo. Un binomio importante e prezioso, come ha sottolineato Francesco Agnoletto, che ha spiegato al pubblico perché la manifestazione di Verona ha deciso di affiancare la gara africana che pochi giorni fa ha raggiunto Dakar. Il vincitore Alessandro Botturi, portacolori di MBE, ha ricevuto proprio dalle mani di Agnoletto un riconoscimento per la vittoria conquistata giorno dopo giorno e per la soddisfazione regalata a MBE. Da anni la manifestazione veronese appoggia Franco Picco, al quale nel 2019 ha deciso di affiancare il pilota Yamaha. Decimo assoluto alla Africa Eco Race, a 63 anni Picco è una vecchia conoscenza dei rally. Moltissimi i fans accorsi sabato per salutarlo, acclamarlo e soprattutto per scambiare due chiacchiere prima dei doverosi autografi. Alle sessioni si è sottoposto anche Botturi, prima alla TucanoUrbano e poi allo stand Yamaha. Non pochi tifosi lo hanno rincorso nei padiglioni per una foto, un sorriso, una stretta di mano. A premiare i campioni italiani dell’Africa Eco Race anche Albino Armani, che ha consegnato nelle mani di Alessandro Botturi, Simone Agazzi – terzo assoluto – e Franco Picco tre belle magnum di spumante. La presenza di tanti campioni ha ricreato la magica atmosfera del bivacco dei rally africani. Oltre ai piloti di oggi Botturi e Agazzi, anche Paolo Ceci, Sara Bioli, Valdimiro Brezzi, Giovanni Moretto e Giampiero Dal Ben, lo stesso De Petri, Giacomo Vismara, Bruno Birbes, Aldo Winkler e Maurizio Cecconi hanno raccontato le loro avventure del passato alla Dakar, regalando agli appassionati presenti momenti goliardici e divertenti, ma anche spaccati di gare di un tempo, fatte di avventura e sofferenza.

FUORISTRADA, VIAGGIATORI E TERRITORIO NEL PADIGLIONE 7 – Dal mondo delle corse all’area fuoristrada passando per il mototurismo e la promozione del territorio: il 7 è uno dei padiglioni più ricchi di varietà e temi offerti. Qui è stata tenuta a battesimo la nuova creatura di Ciro De Petri, il Circuito del Sebino, che si svolgerà il 9 giugno; già in questi giorni a Verona arrivano le prime iscrizioni alla manifestazione mototuristica organizzata a Lovere, con la collaborazione del Moto Club Sebino. Nello stand del Museo di Peppone e Don Camillo a Brescello è esposta la Moto Guzzi sidecar 500 del 1938 utilizzata nella serie di film, con due simpatici figuranti nei panni degli attori Fernandel e Gino Cervi. Qui fanno riferimento anche numerose associazioni e iniziative benefiche, accanto ai rivenditori di abbigliamento e accessori e all’area di compravendita di moto usate.

LA MOTO? IN CAMPER! – Trigano Spa, presente a MBE con il concessionario vicentino Ercole Gian Pietro al Pad. 7, espone il nuovo camper mansardato Horon 90 M, pensato e progettato per gli amanti delle due ruote e realizzato, per l’occasione, con livrea celebrativa della collaborazione con KTM Italia. Il camper sarà disponibile a scelta su meccanica Ford Transit o Fiat Ducato e omologato per 4 posti. È caratterizzato da un vano garage dalla capacità di carico notevole, profondo 193 cm, largo 220 e con altezza di 143 cm estendibile a 182 cm, con una portata massima di 300 Kg. Può quindi ospitare un’officina mobile con presa elettrica 12 V – 220 V, spazio interno e piani per attrezzature come compressori e cassette attrezzi, armadi di stivaggio per attrezzature e abbigliamento sportivo. Il rapporto con KTM inaugurato in occasione del Salone del Camper si concretizzerà con la presentazione dei camper Trigano sui campi di gara del Trofeo Enduro KTM 2019.